Colmare il distacco tra il mondo universitario e quello del lavoro è spesso uno scoglio arduo per molti giovani italiani. Ma non per tutti. La storia di Francesco Biacchi, 24enne studente della Cattolica di Piacenza, è un esempio di come la forte motivazione e l’intraprendenza possano fare la differenza. Insieme alla collega Martina Sevegnani dell’Università di Trento è stato nominato ambasciatore in Italia di Enactus, il bando internazionale rivolto ai giovani che progettano imprese start-up no-profit, con l’obiettivo di migliorare il mondo senza scopo di lucro. Ma che spesso si rivelano così efficaci da centrare entrambi gli obiettivi.
Per la prima volta l’Italia ha partecipato al progetto, nell’anno in cui se ne celebra il 35° anno di fondazione, selezionando e poi inviando all’annuale conferenza internazionale i due giovani reclutati negli atenei aderenti. Sono stati scelti perché intraprendenti, capaci di organizzare il proprio lavoro e quello degli altri in una visione di gruppo. Ma soprattutto perché fortemente motivati ad apprendere e sperimentare la ricchezza della creatività.
Francesco e Martina, accompagnati da Silvia Decarli e Marta Bertolai di Enactus Italia onlus, sono da poco tornati da Toronto, dove si è svolta la convention annuale del progetto, che ha riunito in una sola sede oltre 3000 giovani di nazionalità diverse.
«È stata un’esperienza umana pazzesca, nella quale abbiamo potuto conoscere ragazzi incredibili, dalle straordinarie potenzialità - racconta Francesco -. Abbiamo condiviso idee e progetti in lingua inglese senza preoccuparci dell’enorme distanza che divideva i nostri Paesi d’origine, sparsi ad ogni latitudine».
Ora Francesco e Martina dovranno lavorare sodo per reclutare in tutto il Paese «la gente giusta», come la definiscono loro, da portare alla convention del 2017.
«Nel mondo delle start-up conta la forte motivazione e soprattutto l’organizzazione - spiega Francesco -. Per avere successo e finanziamenti è più importante la forza del gruppo che non quella del progetto».
E proprio la forza delle due sue start-up presentate in sede di colloquio per l’ammissione al corso di laurea magistrale in General management alla Cattolica di Piacenza, gli sono valsi l’ambita nomina: la prima è una sorta di Tripadvisor per le palestre del territorio, con selezione per parametri e la possibilità per l’utente di lasciare la propria recensione; la sua realizzazione è in fase avanzata e presto sarà disponibile per gli smartphone.
La seconda è in fase progettuale e riguarda la valorizzazione delle tipicità del territorio parmense. Francesco, con i suoi 24 anni, è un ragazzo originario di Borgotaro che crede nel futuro e si impegna senza sosta per coniugare studio e lavoro. Prima di iscriversi al biennio ha conseguito la laurea triennale in Economia e Commercio alla Cattolica di Piacenza; poi ha trovato subito un lavoro fisso.
Ma seduto alla scrivania è rimasto poco. Voleva fare il manager e aveva piccole idee da sviluppare e grandi sogni in cui credere. Ed è partito dalla formazione, concludendo con il biennio la laurea magistrale alla Cattolica.
“Quell’anno di lavoro mi aveva cambiato la testa e mi ha fatto diventare, da studente con lo sguardo sui libri, un giovane pieno di coraggio e idee” conclude Francesco, ringraziando la docente Tiziana Cantoni, che ha sostenuto la sua candidatura all’Enactus.
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