Francesco Bandini
Fondi in arrivo per sanità, scuola, imprese, messa in sicurezza idrogeologica; ma anche buone notizie sul fronte di infrastrutture fondamentali come la cassa di espansione sul Baganza e l'aeroporto. È ciò che ha portato ieri a Parma il presidente della Regione Stefano Bonaccini, accompagnato dalla propria giunta quasi al completo, che – in versione itinerante – si è riunita nel Parmense, facendo varie tappe sul territorio, per poi essere accolta in municipio dal sindaco Federico Pizzarotti. E proprio per il primo cittadino quella di ieri è stata «un'occasione importate per fare il punto su temi che da tempo stiamo trattando con la Regione e sulle opportunità che si possono presentare per il territorio».
L'appoggio all'aeroporto
«Non entreremo nelle compagini societarie degli aeroporti, tranne la piccola quota al Marconi, ma siamo prontissimi a sostenere un progetto industriale che faccia ripartire l'aeroporto di Parma». Con queste parole Bonaccini ha dichiarato la propria apertura a ipotesi di rilancio dello scalo «Giuseppe Verdi», in un'ottica orientata in particolare al settore cargo merci. «Siamo disponibili – ha aggiunto – a dare una mano laddove ci siano privati che vogliano fare investimenti che permettano una specializzazione dell'aeroporto di Parma». Nell'incontro che si è svolto in serata all'aeroporto, è stato illustrato a Bonaccini il piano economico finanziario del «Verdi». Un piano che prevede l'integrazione fra trasporto cargo, trasporto passeggeri, aviazione privata e attività di manutenzione degli aerei. E proprio rispetto al progetto per l'aeroporto, Bonaccini ha dichiarato la disponibilità della Regione a sostenere economicamente le opere di supporto al piano economico finanziario. «Un incontro – ha detto il presidente della Sogeap Guido Dalla Rosa Prati – che ha portato grande entusiasmo, perché il presidente e gli assessori si sono dimostrati allineati ai nostri progetti, alle nostre iniziative. Personalmente, sono molto felice, ringrazio la Regione – e in particolare il presidente Bonaccini e l’assessore ai trasporti Donini – per questo intervento concreto e diretto».
Sicurezza idrogeologica
Saranno quaranta gli interventi di messa in sicurezza idrogeologica del territorio di Parma e provincia che saranno realizzati con fondi regionali, per un totale di 15 milioni di euro. L'ha annunciato l'assessore all'Ambiente Paola Gazzolo, che ha posto l'accento in particolare sui 450mila euro per il Baganza nel comune di Parma e sui 5,3 milioni nel territorio di Colorno per l'adeguamento del ponte ferroviario della Parma-Brescia e per opere di risezionamento dell'alveo e laminazione delle piene del torrente Parma. La Gazzolo ha anche spiegato che si stanno rispettando i tempi per l'iter della cassa di espansione del Baganza: «Pensiamo che nel 2017 si possa andare a gara e iniziare i lavori».
Sanità e scuola
La Regione ha destinato a Parma 7 degli 80 milioni stanziati per l'edilizia ospedaliera. Una cifra che servirà in massima parte (5 milioni) per la realizzazione del nuovo day hospital oncoematologico e centro prelievi del Maggiore, ma che comprende anche 850mila euro per la casa della salute di Fornovo e 750mila euro per l'ospedale di Borgotaro. Sul fronte della scuola, l'assessore all'Istruzione Patrizio Bianchi ha parlato dei 7 milioni di euro destinati al Parmense per 24 distinti interventi, fra cui quelli per la messa in sicurezza e l'adeguamento antisismico (in particolare dei poli scolastici di Fidenza e Collecchio). Ma ci sono anche 200mila euro per la formazione artistica destinati a Teatro Regio e Fondazione Toscanini.
Bando per l'agroindustria
Durante la seduta parmigiana della giunta regionale è stato approvato il bando degli investimenti per l'argoindustria, uno strumento che mette a disposizione delle imprese di trasformazione e commercializzazione 60 milioni di euro, destinati a movimentare risorse per 150 milioni. Una misura particolarmente utile per le imprese del Parmense. «Il nostro obiettivo – ha detto l'assessore all'Agricoltura Simona Caselli – è avere imprese più forti e competitive sui mercati, a partire da quelli extra Ue».
La visita a Fidenza
Silvana Loreni
«La vera sfida diventa Fidenza, che è un punto nevralgico centrale con questa straordinaria Cattedrale». Così ha esclamato ieri il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, in visita per la terza volta a Fidenza nell’arco di un anno.
«Siamo impegnati - ha spiegato Bonaccini, nella valorizzazione del percorso Francigeno e nel riconoscimento della Via Francigena come patrimonio Unesco. Per questo dobbiamo investire sia sul tema della valorizzazione dei percorsi, sia sul tema del recupero dal punto di vista architettonico, artistico e culturale di tutto ciò che può recuperare storia, memoria, cultura e tradizione».
Il presidente della Regione, ha così ribadito il sostegno e l’impegno della Regione per la candidatura del duomo di Fidenza e della Via Francigena a patrimonio dell’umanità Unesco. Bonaccini ha quindi ricordato come il turismo, anche quello legato ai cammini, sia in crescita nella nostra regione. «Il 2015 – ha spiegato - si è chiuso con 1.600.000 presenze in più in Emilia-Romagna rispetto all’anno precedente e il 2016 si è aperto con la nuova legge sul turismo, approvata poche settimane fa, che segna una parte sul nuovo turismo in crescita, quello che chiamiamo turismo religioso o culturale o storico, che cerca di recuperare antiche vie attraversandole, facendole vivere come momento di conoscenza del territorio, delle sue tradizioni, della sua valorizzazione culturale e, perché no, anche gastronomico». Accompagnato dal sindaco Andrea Massari e dagli assessori, Bonaccini ha visitato il cantiere per la costruzione del nuovo istituto agrario Solari, il duomo, dove sono iniziati importanti lavori di restauro della facciata e delle torri e il teatro Magnani. Quindi presidente e giunta si sono riuniti per la prima volta, in via del tutto eccezionale, in una sessione di lavoro nella sala consiliare del palazzo municipale.
«La visita della Giunta regionale e il ritorno a Fidenza del presidente Bonaccini sono per noi motivo di orgoglio, perché dimostrano la vicinanza della Regione a Fidenza e la volontà di approfondire la conoscenza del territorio, delle sue problematiche e delle sue necessità, così come delle sue eccellenze - commenta il sindaco Massari - Mi auguro che questa visita sia l’occasione per rafforzare ulteriormente il nostro legame con la Regione, che ci sta supportando in iniziative importanti come le bonifiche e la candidatura della cattedrale di Fidenza e della Via Francigena a patrimonio dell’Umanità dell’Unesco».
La visita a Salsomaggiore
Egidio Bandini
«Conosco bene il dottor Gualerzi: è uno dei migliori giovani cardiologi che abbiamo». Ha esordito così, l’assessore regionale alle politiche della salute Sergio Venturi, dopo l’incontro con i vertici di Terme di Salsomaggiore e Tabiano srl, il sindaco di Salso e il nuovo direttore sanitario di Terme Massimo Gualerzi, appunto.
Ad iniziare l’incontro il presidente della nuova società che gestisce gli stabilimenti termali, Emilio Mondelli: «Ringrazio l’assessore Venturi per l’attenzione che ha voluto dedicarci. Avevamo bisogno di trovare una nuova via, più accattivante, più sensibile alle nuove esigenze della clientela. Per questo abbiamo individuato nel dottor Gualerzi, la persona che meglio possa rispondere a questa necessità di cambiamento strategico. Oltre gli investimenti che abbiamo già fatto, soprattutto nella clinica riabilitativa – ha proseguito il presidente – ne abbiamo in programma di nuovi, in particolare per lo Zoja, di cui intendiamo sfruttare l’intera struttura. Avendo a disposizione qualcosa come 21.500 metri quadri di superficie, pensiamo di collocare, al 4° e 5° piano, la stessa Villa Igea, come grande polo curativo-sanitario, così come stiamo valutando l’inserimento, sempre allo Zoja, della Casa della Salute per rispondere a un’esigenza più locale. Siamo sulla strada della modernità – ha concluso Mondelli – e non ci servono finanziamenti: abbiamo bisogno delle autorizzazioni per convalidare il nostro progetto e di idee che lo accompagnino. Nel giro di qualche mese proporremo e condivideremo una bozza di programma, per la quale alla Regione chiediamo un aiuto nella divulgazione».
Per parte sua il nuovo direttore sanitario ha ribadito il concetto ''nuovo'' di termalismo, dal quale vuole partire per il rilancio di Salso e Tabiano: «Ho accettato la scommessa di Terme srl, perché mi sono sempre occupato di prevenzione, riabilitazione e funzionalità metabolica e vedo il nostro termalismo trasformato in un hot spot della riabilitazione delle malattie cardio-metaboliche croniche – ha detto Gualerzi -. Immagino una struttura più snella, più semplice, che possa aiutare più persone, le persone che vengono qui e dedicano tempo per sé stesse. Dobbiamo essere in grado di aiutarli, offrendo servizi di counseling, di comprensione, perché spesso chi esce dall’ospedale non ha la percezione di ciò che ha avuto. Le nostre terme possono diventare un centro di aiuto. Occorre dialogare col paziente – ha concluso il direttore sanitario – per prevenire, ma anche per curare le patologie. Ci credo e lotterò per ottenere questi risultati».
Dello stesso avviso l’assessore Venturi: «Condivido tutto ciò che dice il dottor Gualerzi, anche perché in regione stiamo facendo un grande sforzo per valorizzare tutte le attività extraospedaliere. Sono convinto che un approccio come quello proposto dal presidente e dal dottor Gualerzi sia certamente in grado di dare nuovo slancio a queste terme. So bene – ha concluso l’assessore – che potremo lavorare molto bene insieme, verso tutte le nuove prospettive per Salsomaggiore e Tabiano, come sono certo che la collocazione della Casa della Salute allo Zoja sia una grande opportunità per il territorio, oltre che per le Terme. Approfondirò queste tematiche nei prossimi mesi con lo stesso Gualerzi, perché il progetto va esattamente nella direzione che auspichiamo in regione: incentivare la riabilitazione, non solo legata alle terme».
La visita a Borgotaro
Franco Brugnoli
Il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, insieme alla Giunta Regionale pressoché al completo, incluso il sottosegretario alla presidenza Andrea Rossi, è giunto ieri, di buon mattino, a Borgotaro, presso lo stabilimento ceramico Laminam del Guppo System (ex Kale e Fincuoghi), dove si è incontrato ufficialmente con la proprietà, insieme ai sindaci della vallata, guidati da quello di Borgotaro Diego Rossi, le varie autorità, tra cui il consigliere regionle Alessandro Cardinali, e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil.
Per la proprietà, erano presenti il presidente di «Laminam» Franco Stefani, con Gilberto Rabitti, responsabile dello stabilimento di Borgotaro ed altri funzionari e tecnici.
«Conoscevo già molto bene – ha detto Bonaccini - la situazione relativa a questo stabilimento, grazie all’assessore Palma Costi, che oggi è qui e che se ne era interessata direttamente ed attivamente, e poi, soprattutto, conosco da tanti anni, l’ingegner Stefani, che è uno di quegli imprenditori che danno davvero orgoglio al nostro Paese: quelle persone, in altre parole, che anziché lamentarsi in continuazione, ogni mattina, si rimboccano le maniche e si mettono a lavorare. Io credo che qui, l’ingegner Stefani abbia garantito, all’intero territorio, salvando questa impresa, nuove opportunità di sviluppo e di conseguenza nuovi posti di lavoro. Adesso stiamo lavorando per concludere (tra l’altro a loro spese) la realizzazione dello scalo-merci con la stazione ferroviaria di Borgotaro e l’attivazione della ''banda larga'' per tutto questo distretto industriale. L’auspico – ha detto il presidente della Regione - è che le persone, che hanno deciso di restare in montagna, abbiano a disposizione tutte le opportunità per poterlo fare (qualità della vita, posti di lavoro e servizi)».
Un importante annuncio sugli impegni futuri, nei confronti dei territori montani: «Abbiamo un programma molto importante per la montagna, - ha spiegato Bonaccini - che prevede un impegno (per l’Appennino Emiliano-Romagnolo) di 700 milioni di euro, da utilizzarsi entro il 2020. Direi che è un 2016, questo, che si apre sotto i migliori auspici e questi investimenti non sono soltanto una boccata d’ossigeno per tutto questo territorio, ma diventano, a mio avviso, anche una vera e propria ''luce'' per il futuro».
Dopo la visita guidata agli stabilimenti, la delegazione regionale è stata ricevuta degli uffici di direzione.
Come ultimo momento, si è tenuto, presso la sala consiliare di Palazzo Manara, alla presenza dell’assessore regionale alle Infrastrutture Raffaele Donini, del direttore generale di Lepida Spa Gianluca Mazzini, dell’ingegner Stefani e del preside delle scuole medie Claudio Setti, un incontro, nel corso del quale è stato presentato ed ufficializzato, alla presenza anche di molti lavoratori della Laminam, l’accordo di programma, che renderà finalmente possibile il collegamento in fibra ottica (che sarà perfezionato al più presto), sia per le Scuole che per l’area artigianale di Borgotaro.
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