GAIONE
Erika Martorana
Per gli abitanti di Gaione è in arrivo un’altra estate da «incubo trasporti». Con la fine dell’anno scolastico, infatti, come ogni anno, i «gaionesi» subiscono, ancora una volta, quello che è diventato ormai il tradizionale taglio netto delle corse degli autobus. Dalle tredici corse dei mesi cosiddetti «scolastici», si è passati, da martedì scorso, a sole quattro fermate nel paese alle porte di Parma: verso la città, rispettivamente, alle ore 7.10, 8.40, 14.20 e 18.20.
Con, addirittura, un’eccezione: nessun passaggio nei giorni festivi. Tra gli abitanti, soprattutto giovani, anziani e, più in generale, non automuniti, è scoppiata la protesta.
«Non possiamo più sopportare un trattamento di questo genere - hanno detto alcuni di loro -. Siamo un paese con circa 1300 residenti, e da giugno a settembre abbiamo grosse difficoltà di spostamento».
«Le quattro corse sono una vergogna per una frazione come la nostra - hanno insistito alcuni pendolari - e i problemi, con questo taglio, sorgono per persone di tutte le età. Chi non ha la macchina e, magari, nemmeno la patente, ed è abituato ad andare a lavorare con il mezzo pubblico, come può continuare a dirigersi al lavoro? Pur avendo ancora a disposizione la corsa (una sola) della mattina e quindi il «pass» per raggiungere l’ufficio, la fabbrica o qualunque altro luogo di lavoro, come possono tornare a casa, considerando che anche per il ritorno le corse sono, ovviamente, solo 4 (7.10; 10.45; 13.15 e 19)? Devono stare ore ed ore in giro, attendendo, stanchi ed assonnati, l’ora “giusta” in cui poter andare a casa a riposarsi, dopo una giornata intensa? No, è davvero ingiusto! Anche perché non si tiene conto nemmeno degli studenti universitari, che fino alla fine di luglio sono alle prese con gli esami».
«A Gaione - ha aggiunto una residente - nel corso degli anni, sono state fatte tante, troppe, promesse non mantenute, a partire dalla pista ciclabile che, fin qui, non è mai arrivata. Andare in bici o a piedi verso la città risulta per tutti noi impossibile o comunque rischiosissimo: non esiste un marciapiede all’uscita del paese, le auto viaggiano ad altissima velocità, la strada è stretta e con delle curve molto pericolose. Il bus resta l’unica chance per tutti coloro che non possono muoversi in macchina. Per questo, è importantissimo che il servizio venga migliorato e le corse vengano aumentate».
«Chiediamo, dunque, a Smtp (Società di mobilità e trasporto pubblico) e al Comune - hanno concluso i cittadini - di venire incontro alle nostre esigenze e di aiutarci a vivere in maniera civile, permettendoci di disporre di un servizio pubblico valido e maggiormente presente».
LA RISPOSTA DELL'ASSESSORE FOLLI
«Nulla è cambiato rispetto alla “vecchia” programmazione - ha replicato agli abitanti di Gaione l’assessore alla Mobilità Gabriele Folli -, anche se abbiamo in progetto una serie di cambiamenti per l’ampliamento dei servizi. Attualmente non è possibile purtroppo accontentare le richieste ricevute, però, entro il prossimo anno, ci saranno certamente delle novità positive ed importanti». «Con la gara del servizio pubblico, infatti - ha continuato -, avremo più risparmi e potremo incrementare i servizi, tra cui quello di Gaione, con una maggiore frequenza dei bus, e dei quartieri nuovi (Parma Mia, Eurosia, etc). A luglio ci sarà la presentazione delle offerte per la gara e sicuramente avverrà una richiesta di miglioramento del servizio, quindi si potrà lavorare in questo senso». Buone speranze arrivano anche per la pista ciclabile «gaionese», tanto desiderata dai residenti. «Nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums) che abbiamo da poco discusso in commissione - ha fatto sapere Folli -, viene espressa la volontà del nostro Comune di verificare tutte le richieste dei cittadini, e, tra i progetti in vista, c’è anche quello di completare la pista ciclabile, collegando, in maniera diretta, Gaione alla città (ad oggi la pista arriva solo fino al Campus universitario). Esiste già una pianificazione ed il nostro intento è quello di portarla a compimento, anche in diverse altre zone della città». E.M.
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