La chiamata arrivata, intorno alle 15.30 di ieri, al centralino della guardia di finanza è di quelle che non si sentono spesso. «Venite subito - ha raccontato con tono agitato un uomo. - Sono in un centro estetico. E mi hanno sequestrato».
Uno scherzo stupido? Per nulla. Perché quando gli uomini delle Fiamme gialle sono arrivati in viale Milazzo, proprio all'indirizzo indicato dall'uomo al telefono, hanno trovato per davvero il centro estetico. E anche il richiedente. Ma cosa curiosa anche le presunte rapitrici. Che però hanno sorriso cortesemente, hanno accennato un compito inchino e senza problemi fatto accomodare gli uomini in divisa. E il rapimento? C'è, o meglio: potrebbe esserci. Ma è tutto molto da chiarire.
Che più di sequestro qui ci troviamo di fronte ad uno stravagante contrasto tra cliente e fornitore. O se preferite tra massaggiato e massaggiatrice. Il centro in questione infatti è un locale gestito da operatrici provenienti dall'estremo oriente che propone, appunto, servizi di massaggi. Nulla di strano, nelle nostre strade di questi locali con vetrine vistose e scritte orientaleggianti ne sono spuntati decine negli ultimi anni. Ma in questo caso il massaggio che avrebbe dovuto rilassare non ha sortito l'effetto sperato. Per nulla, tanto che alla fine erano tutti molto agitati.
Secondo infatti quanto raccontato dal cliente, lui avrebbe concordato un massaggio con l'addetta che si è prestata con trasporto al benefico trattamento. Benefico però solo per lui: perché quando si è trattato di saldare il dovuto per la manipolazione il cliente ha allargato le braccia: «Ma io non ho i soldi». Non è chiaro se l'uomo non avesse del tutto il denaro o se intendesse trattare sul prezzo. Quello che appare certo è che la titolare del centro ha preteso con una certa insistenza di ricevere il compenso. Ma non c'è stato nulla da fare. Il tiraemolla tra i due («devi pagare», «No, io non pago») non ha risolto nulla e a quel punto la donna, con orientale vigore, ha deciso di farla finita: e chiusa a chiave la porta del centro sarebbe sbottata: «se non paghi da qui non esci».
E' a quel punto che l'uomo ha preso il cellulare e chiesto aiuto sostenendo di essere vittima di un vero e proprio sequestro di persona e obbligando il personale delle fiamme gialle a precipitarsi in viale Milazzo dove tutti sono stati caricati in macchina e portati nella caserma di via Torelli per chiarire la vicenda. Le versioni, ovviamente contrapposte, sono state ascoltate valutate, il racconto delle parti messo a confronto e solo con pazienza si saprà come andrà a finire la storia.
Una cosa è certa però: il massaggio tuina, quello che si dovrebbe praticare in quel centro, secondo la medicina tradizionale cinese dovrebbe curare un sacco di malanni e portare all'equilibrio interiore. Visto come è andata a finire, forse, per certi clienti è meglio lasciar perdere. Forse è meglio una camomilla. O una bella sauna. lu.pe.
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