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Musicista di strada «cacciato» dai vigili Video

Musicista di strada «cacciato» dai vigili Video

07 Ottobre 2015, 03:49

E attraverso i social in 1500

Vittorio Rotolo

«La cosa che, più di ogni altra, mi rattrista è il fatto che questo vigile non abbia voluto confrontarsi con me. Continuava a darmi risposte molto generiche e a chiedermi un’autorizzazione che, in realtà, non esiste. Un atteggiamento che non riesco a comprendere».

Valerio Papa è un musicista di strada di origini siciliane. Domenica pomeriggio era arrivato con un treno, a Parma, per esibirsi in centro. Non era la prima volta, nella nostra città, per lui, ormai abituato a raccogliere i complimenti di passanti e curiosi parmigiani, che si fermano ben volentieri ad ascoltare i suoi brani. Domenica, però, in via Cavour, la performance di Papa è stata interrotta da un «fuori programma»: l’intervento di due agenti della Polizia municipale.

A riprendere la scena è lo smartphone del musicista, collocato sul manico della chitarra elettrica, accanto all’amplificatore. Un video che il giovane ha postato sulla sua pagina Facebook «Valerio Papa Guitar» facendo registrare, in poche ore, migliaia di visualizzazioni e soprattutto raccogliendo la solidarietà degli utenti del social network, che hanno lasciato a corredo una sfilza di commenti.

Accade tutto in pochi minuti: gli agenti si avvicinano intimando al ragazzo di sospendere immediatamente la performance, pena il sequestro di tutti gli strumenti.

L’artista obietta: «Il regolamento dice che posso stare un’ora e mezza, per poi cambiare posto: così è scritto sul sito».

«È un regolamento vecchio: qui è vietato suonare» la secca replica del vigile urbano. «Non posso credere che Parma sia l’unica città in cui non è possibile suonare» si lamenta Papa, mentre la gente attorno lo applaude. Una signora gli dice: «Sei bravissimo». Lui ringrazia educatamente. Intanto, il vigile incalza: «Non è un problema mio se non ci credi: io sto solo facendo il mio lavoro, su ordine dell’amministrazione che è stata votata dai cittadini di Parma. Quello che l’amministrazione dice, è legge».

La tensione sale: qualcuno, tra il pubblico, protesta con gli agenti. Valerio osserva, sconsolato: «Però gli abusivi che vendono la propria merce illegalmente, per strada, continuano a farlo. Preoccupiamoci della musica, che è una piaga e va fermata» esclama.

Due giorni dopo l’accaduto, quando il video ha ormai fatto il giro della rete, il musicista rincara la dose: «Trovo davvero frustrante il fatto di essere stato trattato come un delinquente» sottolinea, al telefono.

«Ormai da tre anni giro l’Italia e so che in ogni città esiste un regolamento da rispettare. Questo è un principio che ha sempre veicolato la mia attività quotidiana. Però, questo benedetto regolamento deve pure esserci! A Parma credo che, in tal senso, occorra fare un po' di chiarezza».

E racconta: «In questa città, la mia esibizione era stata bloccata già un paio di volte, dai vigili urbani, ma mai di essere cacciato in così malo modo e con questi toni. Ho chiesto se ci fossero state lamentele da parte dei residenti, lui mi ha risposto che si erano lamentati tutti».

«Parlando con altri colleghi, ho notato che le motivazioni dei vigili parmigiani sono sempre differenti: una volta ci dicono che non possiamo usare l’amplificatore, un’altra che dobbiamo spostarci ogni dieci minuti. Una cosa impossibile: dieci minuti non bastano infatti nemmeno per montare l’attrezzatura!».

Prima di pubblicare il video su Facebook («era la seconda volta che riprendevo una mia performance. Non era mia intenzione filmare l’intervento dei vigili ma, nella concitazione del momento, ho completamente dimenticato di staccare la registrazione» rivela).

Papa ha contattato gli uffici comunali. «Sono stati gentilissimi e molto efficienti - sottolinea il giovane musicista -: hanno provveduto a girarmi via mail il regolamento Cosap (Canone di Occupazione Spazi e Aree Pubbliche, ndr) che, all’articolo 15, autorizza “l’esercizio di arti e mestieri girovaghi su suolo, aree e spazi pubblici, per un massimo di cinque ore consecutive, senza l’autorizzazione comunale di pubblica sicurezza e di occupazione del suolo pubblico”. Più chiaro di così...».

La questione si presenta ingarbugliata: esiste infatti un nuovo regolamento di Polizia municipale, peraltro indicato dagli stessi agenti durante l’intervento, che è stato approvato dal consiglio comunale, ma che di fatto non è ancora operativo.

Valerio Papa sorride. Poi svela: «Spero di tornare presto a Parma. Qui la gente ha tanta voglia di musica ed apprezza il nostro lavoro. Non capita spesso. Perché, in genere, il musicista di strada si tende a classificarlo come una persona disagiata. Nel mio caso, invece, si è trattato di una scelta di vita: sapeste quanto è difficile, oggi, suonare nei locali...».

La risposta del Comune

«Alle 18 circa, domenica 4 ottobre, gli agenti della Polizia municipale di Parma sono intervenuti in via Cavour su segnalazione telefonica registrata, pervenuta alla centrale operativa da un residente che lamentava il disturbo prodotto dalla musica ad alto volume proveniente da un impianto acustico dalla stessa strada. Lì hanno riscontrato la presenza di un musicista che stava proponendo la sua esibizione con la chitarra, avvalendosi di un amplificatore, ad un volume tale da arrecare disturbo ai residenti nella zona». E' quanto spiega, in risposta alle lamentele del musicista di strada Valerio Papa, il Comune in una nota, intitolata emblematicamente «La polemica inutile dell'artista di strada»..

«Gli agenti - si legge - hanno chiesto al musicista se era in possesso di autorizzazione e - riscontrando che ne era privo - lo hanno invitato a cessare il concerto, procedendo all'identificazione dell'interessato, che invocava l’errata applicazione del regolamento Cosap, che, a suo dire invece, avrebbe consentito l’attività in oggetto. In realtà il Regolamento Cosap fa riferimento ad attività di occupazione di spazi pubblici senza l’utilizzo di strumentazioni di diffusione sonora. Nella fattispecie l'artista di strada non si limitava a suonare la chitarra, ma utilizzava sistemi di amplificazione e quindi, in questo specifico caso, si deve fare riferimento al Regolamento sulle attività rumorose, alla stessa stregua di quanto accade per i locali e per i concerti in spazi aperti o interni non insonorizzati».

L’operatore della Polizia municipale - prosegue la nota - menzionando un nuovo regolamento, si riferiva proprio al Regolamento sulle attività rumorose, modificato da ultimo a gennaio di quest’anno, con deliberazione del Consiglio comunale n. 1 del 20 gennaio 2015 che si applica quando si fa uso di strumenti di amplificazione. Riassumendo, il piccolo spettacolo con amplificazione sonora tenuto domenica pomeriggio in via Cavour andava regolarmente autorizzato ai sensi dell’articolo 10 comma 4 del Regolamento sulle attività rumorose. Non essendo autorizzato gli agenti operanti hanno correttamente fatto cessare lo spettacolo abusivo e hanno ritenuto, date le circostanze e il clima creatosi, di non procedere nell’immediato con la verbalizzazione, riservandosi di redigere il verbale in tempi successivi.

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