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Razzia di formaggio al caseificio di Vezzano

Razzia di formaggio al caseificio di Vezzano

03 Aprile 2016, 03:10

Matteo Ferzini

Centosei forme di parmigiano-reggiano trascinate via, con tutta probabilità a forza di braccia, dai propri scomparti e portate via, nell’arco di una notte: è successo a Vezzano, nel nevianese, dove nella notte il caseificio del paese è stato vittima di un furto all’interno del proprio magazzino di stagionatura.

Il caseificio sociale di Vezzano, frazione ai piedi del monte Fuso, lavora il latte di quattro aziende agricole della zona: lo stesso edificio che ospita i macchinari per la lavorazione delle forme è collegato al magazzino di stagionatura, e all’abitazione della famiglia dei casari. Tuttavia, gli stessi proprietari si sono accorti di quanto successo soltanto la mattina seguente il colpo, quando mettendosi al lavoro come ogni giorno, hanno notato la porta del magazzino danneggiata e, soprattutto, quasi un’intera scalera del magazzino svuotata dalle forme. L'impressione è che i ladri, probabilmente numerosi, non si siano avvicinati troppo all’edificio con mezzi a motore ad abbiano quindi fatto irruzione e trascinato via le forme a mano.

Secondo una prima possibile ricostruzione, dopo la mezzanotte i ladri sono entrati nell’area del caseificio, probabilmente con un camion o un altro mezzo pesante, aggirando il cancello chiuso e passando al di sotto dell’edificio, dove vi è un’area non chiusa da recinzione e da cui si accede al cortile del caseificio attraverso una salita in terreno. Da qui hanno raggiunto a piedi la porta del magazzino, posto sul retro del caseificio, e ne hanno forzata la serratura.

E’ quindi cominciata, indisturbata, la razzia di ben 107 forme di parmigiano reggiano dai ripiani su cui erano esposte, plausibilmente con l’aiuto di un carrello per trasportarle fino al mezzo parcheggiato.

Il tutto facendo il meno rumore possibile, dal momento che agli abitanti non è stato possibile accorgersi di quanto stava avvenendo.

Oltre al ripiano quasi completamente svuotato nel magazzino e alla porta danneggiata, il casaro di Vezzano ha recuperato una forma di parmigiano, caduta ai ladri a pochi metri dal caseificio e finita nella zona sottostante (e che quindi porta il totale delle forme rubate a 106), ma anche un piede di porco abbandonato tra l’erba lì vicino. Con tutta probabilità, l'arnese figurava tra gli strumenti usati per sfondare la porta del magazzino: elementi che permettono di ricostruire i movimenti del ladri per arrivare al caseificio.

Le forme rubate a Vezzano non avevano ancora ricevuto il marchio a fuoco del parmigiano reggiano, in quanto erano in stagionatura soltanto da circa sei mesi: costituivano, comunque, le forme più vecchie tra quelle conservate nel magazzino. Si tratta del primo furto subito dal caseificio di Vezzano, da oltre dieci anni a questa parte: quando si era verificato un episodio molto meno grave, cioè la sparizione di 8 forme di formaggio. Si tratta anche del primo furto di formaggio nella zona negli ultimi mesi, anche se in questo periodo alcuni tentativi di furto si sono registrati in alcuni altri caseifici del comprensorio, nessuno dei quali andato però a segno. Sul furto di Vezzano, sono ora in corso le indagini dei carabinieri della stazione di Neviano, subito allertati dai proprietari del caseificio.

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