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Pestato dal «branco»

04 Agosto 2015, 08:51

SISSA TRECASALI

Cristian Calestani

I primi screzi tra i due gruppi già giovedì sera, dopo la sfilata di moda che aveva riempito piazza Scaramuzza e fatto vivere una bella serata di festa a tutto il paese. Poi la sera successiva, il venerdì della fiera di Sissa, l’appuntamento in piena notte per regolare i conti in un’area isolata del paese - quella tra via del Cimitero e via Scura - dove si estende un lungo viale alberato.

Un 15enne di Sissa è stato colpito violentemente con un pugno, nel quale probabilmente era stretta una catena in ferro, in corrispondenza di uno zigomo da un ragazzo di origine albanese che ha costretto il 15enne a sottoporsi ad un delicato intervento d’urgenza di ricostruzione all’Ospedale Maggiore di Parma. Un vero e proprio regolamento di conti che in teoria, secondo le voci raccolte in paese, avrebbe dovuto riguardare il 15enne – che ora sta decisamente meglio e ha già fatto ritorno a casa - e un 17enne di Trecasali, probabilmente per una storia d’amore che vede al centro una ragazza un tempo fidanzata del sissese ed oggi del trecasalese.

Un violento «chiarimento» avvenuto di fronte ad una trentina di ragazzi del territorio, la maggior parte minorenni. Uno scontro tra opposte fazioni che ha fatto arrivare a Sissa anche tre ragazzi di origine albanese, tra i 17 e 18 anni, uno dei quali si sarebbe poi fatto avanti per rendere più esplicito il «chiarimento» voluto dall’amico 17enne di Trecasali.

Per una settimana (i fatti risalgono a venerdì 24 luglio) le forze dell’ordine - i carabinieri di Sissa Trecasali per quanto riguarda lo sviluppo delle indagini e gli agenti della polizia municipale al loro fianco a dar manforte - hanno lavorato lontano dai riflettori sentendo decine di ragazzi del territorio, ora identificati. Poi ieri, sulla pagina Facebook della polizia municipale, lo sfogo dell’agente Luca Grandinetti, responsabile del servizio di polizia municipale. «Gentili adulti e genitori del Comune di Sissa Trecasali – ha riportato nel suo post - scrivo queste righe per mettervi al corrente che il nostro territorio ha rischiato di diventare il teatro di una tragedia terribile, tragedia che ci avrebbe segnati tutti in un modo o nell’altro. La settimana scorsa un ragazzo di Sissa è stato brutalmente pestato da alcuni coetanei alla presenza di un folto gruppo di giovani residenti nel territorio comunale, il tutto programmato nei minimi dettagli, come si programmerebbe una rapina, un attentato o un omicidio».

La tensione tra i due gruppi era nell’aria. In paese c’è chi racconta che già tra le giostre del Luna Park in piazza Roma si erano avuto i primi momenti di tensione. Poi giovedì, in occasione della sfilata di moda, l’appuntamento per la sera successiva: quella del confronto diretto lungo la via che porta al cimitero. Due sabati fa, all’indomani del ferimento del 15enne, sono scattate d’ufficio le indagini dei carabinieri di Sissa Trecasali che hanno iniziato a sentire, non senza difficoltà, decine di giovani del territorio. Nel frattempo con le due fiere in corso, dopo quella di Sissa è subito iniziata quella di Trecasali, massima è stata l’allerta delle forze dell’ordine che hanno intensificato i controlli a tarda notte per evitare che i fatti di Sissa potessero avere pericolosi strascichi. Lo sfogo dell’agente Grandinetti su Facebook ieri pomeriggio è stato condiviso da più di trecento persone con quasi 200 mi piace in poche ore. Numerosi anche i commenti di cittadini e genitori che hanno iniziato ad interrogarsi sui problemi delle giovani generazioni del paese, rivolgendo parole di incoraggiamento e ringraziamento per le forze dell’ordine. Sul banco degli imputati sono finiti soprattutto i genitori, rei di non aver adeguatamente educato i loro figli. Tanti gli appelli per fare in modo che famiglie e istituzioni lavorino fianco a fianco per preservare quella che sino ad oggi tutti hanno considerato un’isola felice.

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