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Basket Parma, si chiude

08 Luglio 2016, 03:19

Roberto Lurisi

Ora è ufficiale: per il Basket Parma non ci sarà più un futuro nella pallacanestro femminile. Ieri, alla scadenza dei termini di iscrizione al campionato di A1 per quello che sarebbe stato il 42° anno nella massima serie, è stata inviata alla Federazione (esattamente alle 10.09) la mail di rinuncia. Con in più la conferma che la società non si iscriverà a nessun altro campionato sia di competenza nazionale che regionale.

La Federazione stessa ha preso atto della decisione nel giro di poco meno di un’ora. E’ il classico e abusato «game over» , una fine dei giochi che era onestamente già nota da diverso tempo. Si è voluto forse aspettare la data finale per sancire il tutto, anche nella spedizione obbligatoria della mail che, per ironia della sorte, se non inviata avrebbe comportato una multa. Ma nessuno ha mai pensato che potesse verificarsi un miracolo. Non lo pensavano i dirigenti, a partire dallo storico presidente Gianni Bertolazzi e nell’ambiente il necrologio era già stato preparato da almeno un mese.

Finisce così la storia di una società che aveva rappresentato una bella certezza nell’ambito dello sport cittadino, già colpito da diverse perdite e non da poco nel passato più o meno recente (pallavolo e calcio in primis). E proprio il valore di quello che è stato il Basket Parma emerge ancora più chiaramente nelle parole piene di dolore e amarezza dello stesso Gianni Bertolazzi: «Mi sento malissimo. Ed anche se la situazione era ormai definita in negativo da diversi giorni, è davvero come se avessi perso un altro figlio».

Colpisce questa frase, proprio nel ricordo delle recenti problematiche personali dell’ormai ex dirigente gialloblù e spiega ancora meglio quanto sia significato per lui e non solo questo lungo matrimonio con la pallacanestro. Tuttavia, rientrando nel dettaglio più freddamente economico, è ancora Bertolazzi a far capire quello che è accaduto: «Fino alla scorsa stagione non credo ci fossero avvisaglie di una situazione che potesse precipitare così. Come sapete bene negli ultimi anni abbiamo comunque dovuto gestire meno entrate, riuscendo a costruire squadre più che decorose. La crisi c’è per tutti e c’era anche per noi, ma bene o male ce la facevamo. Quest’anno improvvisamente non abbiamo più avuto introiti che erano stati pattuiti e questo ci ha messo in crisi. Potevamo chiudere comunque, ma un conto sarebbe stato farlo per scelta, un altro è doverlo fare per obbligo».

Però è inevitabile chiedersi quali errori siano stati commessi al di là del più recente sviluppo degli eventi, anche per non cadere in un eccesso di presunzione: «Tante volte ho pensato a quello che ho sempre detto, ovvero che mi sarebbe piaciuto avere a Parma una squadra con solo giocatrici parmigiane. Forse non ho e non abbiamo avuto il coraggio di farlo, perchè pensavamo che le nostre ragazze più giovani non fossero del tutto mature. Può essere davvero un grande rammarico. Potevamo scendere in A2 o in B, ricostruire dal basso, restando noi come Basket Parma. E’ una cosa che anche in questi ultimi tempi ho avuto l’idea di fare. Ma davvero le condizioni economiche non c’erano più».

Al momento gli scenari per il Basket Parma appaiono ancora nebulosi, a parte l’ufficialità della fine. Come scritto ieri la società esisterà ancora almeno per qualche tempo, un po’ come un salvadanaio praticamente vuoto da cui Federazione e tesserati potrebbero provare ad attingere. La Federazione lo farà di sicuro. Il Basket Parma è una Asd (associazione sportiva dilettantistica), non una Srl (società a responsabilità limitata) che dà comunque qualche garanzia in più. Il basket è stato per tanti anni sport dilettantistico puro, traendone vantaggi e oggi pagandone le conseguenze.

Un aspetto che a poco a che fare con il lato sportivo, ma che è giusto rimarcare. Come è doveroso ricordare anche le cose belle ed è lo stesso Bertolazzi che dei successi conquistati, tutti concentrati tra gli anni ‘90 e l’inizio del 2000, ne cita solo uno: «La sera dello scudetto del 2001 al Palaraschi non la dimenticherò mai e spero che comunque Parma se la ricordi per sempre».

Era nata nel 1962

Spesso ci si ferma a ricordare il Basket Parma per i 42 anni di serie A, ma la storia di questa società è stata ben più lunga ed è iniziata nel 1962 (numero di affiliazione FIP 163). Gli inizi in promozione, qualche campionato di B e la salita in serie A nella stagione 1973-74, esordio il 3 novembre 1974 e netta sconfitta con le pluricampionesse d’Italia del Geas Sesto S.Giovanni.

Subito una retrocessione in quell’annata e a seguire l’immediata risalita con il campionato 1976-77. Da lì sono state 1182 le partite disputate in serie A con pagine importanti e comunque da non dimenticare. Innanzitutto lo scudetto del 2001 (29 maggio) con vittoria sulla storica rivale della Comense in gara 4 della serie finale disputata al Palaraschi.

Poi le tre Coppe Ronchetti (1990 a Tuzla nell’ex Jugoslavia, 1993 a Poznan in Polonia, 2000 a Gran Canaria in Spagna), 3 Coppe Italia (1998, 2001, entrambe conquistate a Parma, e 2002, nella Final Four disputata a Taranto), 2 Supercoppe Italiane (1998 vittoria all’aperto nella cornice del Castello Sforzesco di Milano e 2003 al Palaciti).

Poi con l’andare degli anni la squadra ha cominciato a faticare di più, rimanendo comunque ai vertici ma senza poter ambire ad altri successi. Fallendo forse solo lo scudetto del 2004, giocato da favorita e sconfitta sempre dalla solita Comense. L’ultima fiammata la semifinale scudetto del torneo 2012-13. L’ultima partita il 24 aprile 2016 contro Ragusa. R.L.

Via alla Tiger Parma Basket Academy

Finisce il Basket Parma ma non finisce il basket a Parma. Già esistono realtà che lavorano con impegno e abnegazione in ambito femminile, ma ora se ne aggiungerà un’altra. Infatti dalle ceneri del Basket Parma è nata una nuova società che aveva già fatto nei giorni scorsi ed in via assolutamente indipendente le pratiche come prima affiliazione. Si chiama Tiger Parma Basket Academy e dovrebbe riuscire a ripartire dalla serie B regionale, tanto per intenderci lo stesso campionato in cui militano la Magik e la Valtarese 2000. I regolamenti prevederebbero in effetti una ripartenza dalla C, ma ci sarebbero già state notevoli rassicurazioni a riguardo per un’ammissione nella categoria superiore. Si diceva dalle ceneri perchè in attesa di quella che sarà una vera e propria presentazione ufficiale e quindi di capire questa nuova realtà (probabile la presentazione avvenga a fine luglio) per la costituzione della stessa si sono attivati un paio di ex dirigenti proprio del settore giovanile del Basket Parma. Il presidente sarà infatti Iacopo Stefanini, toscano di nascita, ex giocatore di basket, da anni nella nostra città e attivo da tempo nell’ambito organizzativo del settore giovanile gialloblù. Il progetto è evidente, visto che il Basket Parma scompare, perdendo tutti i parametri delle giocatrici delle giovanili, le stesse già contattate verrebbero tesserate con la nuova società. Ovvio non tutte lo faranno o accetteranno, ma la possibilità che molte dicano sì non è poi così remota. Oltretutto si parla già di altri colpi di scena interessanti a livello sia di atlete che tecnico e dirigenziale. E’ comunque una ripartenza e di sicuro rende meno amara la fine dell’«altra storia». R.L.

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