Georgia Azzali
Era il promotore finanziario amico. La persona a cui affidare con tutta tranquillità i propri soldi. Senza immaginare che quei risparmi avrebbero preso destinazioni diverse. Finendo direttamente nelle sue tasche. Così bravo nel fare «magie» con i gruzzoli altrui, da riuscire - nel giro di quattro anni - a mettere le mani su 220mila euro di tre clienti. Ex consulente finanziario della Fineco Bank, 66 anni, parmigiano, ha collezionato una serie di accuse: frode informatica, accesso abusivo al sistema informatico, detenzione abusiva di codici d'acceso informatici e appropriazione indebita. Tutti reati continuati e pluriaggravati che, ieri, gli sono costati la condanna a 2 anni e 200 euro di multa (pena sospesa). Il pm Marirosa Parlangeli aveva chiesto 4 mesi in più. Assoluzione, invece, per la contestazione di falsità in scrittura privata, perché abrogata. Alle parti civili - una coppia di coniugi e il figlio di un'anziana nel frattempo scomparsa - sono state riconosciute rispettivamente provvisionali di 17.450 euro e 15.000 euro.
Era riuscito a muoversi bene, il consulente, grazie soprattutto ai conti online. Meno costi per i correntisti, ma vita più facile soprattutto per il promotore. Che sapeva anche di poter contare sulla fiducia estrema di quei clienti: una coppia di amici e un'ottantenne che conosceva da tempo. Nel primo caso, secondo l'accusa, il promotore era riuscito in modo fraudolento a carpire i codici d'accesso del conto, mentre per quanto riguarda l'anziana era arrivato addirittura ad attivare il servizio «home banking» all'insaputa della donna. Insomma, senza particolari problemi aveva violato il sistema informatico. E poi aveva cominciato a mettere in atto il piano. Così, dal 2007 al 2011, secondo l'accusa, avrebbe fatto bonifici con i soldi della coppia e dell'ottantenne ad altri clienti, del tutto all'oscuro di queste manovre, per poi recuperare le somme in un secondo momento. Oppure, avrebbe girato il denaro direttamente sui conti di alcuni familiari. Risultato? Ai due coniugi sono spariti circa 120mila euro e all'anziana cliente 10mila.
Ma per quanto riguarda l'ottantenne, non si sarebbe accontentato di quella piccola somma. La donna le aveva affidato 90mila euro da investire in titoli azionari e obbligazionari. Soldi, però, che a un certo punto si volatilizzano dal portafoglio titoli. E che l'anziana non rivedrà mai più.
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