Enrico Gotti
Il pop di Francesco Gabbani sfida la pioggia e conquista Langhirano. Un concerto pieno di energia nonostante il tempo da lupi.
Alle 21.43 si spengono le luci e davanti a circa 3000 spettatori sale sul palco il cantautore carrarese. Il re dell’estate arriva in una piazza piena di ombrelli e fa ballare tutti. Gabbani inizia il suo concerto con «Magellano» la canzone che dà il titolo al suo terzo album e al suo tour nelle piazze d’Italia. L’esploratore del pop è un mattatore. «Ciao Langhirano» urla sotto le gocce, e il pubblico risponde con un’ovazione (che si ripete quando si sfila la giacca e resta in maglietta). Ha un messaggio per i suoi fan già dopo la prima canzone: «Sono grato, di base, nei vostri confronti ma considerate le vicende climatiche lo sono ancora di più. Mi metto nelle vostre condizioni. Cerchiamo di tenere duro andiamo avanti. Dai che smette». E il karma risponde: alle 22 il temporale concede una tregua. Il vincitore di Sanremo per due edizioni consecutive (unico nella storia del Festival) nella categoria giovani e Big, l’autore della hit estiva «Tra le granite e le granite» è salito sul palcoscenico di piazzale Celso Melli, per la ventesima edizione del Festival del Prosciutto di Parma. Sotto il palco tanti bambini accompagnati dai genitori in prima fila, con giacche e impermeabili, nella serata organizzata dal comune di Langhirano con Kaos e Arci. «Considerato che ormai è finita l’estate e stasera ne è la dimostrazione mi auguro che voi abbiate passato vacanze fantastiche» premette Gabbani presentando il tormentone estivo «Fra le granite e le granate» e parte il coro. Ma la canzone che il pubblico canta dall’inizio alla fine a memoria è «Occidentali’s karma». «Questa è una canzone che abbiamo scritto venendo qui con la pioggia» scherza prima di partire con il ritornello, e poi sprona «Langhirano! Tutti insieme: Namasté Alé!». Il 34enne di Carrara (35 fra pochi giorni, il 9 settembre), imbraccia la chitarra e balla (senza gorilla) con la canzone che è stata 5 volte disco di platino, vista più di 150 milioni di volte su Youtube. C’è spazio anche per l’omaggio ai classici, rivisitati in chiave pop, come Susanna di Adriano Celentano e la canzone «eternamente ora» ripetuta da tutto il suo fan club con cartelli e striscioni nelle prime file della platea. «Siamo Langhirano e siamo fortissimi anche sotto la pioggia» urla e fa cantare al pubblico Gabbani, prima di intonare l’amata canzone di Jannacci «Vengo anch'io no tu no». Aveva promesso, intervistato dalla «Gazzetta di Parma», che sarebbe stato un concerto «senza troppi effetti speciali, con momenti per ballare, divertirsi e anche emozionarsi». Senza effetti speciali ma con indubbiamente tanta magia per scaldare il pubblico nella più fredda sera d’estate.
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