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Parma, pari a Monza

Parma, pari a Monza

27 Agosto 2015, 05:02

Sandro Piovani

E' finita 0-0 la quinta amichevole del Parma. Contro una pari grado, quel Monza che, come i crociati, l'anno prossimo giocherà in serie D. Un calo fisiologico quello del Parma, apparso più lento e prevedibile del solito. Un Parma che forse paga la preparazione e l'inevitabile stanchezza. Un Parma che comunque mai ha patito il Monza, se non nei primi minuti di gara senza peraltro che i padroni di casa riuscissero a farsi realmente pericolosi.

Il prologo - Il Monza accoglie il Parma con le note della Marcia Trionfale dell'Aida. Perché in fondo il cammino della passata stagione è stato lo stesso per entrambe le squadre: tre passaggi di proprietà in poche settimane e poi il fallimento. Storie diverse ma altrettanto gloriose: le Coppe del Parma, il record di partecipazione alla serie B del Monza. Così per dire. Ed ora Monza e Parma sono in serie D. Entrambe chiamate a vincere pe iniziare la risalita. Così Gigi Apolloni prosegue la costruzione della sua squadra, sistemando l'ormai abituale 4-2-3-1. E il tecnico crociato punta sempre sugli stessi giocatori, almeno dall'inizio. Con Lucarelli e Cacioli centrali, davanti alla difesa Corapi e Giorgino e Musetti centravanti. E c'è una buona rappresentanza di tifosi del Parma. Che cantano al cielo brianzolo i cori che hanno fatto lastoria dl tifo di casa nostra ad inizio anni '90. Peccato che, pur annunciati, non ci siano alcuni ex come Paletta e Mauri. C'è invece Antonelli, arrivato in tempo per la ripresa. C'è invece Aldo Squeri storico autista della Tep che ieri ha portato i crociati da Collecchio a Monza e ritorno. Come ai bei tempi. Ma soprattutto c'è la partita. Che inizia con la contestazione dei tifosi del Monza per il prezzo del biglietto in curva («10 euro il biglietto, furto perfetto»). I tifosi del Parma invece pensano a incitare la squadra.

La cronaca - Il Parma inizia con il freno tirato. Il Monza però non riesce a concludere in porta anche se arriva pericolosamente in area un paio di volte nei primi dieci minuti. Ma all'undicesimo un lancio calibrato di Corapi pesca Sereni in area: l'attaccante, coraggiosamente, tira al volo, forte ma alto. Passano sei minuti e ci prova Lauria da lontano: alto di poco. Il Monza sembra aver perso la verve iniziale ma il Parma non riesce ad approfittarne. Le squadre si equivalgono e il gioco si concentra molto a cavallo del centrocampo: occasioni nessuna e nemmeno azioni pericolose. Sino alla mezzora quando un'azione insistita del Parma porta Corapi al tiro in diagonale da sinistra con Radaelli bravo a respingere in angolo. Di fatto è il primo tiro nello specchio della porta. Il Parma ci prende gusto e al 33' Cacioli devia di testa sulla traversa una punizione velenosa di Corapi. E un minuto dopo Melandri, su sponda di Musetti, conclude sull'esterno della rete. E Giorgino entra a suo modo nella storia del Parma Calcio 1913: strattona un avversario ed è il primo ammonito di queste prime cinque amichevoli. Il primo tempo si spegne ancora sino al '45 quando il solito Corapi tira dai venti metri con la palla che sfiora il palo ed esce di un nulla.

Secondo tempo - Il Parma cambia molto nel secondo tempo: Apolloni prova ancora Adorni centrale e manda il campo l'ultimo giovane aggregato al temporary camp crociato, l'esterno sinistro difensivo Agrifogli (classe '96), arrivato lunedì a Collecchio dalla toscana (ex Empoli nella passata stagione al Tuttocuoio di San Miniato). Il Monza invece riparte dallo stesso undici del primo tempo. E il secondo tempo si apre con un colpo di testa di Sowe che batte sopra la parte alta della traversa. Minuto 13, il Parma ha la sua occasione migliore con Vignali che pesca Lauria solo a centro area. Un calcio di rigore in movimento: controllo e tiro purtroppo alto. Entrano Traykov e Simonetti, fuori proprio Lauria e Corapi. E Traykov si becca subito un giallo. Il primo vero brivido della ripresa lo regala Buttaccio, con una punizione velenosa che Radaelli devia in angolo. Il Monza risponde una pericolosissima conclusione di Fumana: palla pazza in area e gran tiro al volo che Zommers riesce in qualche modo a deviare in angolo. E' il primo tir nello specchio della porta del Monza.

Cosa va - Il Parma di fatto ha subito un solo tiro in porta: la solidità difensiva sembra un punto certo, a prescindere da chi gioca in difesa. Ottima anche la solidità del centrocampo.

Cosa non va - Manca cinismo sottoporta: come in altre amichevoli, bisogna crcare di concretizzare di più. Ieri mancava anche la velocità d'esecuzione. E senza velocità il Parma è prevedibile, almeno con questi giocatori in campo. Non è un caso che questa sia la prima gara dove il Parma non sia riuscito a segnare.

GIGI APOLLONI

Sandro Piovani

Gigi Apolloni può essere soddisfatto. Certo, quello di ieri sera non è stato il Parma spumeggiante visto nei primi 45' con il Pontedera. Ma il Monza è squadra di serie D che, come il Parma, ambisce all'immediato ritorno tra i professionisti. Quindi gara dura, aspra, con i primi ammoniti, da una parte e dall'altra. Non dissimile probabilmente dal copione che il Parma troverà in stagione.

«Veniamo da un periodo abbastanza intenso – spiega subito il tecnico del Parma - le gambe non erano brillanti. Quello ce ho chiesto alla squadra era di essere lucidi, di giocare con la testa giusta. Perché oggi abbiamo affrontato per la prima volta una squadra della nostra categoria. Chiaro che alcuni aspetti vanno migliorati. Però sono soddisfatto. Bisogna sicuramente migliorare nella fase conclusiva, in alcuni momenti potevamo affondare e non l'abbiamo fatto. Sui cross ad esempio dobbiamo “dividere” di più la porta tra i nostri attaccanti. Per quant riguarda la manovra abbiamo avuto forse qualche difficoltà in più perché avevamo di fronte un Monza attendista. Era diffcile trovare gli spazi e noi in questo caso dobbiamo lavorare meglio con i nostri centrocampisti, devono posizionarsi meglio per la costruzione del gioco».

Forse questa amichevole è stata utile soprattutto per capire cosa aspetta il Parma. Sembrava un po' il copione del campionato.

«Vero. E' stato un test positivo proprio per questo. Ci ha fatto vedere cosa ci aspetta. Questa è la realtà della serie D. Una gara che in alcuni momenti è stata anche molto maschia, dura. E noi dovremo prepararci ad incontrare questo vigore, questa voglia di battere il Parma. Troveremo squadre così e noi dovremo comportarci di conseguenza, cercando di superarle giocando a calcio».

E al Brianteo, se i “vecchi” forse hanno accusato un po' di stanchezza, bene si sono comportati soprattutto i giovani.

«Sì, sono soddisfatto di come sono entrati, di quello che hanno fatto vedere. Diciamo che siamo sulla buona strada, anche se io per caratteristica mia voglio sempre di più, chiedo sempre miglioramenti. Però sono contento per loro, soprattutto per come hanno interpretato la gara. In un contesto importante come quello del Parma».

Apolloni poi vuole ringraziare «i tifosi, per come ci sono stati vicini. Se avessi giocato io, avrei volato. Davvero mi sono emozionato. Per la presenza, per tutto quello che hanno fatto durante tutta la partita. Ci danno forti emozioni. Io avevo le ali».

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