Lucia Brighenti
Avevamo già parlato di lei due anni fa, quando stava studiando nella scuola di danza dell’Académie Princesse Grace di Montecarlo. Ora, a diciotto anni, Beatrice Piastra ha avuto la prima scrittura nel Balletto del Theatre Magdeburg. La danzatrice parmigiana, attualmente tornata in città per preparare l’esame di maturità (che sosterrà nel Liceo Coreutico “Canossa” di Reggio Emilia), ripartirà in agosto per una nuova vita in Germania. Nel frattempo è diventata testimonial di una ditta brasiliana leader nel settore danza, girando video e servizi fotografici a Miami. «Avevo intenzione di fare molte audizioni quest’anno, perché l’età tra i diciotto e i vent’anni è il momento cruciale per un danzatore. – racconta Beatrice – In gennaio ho deciso di partecipare alle selezioni per la compagnia del Teatro di Magdeburgo: eravamo cento ragazze, abbiamo affrontato quattro prove, siamo passate in due. Non potevo crederci: era la prima audizione e c’erano persone con più esperienza di me».
Quanto ti hanno aiutato gli studi nell’Accademia di Montecarlo?
«Montecarlo mi ha dato tutto, è stata la mia seconda casa, mi ha fatto crescere tecnicamente, artisticamente e come persona. Lì ho imparato a parlare l’inglese e il francese. Certo, ho superato momenti emotivamente difficili: la danza richiede tanti sacrifici e la competizione è fortissima, ma sono le difficoltà che mi hanno fatto capire quanto desiderassi andare avanti in questa strada».
Perché hai scelto come prima audizione quella con il Teatro di Magdeburgo?
«Questa compagnia mi piace molto, punta sugli stili che sento più miei, il classico e il neoclassico, e fa lavorare tantissimo sulle punte. Inoltre la fisicità delle ragazze è simile alla mia: sono tutte molto alte».
Sai già cosa ti aspetta?
«Tutte le mattine lezione di danza classica, poi ci si dedica alle prove degli spettacoli, alcuni dei quali vanno anche in tournée. Dovrò trovare un appartamento e imparare il tedesco. La città, a prima vista, mi è piaciuta moltissimo, perché è caratteristica, piena di cattedrali gotiche e non è esageratamente grande. C’è un’altra ragazza italiana che lavora lì da due anni e mi ha incoraggiata ad accettare questo lavoro».
C’è qualche spettacolo della compagnia che hai visto e vorresti interpretare?
«Ho visto la versione dello Schiaccianoci del direttore e coreografo della compagnia, Gonzalo Galguera: mi è piaciuta moltissimo e spero che la ripropongano il prossimo Natale».
Ti dispiace lasciare nuovamente l’Italia?
«Purtroppo l’Italia non ha per gli artisti la stessa considerazione della Germania, siamo in molti a lasciare il nostro paese. Sarà difficile per i miei genitori e mio fratello vedermi partire di nuovo, però sono felici per me e io voglio ringraziarli dei sacrifici che hanno fatto: hanno creduto in me e mi hanno dato la possibilità di realizzare il mio sogno, sostenendomi nei momenti difficili. So di essere fortunata».
Desideri per il futuro?
«Il mio contratto con la compagnia di Magdeburgo è di un anno, spero però di poter lavorare con loro più a lungo. Poi, più avanti, vorrei entrare nella compagnia di Pina Bausch».
Intanto Beatrice Piastra sarà a Parma sino a luglio e non mancheranno le occasioni per vederla danzare: in «The Unforgettable», dedicato a Nat King Cole, sabato 25 marzo alle 20.30 nel Teatro Verdi di Busseto con la regia di Arturo Cannistrà di Aterballetto; poi il 28 e il 30 aprile sul palcoscenico della Fonderia di Reggio Emilia, in due spettacoli dello stesso Cannistrà e di Annarita Pozzessere.
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