Controlli con l'etilometro: ritirate quattro patenti

Luca Pelagatti

Le feste si avvicinano, le serate di auguri con amici e colleghi si accavallano. E i brindisi sono quasi un obbligo.

Peccato che i calici colmi di vino bevuti in rapida sequenza e la guida della macchina non vadano per nulla d'accordo. E che una serata di allegria rischi, per questo, di trasformarsi in un vero pericolo.

Per impedirlo, per svolgere una attività di prevenzione verso gli incidenti e le cosiddette stragi del fine settimana i carabinieri di Parma hanno intrapreso una serie di controlli straordinari che proseguiranno anche nelle prossime serate. E che vedranno in prima linea i militari con gli etilometri.

La prima serata di controlli è stata quella tra giovedì e venerdì durante la quale il personale della compagnia di Parma ha organizzato dei posti di blocco in particolare nelle vie di accesso alla città, ovvero lungo via Emilia Est ed Ovest. Sono stati molti gli automobilisti fermati e in quattro casi il test ha dato esito positivo: ovvero gli autisti avevano bevuto un po' troppo.

Per loro è scattata una denuncia per guida in stato di ebbrezza: si tratta di un equadoriano, un ultracinquantenne residente a Sorbolo e due giovani parmigiani. Da sottolineare i risultati degli etilometri: il sudamericano aveva un tasso alcolico di 2.07 grammi litro (quando il limite massimo, come è noto, è 0.50) mentre il sorbolese arrivava addirittura a 2.35. Uno dei ragazzi fermati consapevole di avere bevuto troppo ha anche provato ad allontanarsi ma è stato fermato e controllato. Ed è dovuto andarsene a piedi.

Secondo quanto riferito dai militari questo tipo di accertamenti proseguirà anche nei prossimi giorni.

Sono in vista anche altri interventi da parte dei militari che, anche grazie alla collaborazione di una unità cinofila proveniente da Bologna, si sono concentrati nella zona dell'Oltretorrente più frequentata dagli spacciatori e dai lori clienti.

In particolare, l'olfatto del cane ha permesso di recuperare circa centocinquanta grammi di marijuana già suddivisa in dosi e pronta per la cessione. La sostanza era nascosta in piazzale Santa Croce, nelle aiuole alle spalle del chiosco, all'interno del parco Ducale e in alcuni buchi ricavati nei muri di piazzale Picelli.