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Le discariche abusive spuntano come funghi

Le discariche abusive spuntano come funghi

01 Luglio 2015, 09:05

Damiano Ferretti

Rifiuti e inciviltà. Dopo aver girato in lungo e in largo fra le strade cittadine e quelle periferiche, si può tranquillamente affermare che, a farla da padrone, sono distese impressionanti di monnezza, spesso ingombrante, abbandonata ovunque e che sono tanti i furbetti dell’immondizia «fai da te».

Di fianco ai bidoncini rossi e alle campane del vetro fanno capolino decine di sacchetti abbandonati ma s’intravede ogni genere di rifiuto anche nei parcheggi, sui marciapiedi, nei fossi e nelle piazzole di sosta come nel caso di Strada principale di Beneceto dove, a duecento metri dall’abitato di Casalbaroncolo, lo spazio a fianco della carreggiata è stato nuovamente trasformato in una discarica abusiva a cielo aperto lunga venti metri. Da anni, ormai, da queste parti è il degrado a farla da padrone incontrastato e la situazione non migliora proseguendo più in là in via del Traglione dove le piazzole di sosta sono diventate degli improbabili «centri di raccolta» mentre davanti al cippo eretto in memoria del piccolo Tommy, c’è un desolante sacco nero. Situazione oltre il livello di guardia anche per la maxi discarica abusiva presente su un terreno, dove c’è anche un’antenna di telefonia mobile, che si può raggiungere percorrendo una strada carraia dietro il parcheggio del «Dadaumpa» e che si può tranquillamente vedere anche dal sovrastante tratto della tangenziale Nord. Nell’ampio fazzoletto verde dove crescono rigogliose le erbacce - e anche le nutrie - c’è una interminabile distesa di rifiuti di ogni genere e oggetti abbandonati, lasciati lì dalle solite mani ignote. Improbabili «cartoline» che denotano un scempio ambientale che, talvolta, rasenta uno scenario da vera e propria emergenza igienico-sanitaria.

E’ il caso del quartiere artigianale di via Boraschi (tra via Colorno e via Paradigna) dove le piazzole di sosta sono letteralmente invase dai rifiuti che, spesso, invadono la carreggiata. Di fronte al noto parcheggio multipiano abbandonato, c’è una distesa inquietante di oltre trenta metri di rifiuti, in parte bruciati e spostandosi soltanto di qualche metro, si notano ben dodici frigoriferi, due materassi matrimoniali accatastati vicino a scatoloni e materiale edile. Situazione allarmante anche in via Roncoroni (una traversa di via Buffolara) dove sotto la ferrovia sono stati abbandonati rifiuti di ogni genere e, inoltre, da diversi mesi, anche due automobili, ovviamente senza targa né assicurazione. Un’altra auto abbandonata compare da, ormai, diversi mesi dietro la chiesa di Ugozzolo: qui, però, è dotata incredibilmente di un lucchetto al posto della maniglia, segno che qualcuno ci trascorre la notte. Tanta immondizia anche in una piazzola di sosta in Strada Corte di Pedrignano sotto il ponte della Tav e in via Nascia (una strada laterale di via Mantova) dove sono stati gettati dei materassi, delle reti di un letto e, dulcis in fundo, un’antenna parabolica.

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