×
×
☰ MENU

Reati in calo, ma crescono truffe e borseggi

Reati in calo, ma crescono truffe e borseggi

22 Dicembre 2016, 11:35

Luca Pelagatti

«Nell'ultimo anno i reati sono calati del 10% in provincia e del 5% in città, c'è stato una flessione dei furti in abitazione e negli esercizi commerciali ma purtroppo crescono borseggi e scippi. E se aumentano gli omicidi, che sono stati tre, dobbiamo sottolineare come i responsabili siano stati assicurati alla giustizia».

Sono numeri pesanti e soprattutto dati che coinvolgono tutti noi. E la fonte necessariamente è la più autorevole: il prefetto di Parma, Giuseppe Forlani. Perché è su queste basi, partendo da questi numeri, che si può capire dove sta andando la sicurezza nella nostra città. Per farlo occorre analizzare con cura quello che è emerso durante l'ultimo tavolo del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica che nei giorni scorsi ha fatto il punto sui risultati ottenuti dal patto «Per una città più sicura». Dalla firma ad oggi è passato un anno: ed è tempo di valutarne gli esiti.

«In realtà il monitoraggio è continuo - prosegue Forlani - e già durante l'estate, a luglio, avevamo fatto una prima verifica sulla situazione dei delitti. Ora torniamo a confrontarci. Per stabilire le prossime azioni».

Un programma che prevede la partecipazione del Comune e di tutte le forze dell'ordine e che ha una finalità decisamente ambiziosa: «il potenziamento del controllo del territorio e il contrasto dei fenomeni delittuosi e delle criticità urbane».

«Nel nostro incontro abbiamo chiarito che sono in calo anche le rapine, sia quelle in banca sia quelle commesse nelle strade mentre restano stabili le rapine ai danni degli esercizi commerciali. Non solo: stanno diminuendo reati assai gravi come i tentati omicidi, le percosse e le minacce, così come le violenze sessuali le associazioni per delinquere, i danneggiamenti e i crimini connessi alla prostituzione». Una notizia che rasserena; ma la percezione dei cittadini spesso finisce per cozzare con il risultato delle statistiche. Tanto che molti parmigiani sembrano rassegnati a vivere in una città dove i crimini sono una scomoda prassi quotidiana.

«Per combattere questa sensazione si sta lavorando per ridurre le aree di degrado: sono quelle zone in cui il senso di insicurezza aumenta e per le quali si stanno compiendo interventi importanti come quelli sulla illuminazione, sugli arredi urbani, sulle aree in stato di abbandono e il potenziamento delle telecamere. Utile poi anche lo sforzo con le associazioni di categoria del commercio per incentivare gli esercizi: una vetrina accesa è a suo modo un presidio di sicurezza».

Ma anche tutto questo non basta senza il fondamentale aiuto di tutti. Anche di chi, ovvero ognuno di noi, deve pensare a proteggersi. «I furti in appartamento sono calati per l'impegno delle forze dell'ordine ma anche perché molti hanno compreso che si tratta di un pericolo che riguarda tutti. E hanno iniziato a attuare strategie di autodifesa». Una battaglia che passa anche attraverso il contatto con gli uomini in divisa. «I centralini di emergenza ricevono molte segnalazioni che sono assai utili per la lotta ai furti, ad esempio, in quella logica di controllo di vicinato che è fondamentale». Insomma, qualcosa si muove e molto si sta facendo. E' ovvio che ancora però resta un grande lavoro da portare a termine.

«Pensiamo ad uno dei reati in crescita: i borseggi - spiega il prefetto Forlani. - Nel 2014 sono stati 1404, nel 2015 sono passati a 1766. Un incremento che segue una tendenza regionale e che ci sprona a svolgere servizi mirati in borghese e in divisa e chiedere la collaborazione anche della Tep, visto che questo tipo di crimine si realizza prevalentemente sui bus e nei mercati». L'impegno paga: nel periodo preso in esame sono stati arrestati o denunciati 30 borseggiatori, ai quali è stato imposto anche il divieto di dimora in questa provincia. Una consolazione per i tanti, troppi, che si sono trovati di colpo alleggeriti del portafoglio. Ma per chi lotta contro la criminalità esistono anche altri segnali di allarme: li chiamano «reati spia». E quello che possono indicare sono situazioni da allarme rosso.

«Pensiamo all'analisi delle denunce relative al gruppo dei delitti in aumento rispetto allo scorso anno che possono essere indicatori della presenza della criminalità organizzata sul territorio. In particolare, per quanto concerne usura ed estorsione, che come detto risultano in crescita, le circostanze e le valutazioni degli organi investigativi escludono, in realtà, un collegamento con la criminalità organizzata».

Una buona notizia in un quadro che sempre più spesso spaventa. Anche perché oltre ai balordi di casa nostra si aggiungono anche i pericoli che vengono da lontano. Per una emergenza ormai globale: «Da tempo in città sono stati attivati i dispositivi per la prevenzione degli episodi terroristici. Ora una delle nostre priorità è garantire la sicurezza agli eventi di fine anno così come abbiamo fatto, ad esempio, durante Cibus o nelle celebrazioni per l'Anno Santo». Si tratta, è facile capirlo, di uno sforzo titanico soprattutto ora che le risorse sono in calo. E il compito da svolgere sembra invece crescere. «Lo portiamo avanti anche grazie alla presenza di risorse flessibili come il Reparto prevenzione crimine che, almeno tre volte alla settimana, opera a Parma». E i numeri sembrano confermare che la collaborazione tra le forze dell'ordine ottiene risultati: «nel periodo considerato sono stati effettuati 151 servizi straordinari congiunti fra la Municipale e le forze dell'ordine. La lotta agli stupefacenti poi ci ha sempre visto in prima linea: sono proseguiti i servizi sia ordinari sia straordinari nelle zone dove si registra la presenza di spacciatori, con il sequestro di oltre 18 chili di hashish, oltre 16 di marjiuana e quasi un chilo e mezzo di cocaina. Mentre 79 persone sono state arrestate».

Cifre, statistiche, analisi: il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica forzatamente deve ridurre ogni cosa a una tabella. Ma resta la consapevolezza che questa materia riguarda le persone che vivono la nostra città. E che sempre più chiedono risposte e garanzie di sicurezza.

«Per noi - conclude Forlani - è fondamentale che tutti comprendano che denunciare i reati non è inutile. Anzi, è fondamentale. Perché da parte delle forze dell'ordine c'è un impegno continuo e senza sosta. Solo da questo impegno unito alla collaborazione di tutti possono nascere risultati ancora migliori».

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI