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«Ponte Verdi, l'asfalto non basta»

«Ponte Verdi, l'asfalto non basta»

13 Novembre 2016, 10:43

Paolo Panni

Di nuovo sotto i riflettori il ponte sul Po «Giuseppe Verdi», il lungo viadotto che collega le province di Parma e Cremona nel tratto compreso fra Ragazzola di Roccabianca e Isola Pescaroli di San Daniele Po.

Dopo gli interventi dei sindaci Marco Antonioli di Roccabianca e Davide Persico di San Daniele Po che hanno chiesto con forza, sollecitando i rispettivi prefetti e presidenti di Provincia (e di Regione), l’avvio dei lavori di manutenzione e messa in sicurezza, dopo l’interrogazione del consigliere regionale Tommaso Foti e dopo il servizio di «Striscia la notizia» (con Capitan Ventosa), sono stati avviati in questi giorni lavori di asfaltatura di tutto il viadotto, per altro previsti nelle opere annunciate pochi mesi fa. Lavori che hanno subito sollevato un vespaio di polemiche; infatti numerose persone hanno ricordato che il viadotto ha bisogno di opere di consolidamento e di essere rafforzato, prima ancora che di essere asfaltato.

«E’ come mettere il vestito da festa a un morto», hanno commentato diversi cittadini. Altri ancora hanno parlato di «presa in giro», di iniziativa voluta per «mostrare il ponte in belle condizioni ignorando il reale stato delle cose. Del resto – ha osservato qualcuno – occhio non vede, cuore non duole». Tanti si sono nuovamente chiesti se sarà necessaria una nuova disgrazia prima che si intervenga con forza. Nicolas Brigati, responsabile di Forza Italia Giovani e capogruppo di «Cambiamo Musica» a Busseto, dopo essere già intervenuto nei giorni scorsi ha osservato che solo dopo numerose segnalazioni di amministratori, cittadini e dopo il clamore mediatico «si interviene su questo ponte, peggiorando addirittura le cose perché si asfalta quando il problema non era il manto stradale, ma era ed è la struttura del ponte. Inviterei lor signori a fare un giro sotto, e non sopra, guardandolo dal basso per rendersi conto della situazione. Si tratta di una infrastruttura fondamentale per la Bassa Lombardia e l’Alta Emilia; ci passano migliaia di mezzi tutti i giorni, con gente che va al lavoro o a fare spesa o che usufruisce dei servizi sanitari di Cremona. E’ uno schifo, una vergogna, ancor di più con questo intervento».

Brigati ha anche espresso forti timori sul futuro del ponte e sul grave danno economico che una sua eventuale chiusura potrebbe comportare a tutto il territorio. Intanto, dopo il servizio di «Striscia la notizia» c’è già chi si è attivato per sollecitare l’intervento delle «Iene».

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