Matteo Scipioni
Vincere, vincere e vincere»: ovvio, chi nel calcio scende in campo per perdere? Ma se a indicare la via, a suonare la carica e a sintetizzare la mission del gruppo è un ragazzo di 19 anni (appena compiuti) con appena dieci minuti nelle gambe in questo campionato, rende l'idea dell'aria che si respira a Collecchio: qui nessuno si tira indietro.
Giacomo Ricci è il protagonista di giornata, a cavallo della doppia seduta di allenamento. E' lui a fare da spartiacque tra la splendida vittoria di Pordenone e la prossima partita, con l'Albinoleffe, sabato al Tardini (ore 20.30). «Lo spirito, quando si gioca in una squadra come questa, quando si indossa questa maglia, è di vincere sempre», spiega il difensore. E non ci sono mezze vie: «L'obiettivo è di vincere il campionato».
Un passo indietro verso una settimana piena di emozioni, dal ko con il Venezia e le nuvole sopra il cielo di Parma, al sole portato da Nocciolini & co. a Pordenone: «Dopo la partita con il Venezia eravamo un po’ tristi perché, comunque, l’abbiamo persa all’ultimo: negli spogliatoi non ci credevamo nemmeno. Però, sabato, sotto di due gol abbiamo avuto la forza di tirare fuori le nostre qualità. La differenza? Lo spirito di squadra». Ma il Parma è anche andato sotto 2-0, e c'era ancora da metabolizzare il ko con il Venezia: «Un momento di amarezza. Ma ho visto subito, appena messo il pallone a centrocampo, che la squadra voleva vincere». Una vittoria che potrebbe segnare una svolta nel campionato del Parma. Un inizio lento, Pordenone potrebbe essere la «pestata» sull'acceleratore: «A livello mentale - spiega Ricci - ci ha dato molta forza: quella consapevolezza, prima di affrontare ogni partita, che siamo forti e che sono le altre squadre a dover avere paura di noi».
Un successo che trova riscontro, nella scorsa stagione «con la vittoria contro l'Altovicentino, la prima - risponde Ricci -, il pareggio contro la Sammaurese a dicembre in casa, la partita contro il Forlì: sono state tutte partite importanti. Sono match simili a quello di sabato, ma per certi aspetti sono paragoni impossibili con la partita di Pordenone. Fare quattro gol nel secondo tempo non è da tutti».
Un ingresso positivo il suo, contro il Pordenone, con un grande contributo nel gol di Calaiò, dopo un inizio di campionato vissuto in panchina: «Sono contento per l'esordio e per il contributo alla vittoria. Spero di avere ancora un po' di spazio nelle prossime partite».
Una situazione analoga all'anno scorso, invece, con formazione più o meno blindata nelle prime partite, poi spazio ad altri giocatori, diventati decisivi: «Penso ci sia bisogno di tutti, il campionato è lungo. Chi entra è sempre importante: porta nuove energie. Piano piano tutti avremo il nostro spazio». A livello personale: «Io faccio il mio meglio per farmi trovare pronto quando il mister vuole. Cerco di ritagliarmi il mio spazio, non sarebbe male se fosse da titolare».
Difesa a tre, difesa a quattro: è il dibattito tecnico delle ultime settimane. Anche se Ricci (esterno sinistro) pare chiuso da Nunzella, c'è da scommettere che «vota» per lo schieramento a quattro (Ricci può comunque giocare anche più avanzato rispetto alla linea di difesa), ma la risposta è di routine: «Chiedetelo al mister, che decide assieme al suo staff, non a me. E' lui che decide in settimana». Rigiriamo la domanda, meglio il Parma a tre o a quattro, là dietro: «Sabato - risponde sorridendo - siamo riusciti a portare a casa la vittoria dopo aver cambiato modulo (dal 3-5-2 sul 2-0 Apolloni è passato al 4-4-2 ndr), ma gli schieramenti arrivano in secondo piano: determinate è la voglia di portare a casa la vittoria».
Uno sguardo avanti, a sabato contro l'imbattuto Albinoleffe. Un osso duro: «Ci stiamo allenando duramente per questa partita importante. Vogliamo i tre punti e cercheremo con tutte le forze di ottenerli».
Ricci diventa anche un ideale simbolo del nuovo Parma. Si è rivisto, dopo il crac del vecchio club crociato, il giornalista tedesco, Tom Mustroph, ritornato a Collecchio per raccontare la rinascita del Parma: «A maggior ragione che c'è stato un fallimento, lo spirito è di vincere sempre». Una storia blasonata, per certi aspetti, pesa, inevitabilmente: «Noi ragazzi che dobbiamo portare il Parma in serie B, cerchiamo sempre di dare il massimo». Serie B? «Faremo di tutto per esserci», sorride Ricci. Ma il giornalista tedesco si spinge oltre, Serie A? «Con Calma», conclude Ricci.
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