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Maria Anedda: «Ho tanta strada davanti»

04 Novembre 2016, 12:25

Chiara Cabassi

Prima ad entrare in finale e prima ad uscirne. Ha conquistato la medaglia di bronzo la chef parmigiana per cui abbiamo tifato fino a mercoledì sera nella trasmissione di canale 9 «Top Chef».

Ad aggiudicarsi il podio è stato il milanese Matteo Fronduti. «Matteino» ha avuto come supporter la mamma, giunta in trasmissione carica di faraona. Maria Anedda, invece, è stata sostenuta da Tiziano Rossetti docente Alma, suo insegnante di cucina. «Alma è il primo posto dove hanno creduto nelle mie qualità gastronomiche, dove ha preso vita il mio progetto professionale», dice Maria commentando la scelta. Il coniglio e gli scampi arrivati da Colorno non hanno, però, convinto appieno i giudici che hanno sottoposto i concorrenti Anedda e Torretta ad una prova di eliminazione al cardiopalma: cucinare alla cieca una ricetta con ingredienti consegnati a distanza di cinque minuti. Con melanzane, pesche, cernia, cous cous e mozzarella, Maria ha realizzato un piatto spettacolare, ma non è bastato a farla accedere alla finalissima. «Sono sincera, il risultato che ho portato a casa mi soddisfa. Ho solo 26 anni, sono donna e quindi in minoranza nell’ambito delle cucine di un certo livello. Ho tanta strada davanti, migliorerò nel mio percorso, ora, essere arrivata fino qui, è davvero un bel risultato», ragiona.

I saluti degli chef stellati alla Anedda hanno confermato le sue qualità in cucina, la promessa di un talento italiano, il riconoscimento di doti culinarie importanti.

E’ arrivata terza in una sfida che metteva a confronto professionisti d’esperienza e di qualità. «Il percorso di Top Chef è stato impegnativo - dice - Ogni puntata è stata frutto di cinque giorni di riprese da mattino a sera. Una giornata sola per ogni prova tecnica. I tempi delle sfide invece sono assolutamente reali. La gara si gioca con il cronometro, nei minuti concessi. E’ necessario avere quindi un’ottima organizzazione mentale, un’inquadratura del piatto precisa che esprima la propria cifra creativa». Ma non di solo reality ha vissuto Maria nelle settimane di Top Chef: «I giudici hanno dovuto faticare ad istillare un clima di competitività perché davvero durante questa esperienza sono nate belle amicizie. La vittoria di Fronduti è anche un po’ mia. Nella prova finale (cucinare un menù personalizzato per 20 commensali) mi ha scelta per prima per la sua brigata. Ha scritto il suo menù sulla copertina di “It was a good day” di Ice Cube. Ed è davvero stata una bella giornata per tutti noi questa vittoria».

Quanto possono aiutare i talent cooking la carriera di uno chef? «Possono essere un trampolino di lancio, ma anche un boomerang. Quando conosci un cuoco attraverso i suoi piatti giudichi la sua arte. Se lo conosci attraverso la tv ti può stare simpatico o antipatico. E’ un mezzo che ti espone comunque al giudizio e non è la tua cucina a controllarlo».

Adesso che Maria Anedda ha ritrovato il suo compagno Jacopo Bracchi, a Sala Baganza fervono i preparativi per la prossima apertura del loro ristorante. «Anche qui la competitività non mancherà. Ogni giorno io e Jacopo ci confrontiamo in cucina. Adesso stiamo pensando all’arredamento. La bella rivalutazione delle antiche scuderie della Rocca è opera dei proprietari. A noi il compito di creare un’atmosfera conviviale in questo edificio storico che appartiene alla storia di Parma. E anche per queste cose possono volare i coltelli!», commenta la coppia di top chef di casa nostra.

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