«Rendiamoci conto della gravità dell'episodio: in un nido di infanzia ci sono bambini che gattonano, che mettono in bocca tutto quello che trovano. Ecco, allo Zucchero Filato ci sono però anche i topi».
Parola di una mamma che l'altro ieri, portando il piccolo all'asilo nelle prime ore della mattina si è appunto sentita spiegare dalle tate che l'accoglienza dei bimbi era meglio farla in una sola aula. Perché nell'altra era stato avvistato un topo.
«Può immaginare quale sia stata la mia reazione - prosegue la mamma che ricorda come i recenti lavori di ripristino, peraltro ancora in corso, abbiano creato non pochi problemi a chi frequenta il nido. - E sia chiaro: parliamo di un ratto, non di un piccolo topo dei campi. Anche perché intorno al nido di campi non ce ne sono». Insomma, un segnale d'allarme rosso che ha spinto la mamma a prendere il telefono per chiedere al Comune un intervento urgente. E qui, secondo il racconto della madre, si è evidenziato un problema ulteriore. «Ho chiamato chiedendo all'operatrice di sapere se avrei dovuto parlare con l'ufficio dei Servizi ambientali o con quelli scolastici per sapere quali azioni intendevano realizzare per garantire come è doverosa la salute dei bambini. ma invece di avere la possibilità di confrontarmi con un responsabile l'addetto ha svolto un rigido effetto filtro: nel senso che non mi ha passato l'interno e si è limitata a dire che quello che tutto quanto era possibile era già stato fatto». La risposta, è chiaro, non è di quelle che rasserenano. Soprattutto una mamma. Che si è sentita tutt'altro che placata scoprendo ieri mattina, al momento di accompagnare il bambino di nuovo all'asilo, che nulla era stato fatto». Inutile dirlo: a quel punto la misura era colma e la mamma tanto ha fatto da riuscire a parlare con la responsabile della struttura operativa per i Nidi d'infanzia del Comune a cui ha chiesto di intervenire. «E finalmente ieri qualcosa si è mosso: in tarda mattinata mi ha contattata l'assessore Folli che mi ha garantito il suo intervento. E poi ieri pomeriggio ho scoperto che nell'asilo erano state installate delle trappole del tipo che può essere usato in un nido d'infanzia, dove ci sono bambini così piccoli». Insomma, alla fine la vicenda sembra essersi in parte risolta. Resta il problema dei tempi di reazione degli uffici preposti ma soprattutto il problema di fondo. Quello è un nido, un posto dove i più piccoli sono e devono essere cullati e protetti. E topi, è sicuro, non ci devono proprio essere. r.c.
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