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Consiglio, la maggioranza lascia il M5s: nasce Effetto Parma Diretta

30 Marzo 2019, 11:53

In municipio la seduta del Consiglio comunale. Una seduta particolare: se all'ordine del giorno si discuterà di Legge di stabilità, di orari di lavoro del personale sanitario, di famiglia, di mandati elettorali, si tornerà a parlare del ponte Nord (leggi), di richiesta di rifinanziamento del Festival Verdi, della corretta intitolazione toponomastica "Vittime di Katyn", di rifiuti e Tari, di "Telecom" e alluvione, dal punto di vista politico, invece,  oggi sarà formalizzata l'uscita dei consiglieri della maggioranza dal Movimento 5 Stelle. Sindaco in testa. Diciassette su diciotto. Il solo Andrea D'Alessandro pare rimarrà nel movimento. Ma, sempre secondo le indiscrezioni, il consigliere dovrebbe continuare ad appoggiare Pizzarotti. Verrà probabilmente anche comunicato il nome di questa coalizione che sosterrà il sindaco. Il simbolo dei pentastellati rimane in Consiglio con Nuzzo e Savani, ex della maggioranza usciti in polemica con Pizzarotti. Insomma il primo caso di esperienza pentastellata di fuoriusciti non espulsi. 

La seduta è iniziata alle 15.15 con una interrogazione di Ghiretti (Parma Unita) a tema raccolta differenziata. L'assessore Folli riconferma "i numeri positivi e i risparmi per i cittadini". Ghiretti torna invece a puntare sulla necessità di cambiare il sistema di raccolta e di andare incontro alle esigenze dei cittadini.

Dell'inceneritore si occupa una interrogazione del M5s (dissidente rispetto al sindaco e alla maggioranza) Fabrizio Savani, che chiede se la Giunta abbia fatto tutti i monitoraggi, i controlli e  l'iter concordato in Commissione ambiente sulle tematiche amministrative e ambientali legate al Paip, e se l'inceneritore poteva essere fermato puntando l'attenzione sulle opere contrattuali non ancora realizzate da Iren. "Non abbiamo mai fatto sconti a nessuno - ha risposto l'assessore Folli -. Solo qualche giorno fa sono intervenuto sui rumors di un possibile aumento della capacità dell'inceneritore decisa dalla regione. Mi spiace non stia accadendo in altri territori governati dai 5 Stelle, come Torino o Livorno". "Ad ottobre 2014 era stata approvata una delibera all'unanimità in cui si chiedevano aggiornamenti periodici in Consiglio e in Commissione, ma mai dato seguito alla delibera", ha risposto Savani -. Io credo che ci fossero carte da giocare per arrivare a fermare l'inceneritore, e che non si siano portate avanti politiche 5 Stelle".  Savani "stuzzica" la Giunta sull'appartenenza ai 5 Stelle. "Dell'assessore Folli, ad esempio. Noi eravamo stati eletti per fermare l'inceneritore. Io per quattro anni ho provato a sensibilizzare i miei ex colleghi., invano".

Ghiretti (Parma Unita) parla della situazione di degrado del Parco Nord, "dove da maggio si moltiplicano le segnalazioni". "Mentre lei fa interrogazioni, gli uffici lavorano - ha commentato Folli _ e hanno risistemato l'area verde. Sulla sicurezza, le colonnine sos hanno dato esiti negative anche per il loro uso improprio per scherzi o falsoi allarmi, per questo sono state dismesse. Ora l'assessore Casa sta attivando un piano di sorveglianza diverso, con tecnologia e interventi più rapidi e efficaci".

Sul caso legionella, Pellacini (Udc) in una comunicazione urgente critica il sindaco per "il ritardo nel dare informazione alla città, nel far spegnere le torri di evaporazione nel mirino, anche prima dell'arrivo degli esiti delle analisi ma in via precauzionale, e  - allo stesso modo - impedendo il mercato settimanale in piazzale Maestri o la chiusura dei campi sportivi all'aperto". "Mi auguro che venga chiarito al più presto se non ci siano responsabilità, e che il sindaco non sia timido nel prendere provvedimenti", ha aggiunto Cattabiani. Dall'Olio (Pd): "C'è stato un ritardo nell'affrontare l'emergenza, e una informazione  porta a porta si sarebbe potuto fare, così come non si capisce come non sia stato utilizzato l'alert system introdotto dal Comune. E tutto questo ha creato allarmismi in città". Vescovi (Pd): "Le persone devono essere tempestivamente avvertite, anche quando le notizie sono frammentarie: i vuoti comunicativi sono ansiogeni. Ora cerchiamo di imparare per il futuro, a partire dalla mappatura delle torri, e la legionella va inserita tra i batteri che si vanno a cercare nel sistema idrico. Come prevenzione può funzionare".

La risposta del sindaco Pizzarotti: "Dal primo giorno ci sono state informazioni sul sito del Comune, Ausl e Ospedale. L'alert era inutile nel momento in cui quotidianamente si è comunicato cosa fare e cosa stava accadendo. E sulle torri, la competenza è comunque dell'Ausl, noi non siamo nel tavolo della Regione o dell'Istituto superiore di sanità. Deve essere l'Asl a dirci che dobbiamo prendere provvedimenti. Le torri di evaporazione controllate cominciano ad essere tante, e nell'esame preventivo il batterio della legionella sembra esserci in molte. Quindi la prevenzione attraverso le manutenzioni è un tema importante".

 Alle 16.40 inizia l'attesissimo intervento del capogruppo di maggioranza Marco Bosi: "Da quando siamo stati eletti col Movimento 5 Stelle quanti ne abbiamo visti agire imbeccati dal capo unico, tradendo i principi che avevamo condiviso? Da un certo momento in avanti si è iniziato a ragionare per consenso, pensando che la critica non potesse essere altro. Oggi siamo rimasti minoranza in questo Movimento e nel giorno del nostro addio il nostro pensiero va a quegli attivisti che credono ancora in questo sogno. I nostri cittadini sono sempre stati la mia unica priorità e continueremo a lavorare per Parma. Tanto lavoro è stato fatto, con difficoltà. Abbiamo usato l'hashtah #effettoparma per raccontare i risultati ottenuti. Cambieremo nome ma non cambieremo pelle: ci chiameremo da oggi Effetto Parma".

Andrea D'Alessandro comunica invece che non seguirà il gruppo ma conferma la stima al sindaco Pizzarotti, criticando le espulsioni ad personam. "Senza l'esperienza positiva di questa Amministrazione, non ci sarebbero stati tanti risultati ottenuti a livello nazionale. Per me personalmente è importante concludere questo mandato sotto il simbolo del Movimento 5 Stelle, che ci ha eletto, e se non fosse possibile rassegnerei le dimissioni".

 

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