Cristian Calestani
L’ultimo grande disagio risale a lunedì scorso quando ben due treni del mattino sono stati soppressi, ma il rischio di non riuscire ad arrivare al lavoro o a scuola è sempre dietro l’angolo e così i pendolari, lavoratori e studenti, della linea ferroviaria Fidenza-Cremona si stanno organizzando dicendosi pronti a manifestare. La proposta è stata lanciata sui social ed in poco tempo ha raccolto un’ampia condivisione.
L’idea arriva da un gruppo di utenti della linea di Busseto che hanno scritto: «Perché non organizziamo un bel presidio direttamente sui binari, magari bloccando la linea non tanto per arrecare disagi ai treni locali, ma ai treni merci?». Allo stato attuale non ci sono date per la manifestazione, ipotizzata solo sulla carta, ma c’è comunque un precedente a Castelvetro quando i pendolari occuparono i binari per protestare contro le ferrovie. C’è anche chi propone di rivolgersi ai media nazionali contattando «Striscia la notizia» che, solo pochi giorni fa, ha mandato in onda un servizio sullo stato disastroso dei ponti sul Po di Roccabianca-San Daniele e Colorno-Casalmaggiore. E poi non manca la proposta di presentare un esposto alla Procura per segnalare i continui disservizi. In media ogni giorno, spiegano gli stessi pendolari, a Fidenza salgono sul treno una quindicina di utenti, poi all’incirca una sessantina per ognuna delle fermate a Busseto, Villanova d’Arda e Castelvetro.
L’elenco dei disagi è piuttosto corposo. «I ritardi sono quotidiani – spiega un pendolare -, nell’ordine di dieci minuti ogni giorno. Poi periodicamente ci sono guasti ai passaggi a livello o ai semafori che regolano il binario unico con conseguenti significativi ritardi. Inoltre in più occasioni è accaduto che venga cancellato il primo treno di giornata, senza apparenti motivi, e non venga poi sostituito dal servizio degli autobus, come accadeva negli anni passati». La lista delle segnalazioni dei pendolari continua. «La scorsa estate - spiegano - si è viaggiato costantemente ai 40 all’ora, pena il rischio di deragliare. I macchinisti hanno riferito che la manutenzione alla linea è molto carente, i binari si dilatano e questa situazione può ovviamente causare problemi ai treni, soprattutto con l’aumentare della velocità. Le Ferrovie avevano promesso interventi, ma di lavori non ne sono stati fatti». Infine, ultima segnalazione, quella che riguarda i treni: «Vecchi, mai puliti e ogni tanto anche senza riscaldamento con le carrozze che restano freddissime». I disservizi della linea ferroviaria Fidenza-Cremona provocano ripercussioni anche sulla viabilità locale visto che in più occasioni sono state segnalate sbarre abbassate ai passaggi a livello con il conseguente formarsi di lunghe code. Un tavolo per discutere di questi problemi è stato fissato per il 15 dicembre a Fidenza con il coinvolgimento di Rfi Lombardia e Regione Emilia Romagna. Qualora da quell’incontro non dovessero arrivare risposte soddisfacenti i pendolari potrebbero decidere di mettere realmente in atto la loro protesta.
Linea Parma-Brescia
Se il ritardo è sotto i 20 minuti è, paradossalmente, una buona notizia. Basta questa considerazione per far capire quali siano le inefficienze con le quali si devono confrontare quotidianamente i pendolari della linea Parma-Brescia, divenuta come noto la principale via di comunicazione tra Bassa Parmense e Casalasco dopo la chiusura del ponte stradale sul Po tra Colorno e Casalmaggiore. Solo ieri pomeriggio il sito di Trenord, gestore del servizio, annunciava il treno 20342 (Parma 12.22-Brescia 14.12) in ritardo di 13 minuti per la necessità di dare la precedenza ad un altro treno e poi il treno 20343 (Piadena 13.01-Parma 13.44) a sua volta in ritardo di 15 minuti. E gli aggiornamenti sui ritardi, purtroppo, sono costanti come mettono puntualmente in evidenza i pendolari sulla pagina Facebook Tutti a manifestare per il ponte di Casalmaggiore dove sin dal 7 settembre, giorno di chiusura del collegamento stradale, fioccano commenti negativi sulla gestione del servizio ferroviario e dove periodicamente si legge di lavoratori che, a seguito della soppressione dei treni, decidono di fare ritorno a casa a piedi, percorrendo il ponte chiuso. Da domenica scatterà l’orario invernale - la nuova tabella è consultabile sul sito di Trenord alla voce «orari» dalla home page -, ma le speranze che il servizio possa migliorare sono pari a zero. Anzi il timore, condiviso da tutti gli utenti, è che con l’abbassamento delle temperature ed il pericolo ghiaccio la situazione possa peggiorare ed i convogli della Parma-Brescia possano offrire ad un’utenza ora molto numerosa solo nuovi disservizi.
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