Gian Luca Zurlini
«L'emergenza abitativa non può in nessun caso giustificare un atto veramente grave come quello che è stato compiuto l'altra sera in borgo Fiore». E' cominciata così l'intervista concessa dal sindaco Federico Pizzarotti a Tv Parma durante il telegiornale serale. Il primo cittadino, che ieri ha incontrato al Duc le famiglie sfrattate dai residence che avevano «occupato» mercoledì il direzionale, ha poi parlato delle soluzioni possibili all'emergenza, non prima di avere sottolineato di «avere parlato con la signora Bevilacqua, proprietaria dell'alloggio preso d'assalto, alla quale ho espresso la solidarietà più ampia possibile per quanto è avvenuto».
Residence comunale antisfratti
Il sindaco, dopo avere specificato, che «l'assistenza momentanea a chi è in difficoltà è in dovere dell'ente pubblico», ha puntualizzato che «però non è pensabile che la soluzione della sistemazione in un residence a spese del Comune diventi definitiva. I costi sono elevati e le risorse limitate, per cui occorre che le famiglie interessate dagli sfratti, oltre che ai diritti che certamente hanno, si facciano carico anche di doveri e di una collaborazione con l'ente pubblico». Da qui una proposta: «Fatte salve le emergenze nel breve termine si potrebbe pensare a una formula sul tipo di un residence comunale per gli sfrattati con minori come soluzione temporanea e tampone».
«Strutture di accoglienza mirate»
«Va detto che comunque il Comune non può pagare l'affitto di un alloggio a tutti gli sfrattati. Il nostro intervento deve essere limitato a un'emergenza nel breve termine, mentre per quel che riguarda il medio termine vanno individuate soluzioni differenziate caso per caso e comunque serve sempre un dialogo reciproco con chi ha la necessità della casa, che non può pretendere di essere assistito per sempre». Per far fronte alle emergenze immediate, allora, «ho parlato con il prefetto e la proposta potrebbe essere quella di una struttura di accoglienza con un tempo predefinito di permanenza, in grado di evitare che le famiglie, soprattutto quelle con bambini, nell'immediato, finiscano per strada. Ma la base di ogni intervento è che ci sia una limitazione temporale dell'assistenza». Pizzarotti, infine, tornando sulle famiglie «sfrattate» dai residence ha comunque ricordato che «si trovavano lì da molto tempo e l'accordo è che la prossima settimana ogni caso venga analizzato dai nostri Servizi sociali, tenendo presente che già fin d'ora sappiamo che per qualcuno trovare una soluzione nel rispetto della legislazione sarà problematico». Con la conclusione, ribadita con forza, «che in ogni caso non apriremo nessun dialogo con chi si renderà responsabile di occupazioni abusive, che, ci tengo a ripeterlo non hanno nessuna giustificazione, neppure in casi di emergenza assoluta».
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E dopo l'annuncio di ieri sera del sindaco Pizzarotti, oggi sul tema è intervenuta Maria Teresa Guarnieri:
Le parole del Sindaco sulla situazione delle famiglie già sfrattate dai residence e di quelle che presto lo saranno e le sue proposte per affrontare l'emergenza abitativa fanno sorgere spontanea la domanda di chi abbia finora governato la città e dove sia stato in questi tre anni il nostro Sindaco. Tre anni in cui la sua Amministrazione ha mantenuto decine di famiglie in residence a totale spese della collettività senza, a quanto pare, porsi il problema di fissare un limite temporale alla loro permanenza, o cercare di porre delle regole e di farle rispettare. Soprattutto tre anni di assoluta iniquità sociale a cui a poche famiglie e' stato dato troppo e male e a molte altre, anch'esse in condizioni di bisogno, non sono state date risposte. Ora il Sindaco scopre che bisogna cambiare, ma deve dirlo innanzitutto a se stesso e non ad altri. E' evidente che bisogna trovare soluzioni che salvaguardino la dignità delle persone e soprattutto tutelino i bambini, ma è altrettanto evidente che bisogna innanzitutto ripristinare un'equità sociale, in questi anni calpestata. Questa infatti e' un' Amministrazione che ha oscillato tra assistenzialismo puro senza regole e tolleranza verso le occupazioni abusive . Ora il Sindaco ha espresso parole di condanna per quanto accaduto in Borgo Fiore l'altra sera, ma con quale coerenza può farlo, se proprio la sua Amministrazione non solo ha accettato occupazioni abusive, ma ha addirittura concesso l'immobile degli ex Stimmatini a chi aveva in precedenza occupato, quando avrebbe potuto destinare lo stesso edificio a centro di accoglienza, come quello che ora dice di voler fare? I cittadini hanno il diritto di sentirsi tutelati dalle istituzioni e il Sindaco , che è anche il primo responsabile della sicurezza, ha il dovere di garantire che le leggi siano rispettate, senza se e senza ma. Le parole a questo punto non servono. Servono i fatti!
Maria Teresa Guarnieri
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