Chiara Pozzati
«Lui era tutto il mio mondo». Le parole sgorgano a fatica e di lacrime non ne ha più Tiziana Lanzi, madre di Francesco, detto «Frank». Il 34enne scomparso all’alba di domenica a Pilastro. Una carambola solitaria, quasi inspiegabile a bordo della sua Punto. L’utilitaria ha urtato un cordolo spartitraffico e si è capovolta schizzando in mezzo alla carreggiata. Per il giovane nessuna speranza. Questa sera alle 20,30 verrà celebrato il rosario nel parrocchia di Mamiano di Traversetolo, dove abitano i genitori. «Non abbiamo ancora fissato la data del funerale, stiamo aspettando il nullaosta della Procura. Non ci hanno ancora restituito il nostro Francesco» dice la donna prosciugata dalla tragedia che ha investito una famiglia e due paesi. «Era meraviglioso. Affettuoso, appassionato di montagna e adorava il suo Velluto». Già, l’inseparabile amico a quattro zampe («Pluto» per tutti) che il 34enne adottò dal canile cinque anni fa. «Non ho idea di dove sia stato quella sera e nemmeno di dove fosse diretto, so solo che non c’è più». Una tragedia quella di Frank che ha scosso Parma, dove il giovane è cresciuto e che frequentava da sempre, e Felino, dove si era recentemente trasferito. A dipanare questa storia ci sono le testimonianze secondo cui il 34enne avrebbe trascorso una serata con gli amici in un locale a Schia. Un sabato come tanti, tra leggerezza e sorrisi di una compagnia che si è riunita prima a Langhirano. Poi avrebbe deciso di proseguire a bordo di una vettura. Al ritorno ciascuno sarebbe approdato alla propria macchina. Compreso Frank che poi avrebbe ripreso la Punto diretto a casa. Ancora da mettere a fuoco i contorni dell’incidente, e nessuna ipotesi è esclusa. Dietro allo schianto solitario potrebbe esserci un malore improvviso o un colpo di sonno repentino. Ma il giorno dopo la tragedia per mamma Tiziana, papà Alberto e la sorella è il tempo dei ricordi. Fuori è un’ininterrotta sequenza di post su Facebook, servizi giornalistici, foto e immagini che passano sul piccolo schermo per ricordare il 34enne. In casa Lanzi invece ci si aggrappa ai ricordi.
«Mio figlio ha frequentato l’Itis, poi aveva scelto di abbandonare la scuola per gettarsi a capofitto nel mondo del lavoro - assicura la madre -. E dal giorno successivo aveva onorato la sua promessa: trovando un impiego come tornitore». Volitivo e talentuoso di strada ne ha fatta parecchia Frank, che recentemente «era riuscito a mettersi in proprio, come rappresentante di commercio di prodotti meccanici. La sua grande passione? Le vette». Arrampicarsi a mani nude sulle rocce, sempre più su. A un passo dall’infinito. E allora come scrive un’amica sul suo profilo Facebook: «Grande gigante buono. Ci mancherai».
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