Ilaria Moretti
La sfida era con se stessa. «E penso di averla vinta alla grande». E’ felice dall’altro capo del filo Alessandra Pessina, la studentessa parmigiana che l'altro ieri ha attraversato a nuoto lo stretto di Messina, dalla Sicilia alla Calabria. Una sfida con se stessa ma anche il regalo più bello per i suoi 22 anni compiuti proprio oggi, quasi in contemporanea con la sua piccola grande impresa.
A tifare per lei, su uno dei barchini che affiancavano i partecipanti alla manifestazione non competitiva, c’erano la mamma Milena e il nonno Ignazio Roggio, ex vigile a Parma ma con origini siciliane. E proprio con il nonno Alessandra aveva fatto un patto: lui l’avrebbe seguita in questa avventura se lei, che sull’isola era stata solo una volta da bambina, poi fosse andata alla scoperta dei posti che lo avevano visto crescere. La promessa è stata mantenuta.
Una volta arrivata a nuoto a Reggio Calabria, Alessandra è stata riaccompagnata in Sicilia in barca insieme ai suoi sostenitori: «Sono già stata a vedere la casa natale del nonno a Catania e abbiamo fatto una cena con i parenti. Ora con mia madre visiteremo la parte Sud della regione».
Legami che si riallacciano. Anche se il pensiero di Alessandra, che nuota da quando aveva 4 anni e in passato ha fatto delle gare, corre sempre là: al momento in cui ha affrontato il mare. Senza muta, solo con costume e occhialini.
«E’ stato bellissimo. La distanza da coprire è di 3,2 chilometri che ho percorso in 52 minuti: il mio obiettivo era quello di stare sotto l’ora. E avrei potuto fare anche meglio: a un certo punto gli organizzatori mi hanno fatto fermare perché doveva passare una nave merci e lì avrò perso 5 minuti. Quando è passata ha alzato delle onde che mi hanno messo un po’ in difficoltà ma poi sono andata avanti».
Ha staccato il gruppetto di persone che di prima mattina era sceso in acqua con lei, quelle che pensavano di metterci all’incirca lo stesso tempo ad attraversare lo stretto, e ha preso il largo.
«Per fortuna non ho incontrato nemmeno una medusa – sorride -, le correnti invece le ho sentite, non tanto dalla parte della Sicilia, ma vicino alla Calabria. E se non fosse stato per le correnti, troppo forti a quell’ora, sarei tornata indietro a nuoto». Non si scrolla di dosso quella sensazione di leggerezza, Alessandra: «Nuotare in mare è bellissimo». Di certo, sa di avere avuto due sostenitori d’eccezione: «Il nonno non la smetteva di incitarmi. La mamma girava un video e mi scattava delle foto, ci pensava lei perché il nonno era troppo emozionato: non faceva altro che chiamare i suoi amici a Parma, quelli del bar Husky di via Fleming per raccontargli come stavo andando».
Un nonno orgoglioso di una nipote felice: «Un bel compleanno davvero – ripete lei – anche perché molti mi dicevano che non ce l’avrei fatta. E’ una rivincita». Superare i propri limiti era il motto di Alessandra. E oggi che la sfida è vinta, è già pronta ad alzare l’asticella: «L’anno prossimo voglio percorrere un tratto più lungo», dice mantenendo ancora il mistero sui suoi progetti futuri. Ma una cosa è certa, i protagonisti saranno sempre loro: la ragazza e il mare.
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