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Quei posti per disabili «invasi» dai furbetti

19 Settembre 2016, 13:49

Silvio Tiseno

Per un disabile trovare parcheggio può rivelarsi un’impresa titanica: a rendergli la vita più difficile sono i tanti furbetti che approfittano degli stalli dedicati pur non avendone diritto. Il fenomeno è tutt’altro che sporadico, e per rendersene conto basta fare un giro per la città in una qualsiasi mattinata infrasettimanale, in orari anche non di punta.

Partendo alle 10 da via Trento, in direzione della stazione, si fa fatica a trovare un’auto parcheggiata dotata dell’apposito tagliando. In tutta la via solo due lo espongono, le altre tre hanno le 4 frecce inserite. In stazione la situazione è diametralmente opposta: i parcheggi sono pieni e molte auto sono parcheggiate in maniera selvaggia su marciapiedi e in doppia fila, ma gli stalli per disabili sono comunque vuoti. Parcheggi rispettati anche al Barilla Center.

Ma andando verso il centro la situazione peggiora: in via Strada Nuova l’unico parcheggio per disabili è occupato da un’auto senza permesso, stessa cosa in piazzale Santo Sepolcro, dove nonostante ci siano diversi posti auto liberi qualcuno ha probabilmente pensato fossero più comodi quelli dedicati ai disabili.

Passando in Oltretorrente non si notano irregolarità nella zona di via D’Azeglio, mentre in via Bixio l’utilizzo che qualche furbetto fa degli stalli per disabili è del tipo «mordi e fuggi», per una breve sosta in tabaccheria o dal macellaio. In via Pintor la scena strappa quasi un sorriso, se non fosse che c’è di mezzo la mobilità di persone che hanno difficoltà. Al centro del parcheggio riservato ai disabili c’è una sedia a rotta, non si capisce bene se sia per tenere il posto occupato oppure per disfarsi di un rifiuto. All’esterno della Casa della salute di via Pintor ci sono i parcheggi riservati ai dializzati: solo quattro delle sei auto parcheggiate espongono l’apposito tagliando, le altre due hanno le quattro frecce inserite, quasi a dire «ci metto un attimo». Peccato, che quell’attimo per un disabile può voler dire non poter parcheggiare dove ha diritto.

Restando nell'ambito delle strutture sanitarie, una vera chicca sono i parcheggi adiacenti all’ospedale Maggiore. In alcuni tratti di via Abbeveratoia trovare uno stallo per disabili in cui ci sia parcheggiata un’auto che espone il tagliando è pura utopia. Situazione critica anche nel parcheggio di via Volturno: nei primi parcheggi, quelli vicini al presidio Auser, c’è rispetto delle regole, ma se si va in fondo la situazione si fa critica. Nell’area del parcheggio che confina con la recinzione, dove i posti auto sono nascosti allo sguardo di eventuali vigili di transito su via Volturno, ci sono 13 stalli per disabili: solo nove sono dotati di permesso.

Oltre al parcheggio abusivo, c’è anche qualche automobilista che ha pensato bene di parcheggiare in doppia fila dietro due auto con esposto l’apposito tagliando. «Nei parcheggi a vista non accade perché la nostra presenza fa da deterrente, ma in quelli più nascosti è un disastro - racconta Alberto, volontario Auser in servizio nel parcheggio di via Volturno -. Quando troviamo qualche abusivo, la risposta è "non me ne ero accorto", peccato che la stragrande maggioranza delle volte si tratta di studenti di medicina: difficile, venendo qui quotidianamente, non essersi mai accorti degli appositi cartelli adiacenti agli stalli per disabili».

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