Cristian Calestani
Due ore fermi in stazione a Casalmaggiore in attesa di un secondo bus sostitutivo, perché sull’unico pullman previsto sono esauriti subito i posti disponibili. Ennesima disavventura per un gruppo di pendolari sulla linea ferroviaria Parma-Brescia. Martedì pomeriggio circa quaranta persone – soprattutto studenti universitari della provincia di Brescia che stavano facendo ritorno in città in vista della ripresa delle lezioni dopo il ponte di Ognissanti – sono rimaste ferme un paio d’ore alla stazione di Casalmaggiore visto che, per i lavori che hanno riguardato l’installazione del nuovo ponte della ferrovia a Copermio di Colorno, la linea è stata interrotta con la predisposizione, da parte di Trenord, di un bus sostitutivo la cui capienza non è stata sufficiente per trasportare subito a Parma i tanti passeggeri in quel momento a bordo dei due vagoni del Parma-Brescia.
«Il treno – spiegano gli studenti universitari che hanno contattato la Gazzetta per denunciare l’accaduto – è partito da Brescia alle 16.54 e sarebbe dovuto arrivare a Parma un paio d’ore dopo, intorno alle 19.05. A Casalmaggiore, alle 18.30, si è invece fermato e ci è stato comunicato che l’ultimo tratto sarebbe stato coperto con bus navetta. Complice il rientro dal ponte di Ognissanti, però, il treno era abbastanza carico di persone – raccontano ancora gli studenti – e così una volta raggiunta la capienza di un primo pullman, in una quarantina siamo rimasti a piedi, abbandonati per due ore alla stazione di Casalmaggiore, sostanzialmente in mezzo al nulla». I quaranta studenti sono poi arrivati alla stazione di Parma solo intorno alle 21.15, con tutta una serie di disagi aggiuntivi legati anche, in quella fascia oraria, alla copertura ridotta del trasporto urbano degli autobus.
«Sono sei anni che frequento l’Università a Parma – lo sfogo di uno studente 25enne – e sono sei anni che il viaggio su quel treno è pieno di imprevisti. Quello di martedì pomeriggio, con l’assenza del secondo bus sostitutivo, è stato solo l’ultimo di una serie di disagi, tra lunghe attese fermi in mezzo al nulla, guasti e ritardi giornalieri che sono, quando va bene, minimo di una quindicina di minuti. Tutto questo con il paradosso dell’aumento del costo dei biglietti, in media di cinque centesimi ogni sei-sette mesi: oggi si pagano 7,90 euro per il viaggio da Brescia a Parma e le condizioni del viaggio e dei vagoni non sono certo migliorate nel tempo».
I possibili disagi tra il 29 ottobre e il 1° novembre erano stati annunciati da Trenord sul proprio sito internet alla voce «avvisi», dove si informava di «modifiche alla circolazione per lavori di potenziamento infrastrutturale interessanti il ponte di Colorno», ma dove si garantiva anche l’istituzione di un servizio di autobus che avrebbero effettuato «le stesse fermate intermedie dei treni, garantendo la coincidenza tra l’arrivo dei treni e la partenza dei bus».
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da BCC Rivarolo Mantovano
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata