×
×
☰ MENU

Donna in fin di vita: sospetti sull'uomo che ha chiamato i soccorsi

Donna in fin di vita: sospetti sull'uomo che ha chiamato i soccorsi

29 Marzo 2019, 11:34

Luca Pelagatti

Ancora ieri sera era ufficialmente una paziente senza nome. Una donna senza identità, un corpo immobile in un letto del reparto di Rianimazione del Maggiore scagliato sull'orlo del coma da un grave trauma cranico-facciale per il quale, come si dice in questi casi, i medici hanno riservato la prognosi.

Poco altro su di lei, solo dettagli e bisbigli senza conferma, mentre chi indaga, polizia municipale e Reparto operativo dei carabinieri, si rifugiano nelle formule sempre uguali che ricorrono quando c'è una indagine da portare a termine. Ed è necessario fare in fretta per capire chi abbia tramortito quella donna. E perché.

Allora non resta che partire dalle poche certezze di questa storia che porta l'amaro sentore del giallo e che con il suono delle sirene ha tirato giù dal letto la gente del centro alla 6 e 45 di ieri mattina. Quando una telefonata è arrivata alla centrale operativa del 118.

«Venite in vicolo San Moderanno, c'è una donna che sta male». Poteva sembrare una chiamata come mille altre se non fosse che la voce di chi parlava, al di là dell'agitazione che è normale quando si deve chiedere aiuto, svelava una confusione decisamente fuori luogo.

L'uomo che ha telefonato, infatti, un italiano probabilmente non originario di Parma, ha affastellato una serie di dettagli in apparenza contraddittori. Prima ha raccontato di un malore, poi ha accennato ad una caduta, quindi ha spiegato che la vittima era in strada. «No, anzi l'ho portata all'interno di un palazzo», è stata la conclusione. Un quadro nebuloso insomma, chiarito solo in parte all'arrivo dell'ambulanza in quel vicolo stretto tra borgo XX Marzo e via Bruno Longhi, un budello tutto curve lungo al massimo cinquanta metri e senza neppure i marciapiedi.

E' infatti proprio li che è stata trovata quella donna: per terra c'è un lago di sangue e il volto portava segni inequivocabili. Quelli lasciati da un urto devastante.

Subito dopo sul posto è arrivata anche una pattuglia della polizia municipale e quel rimbombare di sirene ha acceso il passaparola tra i borghi.

«C'è stata una aggressione», «hanno accoltellato una passante», si è sentito ripetere da più parti anche se, per qualche ora, l'ipotesi più convincente è stata quella di un tragico ma imprevedibile incidente stradale. Ma poco dopo lo scenario più rassicurante ha iniziato a traballare. E l'idea della fatalità ha lasciato il posto ad ben più spaventoso timore. Sono state sentite delle persone ritenute a conoscenza di alcuni dettagli, i carabinieri si sono presentati all'ospedale e tutto quello che è accaduto dalla telefonata al 118 in poi è stato passato al setaccio.

In particolare, secondo indiscrezioni che troveranno conferma probabilmente solo nella giornata di oggi, si è iniziato a puntare l'attenzione sull'uomo che ha chiamato l'ambulanza. La sua versione è stata vagliata più volte e alla fine una delle ipotesi porta ad uno scenario sconcertante.

Secondo una pista ritenuta verosimile l'uomo e la donna avrebbero trascorso insieme la serata. Poi, all'alba, l'uomo avrebbe deciso di andarsene ma la donna lo avrebbe seguito fino in strada. Forse tra i due c'era stato un litigio, forse era nata una discussione. Ma l'uomo nell'allontanarsi con la macchina in quel vicolo così stretto avrebbe finito per urtare la donna che è caduta rovinosamente a terra battendo il capo con estrema violenza. Procurandosi quelle terribili ferite.

Come è detto però le forze dell'ordine ancora non si sbilanciano e si stanno valutando altre piste anche se le voci della prima ora, quelle che parlavano di un pestaggio o di aggressione con un coltello, sembrano perdere forza con il passare delle ore. Ieri pomeriggio, per chiarire gli ultimi dettagli, il vicolo è stato chiuso al traffico e il personale della scientifica dei carabinieri e gli uomini della municipale hanno controllato minuziosamente il borgo, cercando corrispondenze e conferme alle ipotesi degli investigatori.

I militari con le tute bianche hanno controllato ogni centimetro della strada e dell'atrio di un portone dove sono state trovate altre tracce di sangue. Una pista rossa da interpretare e che porta a una donna senza ancora un nome. Che in un letto d'ospedale, in silenzio, sta lottando per la sua vita.

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI