Enrico Gotti
Dalla città ai boschi di castagni, per insegnare il futuro ai bambini. Non era nata in Appennino ma l'Appennino era diventato la sua casa.
Liliana Pugni, scomparsa a 84 anni, è stata per anni la maestra della scuola elementare di Lagrimone, conosciuta e amata da intere generazioni di scolaretti provenienti non solo dalla frazione di Tizzano, ma anche dai paesi vicini.
«Liliana - ha scritto un familiare - è un nome che ha il suono di un’epoca e di un periodo dove i sogni erano quelli di un futuro migliore. Lei insegnava cosa è stato il passato, come è nata la scienza e come si scrivono le frasi per creare un futuro migliore, Lei stessa è stata il futuro di tanti bambini che hanno avuto la fortuna di averla come guida e timoniere. Liliana ha spiegato cosa c’era oltre la pianura, oltre i valichi e i confini, facendo volare con lei tanti bambini con la neve e le castagne nei capelli».
«Forte e sicura non ha mai vacillato nel ghiaccio e nella tormenta e non ha mai ceduto alla voglia di tornare. E’ rimasta e i monti sono diventati anche i suoi. Così la maestra è diventata parte di quei luoghi ed essi parte di lei. Liliana non c’è più ora, si è fatta lei stessa vento e neve e nebbia che nasconde e attenua. E’ il canto dei passeri e il sole che filtra tra gli alberi. Liliana è ora più in alto ancora di questi monti e ci mancherà come l’acqua alle foglie».
Si era diplomata nel 1952, per due anni ha insegnato come supplente a Monchio, Palanzano e in altre frazioni montane. Entrata di ruolo, è stata assegnata a Graiana di Corniglio dove ha ricevuto numerose dimostrazioni di affetto.
Poi il trasferimento per due anni a Rusino, e infine a Lagrimone, dove ha insegnato con passione e spirito innovativo nella scuola elementare, dividendosi fra lavoro e la famiglia.
«Era una persona eccezionale, tutta di un pezzo e davvero intelligente ed istruita» ricorda chi l’ha conosciuta da vicino.
Era vedova, suo marito era Giovanni Moretti, imprenditore nel settore del prosciutto, ed ex assessore al Comune di Tizzano.
Liliana lascia le tre figlie Maura, Marta e Michela, tre adorati nipoti, familiari e amici.
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