Giulia Viviani
Si potrebbe semplicisticamente attribuire alla visibilità data da X Factor, l’attesa fremente per i prossimi concerti degli Afterhours, ma sarebbe, per l’appunto, troppo facile.
La band di Manuel Agnelli calcherà il palco del Campus Industry Music sabato 18 marzo, ma i biglietti per il concerto sono già esauriti dai primi di febbraio.
Quella di Parma è stata la prima data del tour nei club ad andare sold out. Come giudice di X Factor Agnelli ha spiccato, ma ora torna alla sua dimensione originaria, quella che lo vede protagonista sul palco, lasciando però anche spazio e riflettori (nonchè l’onere delle interviste) a colui che negli ultimi anni ha guadagnato il ruolo di suo «braccio destro», il violinista Rodrigo D’Erasmo. Il nuovo tour sarà quasi totalmente incentrato sull’album «Folfiri o Folfox», uscito a giugno 2016: «L’accoglienza live era già stata particolarmente calorosa la scorsa estate –spiega D’Erasmo- cosa che ci ha abbastanza sorpresi, soprattutto perché in tanti cantavano già le nuove canzoni. Poi l’album è rimasto in qualche modo congelato per le esigenze relative ad X Factor, non abbiamo fatto concerti né promozione, torniamo sui palchi adesso, con il pubblico che ha avuto modo di assimilare i brani. La sfida interessante ora sta nel proporli in una veste live che mantenga alta la tensione, evitando però quell’eccesso d’intensità che potrebbe essere penalizzante. Con “Padania” per esempio avevamo fatto molta fatica». Eppure «Folfiri o Folfox» è tutto che fuor che un album facile. Il lutto, la disillusione, il senso di perdita e sconfitta rappresentano quel punto di partenza su cui si fanno strada la speranza, la voglia di andare oltre la sofferenza e la caparbia volontà di continuare a vivere e scegliere. Folfiri e Folfox sono i nomi di due farmaci chemioterapici, e tutto parte dalla scomparsa del padre di Manuel Agnelli, passando per altri lutti che hanno colpito i membri della band. Musicalmente il disco mette in equilibrio rock, contaminazioni sperimentali, brani dominati dalla chitarra acustica e pop: «Questo lavoro è stato partorito con tanta disciplina, ci siamo dati tempo e libertà di lavorare ognuno per conto proprio, coi propri ritmi. La disciplina è servita a domare questo enorme privilegio. In pratica siamo partiti dal lavoro mio e di Manuel impostando poi la linea musicale con Fabio Rondanini e la sua batteria, fondamentale per una rock band. Per il resto abbiamo messo ognuno il proprio mattoncino e usato molto il file sharing per confrontarci. A distanza di mesi dall’uscita è un disco in cui continuo a ritrovarmi molto». Rodrigo D’Erasmo ha condiviso con Agnelli anche l’esperienza di X Factor, lavorando come producer dietro le quinte con i concorrenti: «Sono felice di come ne siamo usciti, Manuel è riuscito a rimanere se stesso, permettendo a me di fare lo stesso. Ho avuto la fortuna di seguire ragazzi già formati». Ragazzi come Andrea Biagioni che aprirà i concerti di questo tour degli Afterhours. E per la cronaca, a quanto sembra il talent di Sky ha già una conferma in giuria per la prossima edizione…
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