A volte tocca ai giullari dire la verità quando tutti gli altri sembrano troppo impegnati in astruse polemiche politiche. Soprattutto quando si discute di un argomento tabù come le armi da fuoco negli Stati Uniti.
L'altra sera è toccato a Jimmy Kimmel - il popolare comico conduttore dello show di seconda serata della Abc - fare il discorso più vero sulla strage di Las Vegas. Kimmel - che ha vissuto buona parte dell'infanzia e dell'adolescenza a Las Vegas - con la voce a tratti rotta per l'emozione ha ricordato che «questa mattina abbiamo figli senza genitori, padri senza figli e madri senza figlie. Famiglie distrutte che ora dovranno vivere con questo dolore per sempre perché un uomo, un uomo con una voce malata e violenta dentro la testa, è riuscito ad accumulare un'intera collezione di fucili d'assalto usandoli per ammazzare la gente». Il comico, poi, ha preso le distanza da quanti affermano che non si sarebbe potuto fare nulla. «Ci sono un sacco di cose che potremmo fare», ha spiegato. «E' interessante - ha osservato - che quando qualcuno con la barba ci attacca, intercettiamo i telefoni, invochiamo il “travel ban” e costruiamo muri. Ma quando un americano compra una pistola e uccide altri americani, allora non c'è nulla che possiamo fare».
La stessa considerazione fatta da «The Onion», il sito di parodia giornalistica che solitamente pubblica pezzi inverosimili (è un po' il padre di «Lercio», per trovare un paragone italiano). Il sito ha pubblicato un articolo falso che viene ripubblicato quasi identico ogni volta che c'è una strage e che viene immancabilmente titolato «“Non c'è modo di prevenire i massacri” dice l'unica nazione dove queste cose avvengono regolarmente».
E che queste cose avvengano regolarmente lo dicono i freddi numeri messi insieme da «Vox», il più autorevole sito di giornalismo eplicativo Usa. Dal massacro di Sandy Hook - in cui un giovane, nel dicembre del 2012, ammazzò in una scuola elementare 20 bambini e sei adulti prima di uccidersi - ci sono state 1.518 sparatorie contro cittadini inermi negli Stati Uniti. Sparatorie che, per entrare in questa terribile classifica, hanno provocato almeno 4 feriti. In queste carneficine sono morte 1.715 persone e 6.069 sono rimaste ferite. Nel solo 2017 ci sono stati 273 episodi di questo genere, più di uno al giorno. Numeri agghiaccianti che sono però solo una piccola frazione del bilancio delle morti provocate da armi da fuoco. Secondo i conti, aggiornati a ieri, di «The gun violence archive» i morti causati dalle armi da fuoco sono stati 11.686 nel solo 2017.
Insomma, un problema enorme e di difficile soluzione. Uno dei pochi modi di intervenire è quello di mettere regole più strette sulla vendita delle armi. Ma di questo non si può parlare anche perché si è data un'interpretazione molto larga al secondo emendamento della Costituzione che permette ai cittadini di possedere e portare armi. Ma questo non significa che non si possa regolamentare questo diritto. Solo che per i politici americani - soprattutto repubblicani - non è mai il tempo giusto per farlo. Ma, come ha ricordato Kimmel, «abbiamo 59 morti innocenti. Non era neppure il loro tempo, quindi penso che adesso sia tempo di un dibattito politico».
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