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I premi «Angelo del Correggio»

I premi «Angelo del Correggio»

29 Marzo 2019, 10:58

Laura Ugolotti

È stata una mattina ricca di emozioni quella di ieri all’Antica Hostaria Tre Ville di via Benedetta, che anche quest’anno ha ospitato la consegna del premio «Angelo del Correggio».

L’iniziativa, arrivata alla settima edizione, è stata pensata e voluta nel 2009 da Roberto Ghirardi – giornalista e volontario praticamente da sempre – e poi sposata da Adas-Fidas Parma, che ogni anno consegna un riconoscimento (la riproduzione dell’Angelo del Correggio, il celebre dipinto di Antonio Allegri) a chi quotidianamente e lontano dai riflettori si impegna per gli altri: giornalisti, cantanti, ma anche aziende e ristoratori. Perché non esiste solo un modo per rendere migliore la vita delle persone.

A ricevere ieri il premio sono stati il musicista Gianmarco Bagutti, titolare dell’Orchestra italiana Bagutti, Massimo Cirri, conduttore radiofonico del programma di Radio Rai Caterpillar, Sara Zambotti, giornalista e conduttrice radiofonica della stessa trasmissione, Riccardo Oldani, giornalista e divulgatore scientifico esperto in robotica, Daniela Conversi, cantante, attrice, favolista e pedagogista, il ristorante Cocchi di Parma, da novant'anni bandiera della ristorazione parmigiana e il centro fisiokinesiterapico Kinemove di Parma, nella persona del dottor Pietro Cavazzini. Inoltre è stato consegnato un premio speciale alla cantante piemontese Federica Cocco, dell’Orchestra Bagutti, per la rassegna «Ricordando Totò», in programma a Parma il prossimo mese di settembre.

Ad intervistare i protagonisti è stata l’attrice Sara Biacchi. Sul palco si è parlato di robotica e di come cambierà la nostra vita («nessun rischio arriva dall’intelligenza artificiale – dice Oldani – se gli uomini sapranno indirizzare la ricerca»); si è parlato di sport con il dottor Cavazzini («gli amatori hanno aspettative molto alte e il mio compito è quello di rimetterli in sesto dopo un infortunio e accompagnarli nel recupero verso i loro obiettivi); si è parlato del potere della musica («in quarant'anni di concerto – dice Gianmarco Bagutti – abbiamo fatto ballare milioni di persone, regalando loro un sorriso»), di quello delle favole («anche gli adulti hanno bisogno, ogni tanto, di immergersi nella dimensione dei sogli e della speranza», ha ricordato Daniela Conversi) e di quello della radio, con Sara Zambotti e Massimo Cirri («la nostra trasmissione è un modo per allietare la fine di una lunga giornata lavorativa»). A tavola, invece, ci pensano le ricette del ristorante Cocchi a regalare il buonumore: «Con mio padre prima di me – dice Corrado Cocchi –, ora con i miei figli e un domani con i miei nipoti».

«Questo premio – ha commentato la presidente di Adas-Fidas Parma, Ines Seletti – vuole rendere omaggio a coloro che si spendono per gli altri: nel volontariato, ma anche nell’attività professionale. La cerimonia di oggi (ieri per chi legge, ndr) è solo il culmine di un lavoro di ricerca e selezione lungo un anno, di cui Roberto Ghirardi è la vera anima».

Anche per questo motivo, proprio all’ideatore del premio «Angelo del Correggio» è andato il riconoscimento speciale di Adas-Fidas Parma.

GHIRARDI, L'ANGELO DI BIMBI E ANZIANI

Da sette anni si occupa di cercare e selezionare accuratamente persone meritevoli a cui consegnare il premio «Angelo del Correggio», ma questa volta il premiato è stato lui.

Roberto Ghirardi, ideatore dell’iniziativa promossa da Adas-Fidas, è infatti il vero cuore di un riconoscimento che rende omaggio ogni anno ai valori che stanno alla base del volontariato, anche quando volontariato non sono: la generosità e l’altruismo. Valori che Roberto conosce bene, perché lui stesso, in prima persona, si spende da sempre per gli altri, in particolare per bambini e anziani.

«Parma ti ringrazia», si legge nella targa sul premio che Adas-Fidas Parma ha consegnato ieri al giornalista pubblicista e storico collaboratore della Gazzetta di Parma, «da trent’anni al servizio dell’infanzia e della terza età». Un premio che Roberto ha accolto senza riuscire troppo a nascondere la commozione, nonostante per lui il riconoscimento non fosse proprio inaspettato: «Mi hanno chiamato nei giorni scorsi, chiedendomi dei dettagli del curriculum e il sospetto mi era venuto», ammette sorridendo.

Eppure, quando Sara Biacchi ha annunciato di avere un premio in più da consegnare a qualcuno di speciale, Roberto si è ugualmente emozionato. Si è levato per qualche secondo gli occhiali, ha stropicciato gli occhi e poi a testa alta si è diretto sotto al palco, con l’orgoglio di chi si è dato da fare tutta la vita in modo assolutamente disinteressato, mosso solo dalla passione per il suo lavoro e non certo per avere un premio in cambio, e tuttavia grato e commosso per il riconoscimento che stava per ricevere.

«Lui – ha detto Ines Seletti – è il vero Angelo del Correggio». Classe 1938, autore, compositore, cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica, Ghirardi è iscritto all’albo dei giornalisti da oltre 45 anni. È stato ed è tuttora collaboratore di quotidiani, settimanali e mensili regionali e nazionali. Ha lavorato per Rai e Fininvest, è stato per molti anni ufficio stampa del Festival di Sanremo, ma anche di Horst Tappert (il celebre Ispettore Derrik). Da 50 anni collabora con la Gazzetta di Parma: «Per la precisione – dice – il primo articolo è stato pubblicato il 1° settembre del 1965».

«Il momento più bello della mia carriera? Il mio incontro con il grande Totò, a cui ho dedicato tre libri».L.U.

PREMIO SPECIALE A FEDERICA COCCO

Si chiama Federica Cocco, è una cantante, è piemontese e da anni gira l’Italia – e non solo – insieme all’Orchestra italiana Bagutti. A lei ieri è stato consegnato il premio speciale dell’Angelo del Correggio 2016. A volerlo è stato Roberto Ghirardi, che a lei e alla sua bellissima voce ha anche dedicato una poesia: poche righe, ma emozionate e sentite, che ieri Sara Biacchi ha recitato al pubblico. «Di solito – ha detto Federica quando il premio le è stato consegnato – sono io che cerco, con la mia musica, di regalare emozioni al pubblico che ho davanti, ma questa volta siete stati voi a regalare una grande emozione a me».

Per lei è stato il primo riconoscimento della sua carriera. Una carriera iniziata quasi per caso. «Ho sempre sognato, fin da piccola, di fare la cantante. Uno di quei sogni che si infilano in un cassetto e che alla fine, per fortuna, sono riuscita a realizzare». Di «gavetta» Federica ne ha fatta tanta. A 13 anni ha frequentato il Centro didattico musicale italiano, ma pur avendo trovato lavoro come segretaria, non ha mai smesso di coltivare la passione per il canto.

Nel 2005 ha iniziato a esibirsi in pubblico, poi nel 2013 è arrivata l’occasione della vita: «Franco Bagutti mi chiamò per propormi un’audizione, a Piacenza, per entrare nella sua orchestra. Quell’audizione mi ha cambiato la vita, portandomi in giro per l’Italia e per il mondo e permettendomi di fare quello che avevo sempre desiderato. L’artista a cui mi ispiro? Sicuramente Mina, che rappresenta un punto fermo nella storia della musica italiana».L.U.

I PREMIATI

GIANMARCO BAGUTTI - Musicista, front man, regista dei suoi spettacoli. È Gianmarco Bagutti l’anima dell’Orchestra italiana Bagutti, fondata da suo padre Franco nel 1973 e che da oltre 40 anni fa ballare e divertire generazione dopo generazione. Il premio «Angelo del Correggio» gli è stato consegnato «per gli indiscussi meriti artistici e per aver portato la musica da ballo e spettacolo in giro, non solo sul territorio nazionale, raccogliendo ovunque successi e favorevoli consensi».

SARA ZAMBOTTI - Sara Zambotti, giornalista e conduttrice radiofonica, nasce come educatrice professionale, prima di avvicinarsi, nel 2002, alla radio. E tuttavia ancora non ha smesso di dedicarsi ai bambini. È tra i conduttori della trasmissione Caterpillar, in onda su Radio Rai, ma al contempo organizza in radio dei laboratori per bambini: «Davanti a un microfono spesso i più timidi riescono a tirare fuori lati del loro carattere che non pensavano di avere. Anche questa – dice – è la magia della radio».

DANIELA CONVERSI - Daniela Conversi, cantante, attrice, favolista e pedagogista, si interessa da diversi anni al mondo dei ragazzi. Scrive canzoni e fiabe, alternandole a poesie e racconti. Alla sua passione per la scrittura unisce quella per il canto e per la musica, con cui rende unica e speciale ogni storia. Nel 2011 ha pubblicato il libro di fiabe «La luna dei desideri», una raccolta di favole-racconti di cui ha curato anche le illustrazioni. «Le favole – dice – liberano energia creativa».

RISTORANTE COCCHI - Da 90 anni sono la bandiera della cucina parmigiana ed emiliana. Corrado Cocchi, responsabile dello storico Ristorante Cocchi, in via Gramsci, ha ereditato l’attività dal padre e poi l’ha passata ai figli. La sua portata più famosa è il carrello dei bolliti. Alla sua tavola hanno mangiato personaggi illustri, uno su tutti David Beckham: «Mi ritrovai un gruppo di fan davanti all’entrata. Restarono lì fino a tardi e quando lui uscì, paziente e disponibile, firmò autografi a tutte».

KINEMOVE PARMA - Il Kinemove Center di Parma è un centro che si è specializzato nella riabilitazione sportiva. Pietro Cavazzini, medico chirurgo specializzato in fisiokinesiterapia, ne è il direttore sanitario. «Oggi sono tanti gli sportivi che vogliono “strafare” – dice –, mentre sarebbe meglio avere una preparazione adeguata e rispettare i propri limiti. Il mio compito è aiutare gli sportivi a recuperare da un infortunio, aiutandoli a raggiungere nel migliore dei modi i loro obiettivi».

RICCARDO OLDANI - Riccardo Oldani, giornalista, ha dedicato la sua attività alla divulgazione scientifica. Ha collaborato con Quark, Airone, National Geographic Italia, Focus e Panorama. Da una decina d’anni segue da vicino i temi della robotica e della intelligenza artificiale. «Non dimentichiamo – ha detto – che a Parma siete stati i primi al mondo a realizzare un’auto che viaggia senza guidatore». Il futuro? «Dipenderà molto dagli scienziati, da chi si occupa di politiche per la ricerca e da come la racconteremo noi».

MASSIMO CIRRI - Massimo Cirri si divide tra la sua professione di psicologo e il suo lavoro di giornalista radiofonico. È tra i creatori – oltre che conduttore – della celebre trasmissione di Radio Rai Caterpillar e lavora nei servizi pubblici di salute mentale dell'Asl di Trieste. Ieri ha voluto dedicare un pensiero a chi ha fatto tanto per i pazienti degli ex manicomi: «È proprio grazie a un parmigiano, Mario Tommasini, se questi ospedali sono stati chiusi. Abbiamo imparato che si può vivere senza manicomi».

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