«Da parte nostra c'è la massima disponibilità verso entrambi gli schieramenti: noi vorremmo parlare con tutti. Personalmente non escludo niente, neppure l'appoggio esterno o l'apparentamento con uno dei due contendenti». Laura Cavandoli – ormai ex candidato sindaco del centrodestra, arrivata terza con un bottino forse al di sotto delle attese ma comunque sostanzioso (19,28%) – viene subito allo scoperto e, già due giorni dopo il primo turno, dichiara esplicitamente una volontà di dialogo che apre le porte, eventualmente, a una collaborazione strutturale. Anche se lei per prima non si nasconde che la cosa sarà tutt'altro che probabile, in particolare per quanto riguarda gli apparentamenti: «Su questo – dice – per noi della Lega l'ultima parola spetta a Salvini».
Comunque la disponibilità della Cavandoli c'è. In primo luogo, per una questione di principio: «Sono contraria a invitare la gente ad andare al mare o all'astensione, perché sono rispettosa delle istituzioni e del diritto al voto e perché sono cose che poi si pagano con percentuali di affluenza al 53% come in queste comunali». Ma c'è anche un motivo più concreto, che sta molto a cuore all'esponente del Carroccio: «Vorremmo mettere le basi per lavorare insieme con chi governerà, cercando di far passare alcuni punti del nostro programma a cui teniamo particolarmente e che secondo noi sono un po' trascurati, come sicurezza, contrasto al degrado e all'abusivismo». Insomma, una volontà di dialogo che va al di là della pura dichiarazione di principio, ma che spiana la strada a possibili convergenze, formali o informali: «La mia idea è di cercare di parlare con i contendenti per vedere se la loro idea di città può in qualche modo collimare con la nostra».
Finora, però, né Pizzarotti né Scarpa si sono fatti avanti per dialogare. «Noi ci mettiamo la buona volontà e la disponibilità, ma il primo passo devono farlo loro. Per ora però nessuno ci ha cercato. Noi ci diamo tempo fino a domenica, poi prenderemo la nostra decisione. Male che vada, faremo la nostra opposizione, che sarà comunque costruttiva. Quello che però vorrei dire è che avere un buon clima di collaborazione in consiglio comunale sarebbe nell'interesse di tutti, soprattutto della città».f.ban.
GHIRARDUZZI: «IO ANDRO' AL MARE»
Fra i candidati esclusi, qualcuno sta ancora pensando a come muoversi, qualcuno invece ha già le idee chiare. Fra quelli che non hanno dubbi c'è Daniele Ghirarduzzi del Movimento 5 stelle: «Io vado al mare: ho già prenotato. E comunque da noi il Movimento non dà indicazioni per il ballottaggio: uno vale uno, per cui ciascuno farà le proprie scelte. Dico comunque che Pizzarotti e Scarpa sono due facce della stessa medaglia: ha senso andare a votare quando c'è uno spettro di possibilità fra cui scegliere, ma quando l'alternativa in sostanza non c'è, perché votare?».
Ettore Manno, che aveva corso per Pci e Rifondazione, spiega che la posizione del proprio partito (il Pci) è stata chiarita in una riunione che si è tenuta ieri sera, dalla quale è emersa un'indicazione di voto (che non è possibile riferire qui in quanto l'incontro è terminato a tarda ora).
Filippo Greci, candidato di SìAmo Parma, rimanda alla conferenza stampa in programma per stamattina, in cui a quanto pare dovrebbe delinearsi una spaccatura fra le varie anime della lista: «Fare con Tosi» sembrerebbe infatti intenzionata a dare un'indicazione, mentre le altre componenti che fanno riferimento a Greci dovrebbero invece darne un'altra.r.c.
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