Luca Pelagatti
Hassan sembra quasi che si scusi: «Ho fatto quello che potevo. In fondo ho uno scooter piccolo. Appena un cinquantino». Ma in casi come questi la differenza la fa la voglia di darsi da fare, il coraggio di buttarsi, la capacità di non cedere alla legge dilagante del fatti i fatti tuoi. Non certo la cilindrata. «Beh, io ho fatto quello che ho potuto. Ed è andata bene». Come dire: non parliamone più. Anche se questa storia merita di essere raccontata. Partendo proprio da quello che ha fatto Hassan, origini libanesi ma parmigiano d'adozione, alle otto e mezzo di mercoledì sera. Quando stava parcheggiando davanti a casa, in via Repubblica, il suo scooter. Appunto quel cinquantino sfiatato.
«Ad un tratto ho sentito urlare: ed ho visto un ragazzo, giovane e mingherlino, che aveva strappato la borsetta ad una donna e stava scappando». In quei casi è questione di un istante. C'è chi resta paralizzato e chi si limita a gridare. Hassan, senza starci troppo a pensare, ha deciso di fare qualcosa. «Sono saltato al volo sul motorino e ho iniziato ad inseguire lo scippatore che ha puntato diritto verso barriera Repubblica». Uno di gamba veloce ma appiedato, l'altro in sella al cinquantino: diciamo che in questa fase Hassan non ha faticato a controllare il balordo. «Il problema è sorto quando il ragazzo è sbucato in piazzale Vittorio Emanuele. Sempre correndo è arrivato all'altezza del bar che si trova proprio all'inizio di via Tanara dove un complice lo stava aspettando». Un altro giovane, pelle olivastra da magrebino alla guida di una Peugeot 207. Con il motore acceso e pronta a partire. «A quel punto bisognava fare qualcosa. Quello che aveva rubato la borsetta si era nascosto dietro una siepe e l'altro sembrava pronto a partire. Allora mi sono messo con lo scooter davanti alla macchina». Ma una cosa è bloccare una vettura con un altra auto. Ben diverso con i quattro pezzi di lamiera di un motorino. E quello al volante, nervoso com'era, sembrava proprio sul punto di sgommare e speronare Hassan. In certi momenti la cosa migliore è una ritirata strategica. «Così mi sono spostato in fretta e lo scippatore è salito sulla Peugeot che ha poi infilato via Barilla». Già, e a questo punto cosa si poteva fare? Hasssan se l'è chiesto. E ha compreso che la cosa migliore da fare fosse coinvolgere i professionisti. Quelli che viaggiano sulle gazzelle con il lampeggiante, non con lo scooter. «Ho chiamato i carabinieri e spiegato quello che stava accadendo, ho fornito la descrizione della macchina e indicato la direzione di fuga. Ma nel frattempo ho continuato a seguire la Peugeot». Una presenza molesta per la coppia in fuga che non ha mai perso d'occhio lo specchietto. E che vedendosi dietro quel motorino ha deciso che occorreva fermarlo in qualche modo. «Dal finestrino aperto hanno lanciato la borsetta proprio davanti a due ragazzi in bici che stavano passando. Io mi sono fermato per spiegare che era appena stata rubata e di aspettarmi e ho provato a inseguirli ancora». Ma c'è un limite anche per i motorini dei cittadini coraggiosi. La macchina infatti ha approfittato del rettilineo, ha fatto cantare il motore, ed è scomparsa in via Toscana. «Allora mi sono rassegnato. Sono tornato indietro dai due ragazzi che aspettavano con la borsa e tutti insieme siano andati a barriera Repubblica dove la vittima aspettava insieme ad un altro paio di passanti». Inutile dirlo: la derubata non ci sperava più. Ed invece ha riavuto la borsa con tutto il contenuto: soldi, portafoglio, chiavi. Quello che in casi simili non succede mai. «I carabinieri mi hanno telefonato in quel momento per avere altri dettagli e io ho fatto parlare la donna rapinata con i carabinieri». Poi, dopo una pausa, la conclusione. «E io, finalmente sono tornato a casa. La storia è tutta qui. Vi prego però di non mettere troppi dettagli su di me, il nome basta ed è forse anche troppo. Non vorrei mai che quella gente volesse farmela pagare e poi mi hanno visto in faccia mentre li inseguivo. Ma di più non potevo fare. In fondo il mio è soltanto un cinquantino».
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da BCC Rivarolo Mantovano
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata