Chiara Pozzati
«La discarica è comparsa da un giorno all’altro. Si vede che i furbetti fanno la spola avanti e indietro senza sosta. Scavano e riempiono».
La voce è girata con insistenza a Pilastrello, spicchio del Cittadella. Vox populi, come si dice. E spesso è la voce della verità. In questo caso sicuramente, visto che la montagna di scarti edili e bancali è lievitata alle spalle del supermercato, nella zona industriale a un pugno di metri da via Koch. In un campo per la precisione, dove si staglia la muraglia di rifiuti e spiccano anche dei buchi «sospetti» – come li definiscono i residenti – scavati nel terreno.
«Purtroppo di precedenti ce ne sono fin troppi - si sfogano -. Discariche che fioriscono in ogni angolo della città. Ma qui non si tratta di rifiuti casalinghi, quindi forse si potrebbe risalire con più facilità agli scaricatori abusivi».
In effetti è tutto materiale che pare riconducibile a scarti edilizi.
Dalla ceramica al cemento, mattoni e resti di bancali. Insomma di tutto un po’. Ma ad archiviare la faccenda il popolo di Pilastrello non ci sta e gioca d’anticipo: «Ve l’abbiamo segnalato nella speranza che le autorità competenti si sollevino - vanno al sodo -. La difficoltà di fronte a queste cose è che non si sa bene chi chiamare. I vigili? la Forestale? Il Comune?».
Così, a scanso di equivoci, i residenti si rivolgono alla città denunciando pubblicamente la nascita di un nuovo eco-mostro. «Forse speravano che “infrattandosi” in una zona industriale lo scarico sarebbe passato inosservato. Ma non è stato così».
Racconti e dialoghi da paese. Trasmessi di bocca in bocca, da tavolo in tavolo, da vetrina in vetrina o durante la spesa al supermercato.
Pilastrello è una delle tante comunità vive che lotta per mantenere la sua identità e non trasformarsi in un quartiere dormitorio. Disseminato di villette e palazzine eleganti, è una delle zone in espansione della nostra città.
«Certo l’area è vasta, sono tanti i nuovi arrivati e tanti ancora ne arriveranno. Per quanto non ci si conosca più come una volta, nessuno ha piacere di trovarsi una discarica dietro casa».
E prima che la situazione peggiori, alimentando la metastasi degli eco-mostri sparsi per la città, gli abitanti si ribellano. In questo spicchio di Cittadella «i rifiuti abbandonati non sono ammessi - scandiscono -. Continueremo a segnalare quello che accade, non ne faremo passare una. Ma speriamo anche in un intervento celere non solo per la pulizia. Ma anche per individuare i furbetti che hanno ben pensato di abbandonare qui i loro scarti».
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