Lorenzo Benedetti
Annegamento naturale, forse causato da un malore. Sarebbe morto così il giovane ivoriano deceduto in Taro il giorno di Ferragosto. Originario della Costa d'Avorio, il paese in cui ancora si trova la sua famiglia e da cui attraverso l’acqua in tempesta era fuggito in cerca di un futuro migliore, Diawara Foussini, 23enne, ha perso la vita annegando dopo un tuffo in acqua dove aveva cercato refrigerio dal caldo.
Grazie alla collaborazione di Mor Serigne Dieng, mediatore culturale presso il centro d’accoglienza del capoluogo valtarese dove il ragazzo aveva trovato ospitalità, gli amici del giovane hanno raccontato nei particolari la dinamica dell'evento.
In tre, un ragazzo proveniente dalla Guinea e due connazionali di Diawara, avevano deciso di uscire dopo aver pranzato assieme con l’intento di trascorrere il pomeriggio in cerca svago.
Qualche giorno prima uno degli amici di Diawara era stato a fare il bagno in Taro e, felice dell'esperienza fatta, ha proposto agli altri ragazzi di scendere al fiume per alleviare la calura e trovare refrigerio in acqua.
Giunti in località Le Spiagge, nei pressi del ponte della ferrovia, a un chilometro circa da Borgotaro, Ismail Dillo, guineiano, si è buttato in acqua, seguito dopo poco da Diawara. In pochi istanti il giovane ha iniziato ad avvertire forti dolori all’addome e a scendere verso il fondo.
Inutili i tentativi di salvarlo messi in atto dagli amici che si sono prontamente buttati in acqua per aiutarlo a riemergere.
Sembra quindi possibile che Diawara sia stato stroncato da un malore improvviso dovuto al caldo sole del primo pomeriggio e al pasto consumato. Malore fatale che lo ha portato all'annegamento nel giro di pochi minuti.
Sgomenti e spaventati agli amici della vittima non è rimasto altro da fare che attendere l’arrivo dei soccorsi allertati dai passanti e il recupero del corpo da parte dei sommozzatori.
«Non può un ragazzo di 20 anni morire così - commenta commosso Serigne Dieng -: è stata una tragica fatalità, ma nessuno di noi riesce a rassegnarsi ad un destino così ingiusto».
La salma del ragazzo si trova ora all'ospedale Santa Maria di Borgotaro. La causa del decesso accertata è annegamento naturale.
I familiari, che vorrebbero il figlio sepolto sul luogo della tragedia per motivi religiosi, non potrebbero comunque provvedere alle spese di viaggio: «Probabilmente Diawara verrà tumulato in Italia. Ci siamo attivati per metterci in contatto con i suoi cari attraverso il consolato costivoriano e chiarire le loro volontà» spiega Dieng.
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