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«Lenzuolata» contro il campo da calcio

03 Giugno 2016, 12:40

Pierluigi Dallapina

La pioggia e le nuvole minacciose non hanno fermato i residenti di via Jacobs contrari alla realizzazione di un nuovo campo da calcio per i bambini iscritti alla società sportiva Montebello.

Ieri pomeriggio erano in una sessantina, e si sono dati appuntamento all’estremità meridionale del parco Ferdinando Laghi, proprio davanti alla recinzione del cantiere, per dar vita ad una «lenzuolata».

Erano tanti infatti gli striscioni bianchi contenenti scritte contro l’avvio dei lavori. «E’ indegno sottrarre alla collettività una parte di area verde. Togliere un pezzo di parco è come eliminare delle sedie a teatro», commenta Lina Bertozzi, una delle persone presenti alla manifestazione di protesta.

Chi accetta di metterci la faccia e dire no al proseguimento dei lavori – va detto che il cantiere è già iniziato e dovrebbe terminare il 30 luglio – premette subito che nessuno, in quartiere, vuole negare il diritto allo sport ai ragazzi della Montebello. Le motivazioni che hanno spinto i residenti a scendere in strada sono altre: la paura che questo sia solo il primo di una serie di campi che ridurranno drasticamente l’area di un parco pubblico definito sicuro e frequentato da molte persone.

«L’accesso al campetto è garantito da strade pedonali, ma se fosse necessario l’intervento di un’ambulanza, non la si può certo far fermare nel parcheggio, che è distante molti metri. Quindi, prima o poi dovrà essere realizzato, per ragioni di sicurezza, un accesso carrabile al campo da gioco», ipotizza Roberto Mosca, mentre Margarita Rolong sottolinea l’utilità sociale dell’area verde.

«Non capiamo perché si voglia ridurre lo spazio di un parco frequentato da circa 700 persone, per darne una parte in uso esclusivo a dei privati. In questo parco vengono donne in gravidanza, bambini, ragazzi, anziani e disabili». Per cercare di fermare l’avanzata dei lavori, i residenti hanno raccolto oltre 600 firme, sia tramite una petizione online che attraverso il classico porta a porta, ma per il momento la loro mobilitazione non sembra aver fatto cambiare idea al Comune. E’ di pochi giorni fa la nota stampa in cui l’amministrazione comunale ribadisce la volontà di andare avanti con i lavori.

«Se i genitori dovranno portare i propri figli a giocare, molto probabilmente serviranno una nuova viabilità e più parcheggi, dato che gli stalli di sosta già esistenti sono insufficienti. Ma così si aumenterà il traffico e crescerà anche lo smog», avverte Giuseppe D’Amico.

Con ogni probabilità, la prossima settimana i residenti dovrebbero dar vita ad un vero e proprio comitato a tutela del parco.

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