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Audace via dal Corpus Domini

Audace via dal Corpus Domini

03 Marzo 2017, 10:33

Gian Luca Zurlini

Dopo 67 anni di ininterrotta presenza all'ombra del campanile del Corpus Domini l'Audace tra pochi mesi, a meno di sviluppi al momento non prevedibili, dovrà andarsene da quella che è stata la sua «casa» fin dal momento della fondazione della storica società calcistica cittadina. Il motivo lo leggete nell'articolo in pagina: il parroco, infatti, ha revocato il comodato d'uso gratuito dei locali, di proprietà del Corpus Domini, che sono in uso all'Audace, alla bocciofila e alla sezione «Parma 3» degli scout Agesci.

Spogliatoi non a norma

Il problema vero, però, riguarda l'Audace, perché le altre due realtà quasi certamente potranno trovare soluzioni alternative in altri spazi per le proprie attività. Alla società guidata da più di 40 anni da Maurizio Bongiorni, invece, verranno a mancare gli spogliatoi, non più a norma, e gli spazi adibiti a sede sociale e magazzino. Lo «sfratto», che tecnicamente tale non è visto che si tratta di una revoca del comodato d'uso gratuito, renderà problematica la prosecuzione dell'attività in particolare della Scuola calcio, che riguarda piccoli e piccolissimi fra i 6 e i 9-10 anni, che svolgono la propria attività nel campo «storico» a lato di via Zarotto, dove si sono allenati e sono cresciuti fra gli altri anche campioni come Melli, Bia e Giandebiaggi.

La lettera che rende noto il caso

A far esplodere il «caso» non è però stata la società, che è ancora alla ricerca di un possibile accordo o di una soluzione, ma una lettera alla «Gazzetta» di un appassionato che ha sottolineato il fatto che l'Audace sia nata nel 1950 proprio per volontà dell'allora parroco del Corpus Domini (monsignor Pietro Boraschi ndr) e che ha ricordato come il rapporto con la parrocchia sia sempre stato ottimale in tutti questi anni.

L'Audace: Cerchiamo soluzioni

Sulla questione è pacato il commento del presidente dell'Audace Maurizio Bongiorni che ci tiene a sottolineare che «anche se conosciamo bene il problema quello che ci interessa non è fare polemiche, ma lavorare per cercare una soluzione che ci consenta di continuare il nostro lavoro con i giovani calciatori». Bongiorni ricorda che «con l'Audace sono tesserati in questa stagione 270 ragazzi suddivisi in 13 squadre, cui si aggiunge quella dilettantistica. Il vero problema per noi riguarda soprattutto però l'attività della Scuola calcio che svolgiamo completamente nel campo storico della parrocchia in quanto coinvolge bambini piccoli. E' evidente che senza spogliatoi non possiamo rimanere, e dunque dovranno essere fatte delle valutazioni». Quanto al problema della messa a norma delle strutture «sapevamo da tempo che la questione era aperta. In realtà è sicuramente giusto che la parrocchia intenda fare la sistemazione. Ma il problema per noi è che c'è assoluta incertezza per quello che riguarda i tempi dell'intervento. In ogni caso - puntualizza Bongiorni - la lettera con cui ci è stato comunicato il recesso dal comodato gratuito è di pochi giorni fa, per cui da parte nostra siamo ancora in un momento di riflessione, anche se l'auspicio è che si possa trovare un accordo in grado di salvaguardare la nostra attività e le esigenze manifestate dal parroco».

Resta da dire che il proseguimento dell'attività dell'Audace non è in discussione, visto che la società gestisce anche i due campi al parco Ferrari, ma il dubbio è che possa proseguire il felice binomio con il Corpus Domini che dura da 67 anni.

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