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Morbillo: a Parma colpiti soprattutto gli adulti

Morbillo: a Parma colpiti soprattutto gli adulti

29 Maggio 2016, 11:26

Epidemia di morbillo in Lombardia e in Emilia Romagna. E anche Parma è stata coinvolta: ben 17 le persone contagiate tra novembre 2015 e lo scorso aprile. Diciassette di cui 7 operatori sanitari. In totale, 67 casi: 43 in tre campi nomadi a Milano e altri sette a Piacenza. E se in Lombardia il contagio ha riguardato bambini, in Emilia Romagna i malati sono stati soprattutto adulti.

Come aveva già pubblicato la Gazzetta, solo fra gennaio e marzo 11 pazienti sono stati curati al Maggiore. E ora il Centro nazionale di Epidemiologia dell'Istituto superiore di Sanità pubblica fa sapere che il focolaio di morbillo si è sviluppato in Lombardia, con 40 nomadi e 3 migranti contagiati, quasi tutti non vaccinati. Da qui nella nostra città e a Piacenza «soprattutto in ambito nosocomiale - è scritto nel rapporto - dopo il ricovero, a Parma, di un paziente infetto (impiegato nei pressi di uno dei campi Rom coinvolti dal focolaio milanese), e la trasmissione del virus ad alcuni visitatori e operatori sanitari. In totale, 7 dei 17 casi segnalati a Parma erano operatori sanitari».

L'età media dei contagiati a Parma è 37 anni e nessuno delle persone coinvolte era stata vaccinata contro il morbillo. Come si sa è una malattia che può avere complicanze molto serie, come encefaliti e polmoniti. Ma per fortuna sembra che a Parma l'allarme sia rientrato. Tant'è che al Maggiore non si sono più registrati ricoveri.

«Per ora, rimangono confermati i 17 casi avuti nei mesi passati - conferma Bianca Maria Borrini, medico del Servizio di igiene della Sanità Pubblica dell'Ausl -. Il primo caso era stato importato dalla Lombardia e precisamente dall'epidemia in un campo rom di Milano. A causa poi del ricovero in ospedale e ad altri contatti il virus si è diffuso, soprattutto nella zona della città, colpendo anche operatori sanitari che lavorano nel territorio: medici, infermieri e non solo. Naturalmente adulti che all'epoca non sono stati vaccinati. Il contagio avviene per via aerea: il morbillo è una malattia infettiva particolarmente contagiosa. Negli adulti la patologia è importante e spesso richiede il ricovero in ospedale, con possibili complicanze neurologiche e respiratorie». Una malattia che stava scomparendo, ma che a causa del calo delle vaccinazioni sta purtroppo tornando. «Effettivamente le coperture nei bambini sono calate - continua Borrini -. E proprio perché si tratta di un virus che circola facilmente, la raccomandazione è quella di provvedere alla vaccinazione, a maggior ragione quando si tratta di un vaccino che non dà problemi». M. V.

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