La prima sconfitta della gestione D'Aversa brucia fortissimo sulla pelle del Parma e dei suoi tifosi. E apre ufficialmente una crisi (di risultati se non di gioco): due punti in tre partite, per giunta contro avversari tutt'altro che trascendentali come Forlì, Mantova e Fano, sono un bottino irrisorio rispetto al recente passato. E, soprattutto, fanno sì che il Parma si veda adesso costretto a rincorrere anche il secondo posto.
Il Padova non ha solo due punti in più in classifica, ma anche il doppio vantaggio di poter giocare in casa lo scontro diretto (in programma mercoledì 5 aprile alle 20,30) e di aver già vinto quello di andata.
Il Venezia, che giocherà stasera a Bassano, è a questo punto imprendibile. Solo un imprevedibile crollo verticale degli arancioneroverdi potrebbe cambiare le cose. Ma al Parma conviene guardare in faccia la realtà, piuttosto che sperare nei miracoli.
E la realtà dice che da ora in avanti si dovrà giocare per il secondo posto, così da evitare almeno il primo turno dei play-off. Ma dice anche che la squadra in questo momento non ha più quella brillantezza e quella lucidità di pensiero che ha avuto nei primi due mesi e mezzo dell'anno. E' già da qualche settimana che la manovra è involuta e che le occasioni da rete faticano ad arrivare. Ieri, per la verità, ne sono state create a bizzeffe, ma stavolta sono stati gli attaccanti a sbagliarle.
Il Parma sta pagando una preparazione completamente sballata in estate e forzatamente ripresa durante la sosta invernale, nonché i tanti, troppi infortuni che hanno costretto alcuni giocatori agli straordinari ed altri a “stop and go” controproducenti. Ma non tutto è perduto. L'importante è riprendersi in fretta, in tempo per la volata finale. E poi giocarsi il tutto per tutto ai play-off.
LE PAGELLE
PARMA
BASSI Ha toccato un solo pallone in tutta la partita, ma non per colpa sua: il Fano ha fatto un tiro in porta a tempo scaduto. Tutto qui.
MAZZOCCHI 5 Visto che non c'è da difendere potrebbe sganciarsi in avanti ma passa il primo tempo a pestarsi i piedi con Scaglia e nel secondo fa poco di più.
IL MIGLIORE
IACOPONI 6,5 Il migliore dei crociati. Gioca centrale e lo fa nel migliore dei modi. Inappuntabile.
LUCARELLI 6 Nessun problema contro avversari inesistenti.
NUNZELLA 4 Regala la partita al Fano con un fallo stupido e inutile. E per il resto non ne azzecca una. D'Aversa gli risparmia la ripresa.
CALAIO' 5 Rientra ma non salva il Parma. Anzi, si divora due occasioni colossali. Non sembrava lui.
GIORGINO 6 Più cuore che testa. Corre molto ma non sempre con profitto. Generoso e poco più. Sufficienza stiracchiata.
CORAPI SV
SCOZZARELLA 6 Da un giocatore bravo come lui pretendiamo molto, ma molto di più. Soprattutto quando la squadra è in difficoltà.
SCAVONE 6 Rientra dalla lunga assenza e si vede che non è al cento per cento. Però fa vedere alcune cose interessanti e sfiora il gol.
EDERA 5 Una ventina di minuti da “Chi l'ha visto?”. Ma non ce la si può prendere con lui. Evidentemente se Inzaghi lo ha lasciato andare un motivo ci sarà pur stato.
SCAGLIA 5 Nel primo tempo, come attaccante esterno, non ne combina una giusta e non si intende mai con Mazzocchi. Nella ripresa fa il difensore sull'altra fascia ma non funziona nemmeno la catena con Baraye.
NOCCIOLINI 5 Ieri sembrava un altro giocatore rispetto al bomber implacabile che conosciamo. L'errore del primo tempo resterà nella storia del Parma come quello di Ruopolo. Da quella posizione per tirarla sopra la traversa ha battuto anche le leggi della fisica. Un passaggio a vuoto dopo tante ottime partite glielo perdoniamo.
BARAYE 6 Corre, lotta, tira, serve assist. Ma gli manca sempre un pizzico di precisione. I suoi errori, rispetto a quelli di Nocciolini e Calaiò, sono però del tutto veniali.
D'AVERSA 5,5 Il Parma ha creato più palle da gol ieri che nelle ultime tre partite messe insieme, e questo è positivo. Ma ha anche commesso degli errori clamorosi e non solo nell'ultimo tocco, e questo invece non è per nulla positivo. Ieri sicuramente alla squadra è mancata lucidità e in generale sta attraversando un periodo difficile nel quale stenta a ritrovarsi. Ora dovrà metterci del suo per farle riprendere serenità in vista di un lunghissimo e difficilissimo finale.
FANO
MENEGATTI 7
LANINI 6,5
ZIGROSSI 6,5
ZULLO 6
TAINO 6,5
GUALDI 6
BELLEMO 6,5
SCHIAVINI 6
FILIPPINI 6,5
BORRELLI 6,5
FIORETTI 6,5
CAZZOLA
MELANDRI 6
MASINI
ALL.CUTTONE 6
L'ARBITRO
MASTRODONATO 5
"Un rigore cancella i sogni del Parma"
Paolo Emilio Pacciani
Il Parma in un colpo solo dice addio al sogno di vincere il girone e perde anche il secondo posto visto che il Padova vince a Modena e lo scavalca. Quella che nelle intenzioni dei crociati avrebbe dovuto essere la partita del rilancio, dopo i pareggi con Forlì e Mantova, è finita con un naufragio inatteso e dalle conseguenze pesantissime. Il Fano, terzultimo in classifica, torna nelle Marche con tre punti guadagnati senza aver mai tirato in porta ma sfruttando una colossale ingenuità (chiamiamola così, per non infierire) di Nunzella che è costata il rigore che ha deciso la partita. Di rigori, a sua volta, il Parma ne ha chiesti almeno tre, e per lo meno uno è sembrato a tutti inequivocabile, ma Mastrodonato non è mai stato di questo avviso. Alle decisioni dell'arbitro si sono poi aggiunti gli errori al tiro, anche questi al limite dell'assurdo, di Nocciolini e Calaiò che hanno negato al Parma per lo meno il pareggio.
Formazione a sorpresa
Due le sorprese che D'Aversa riserva alla formazione iniziale e si tratta di due esclusioni eccellenti. La prima è quella di Calaiò, che il giudice sportivo aveva “graziato” ma le cui condizioni fisiche non sono eccellenti e che in settimana si era allenato poco. La seconda è quella di Di Cesare ed è squisitamente tecnica. Entrambi si accomodano in panchina e quindi tocca a Iacoponi fare il difensore centrale al fianco di Lucarelli con Mazzocchi e Nunzella sulle fasce, mentre in attacco la punta avanzata è Nocciolini.
La partenza dei crociati è in stile diesel, con un ritmo molto compassato. Di conseguenza il Fano ha buon gioco a chiudere gli spazi e a tenere lontani gli attaccanti dall'area granata. La partita si scalda così solo al 21', quando su corner dalla destra Giorgino viene tirato giù in area. Il Parma chiede veementemente il rigore ma l'arbitro non è d'accordo. Sull'azione successiva Baraye entra in area e tira in diagonale con palla di poco oltre il secondo palo.
Tre minuti dopo è ancora Baraye a farsi pericolosissimo: doppio dribbling e tiro sul primo palo con palla fuori di un nulla. Al 27' il Parma chiede un altro rigore quando Iacoponi, ancora su corner, va giù in area, ma subito dopo è sempre Baraye a far tremare Menegatti con una palla che passa davanti alla riga di porta senza trovare la deviazione. Al 29', incredibilmente, Nunzella rovina tutto: Filippini sul fondo lo salta rientrando verso il centro dell'area e il terzino crociato lo stende. Rigore inevitabile e Fioretti dal dischetto spiazza Bassi. Il Fano si trova così in vantaggio senza aver mai tirato in porta.
La reazione del Parma è confusa ma energica e prima dell'intervallo sfiora il pari per tre volte. Al 34' gran sinistro al volo di Lucarelli di poco sopra la traversa. Al 46' Nocciolini conclude dal limite dell'area di rigore e si vede deviato fuori il tiro da un difensore. Al 47', infine, lo stesso Nocciolini si divora il più incredibile dei gol: corner di Scozzarella per la testa di Iacoponi, tocco in area piccola di Scavone e palla per Nocciolini. Il numero 9 è da solo a un metro dalla porta completamente vuota ma tira sopra la traversa. Un errore forse peggiore persino di quello di Ruopolo a Messina.
Errori anche nella ripresa
Nella ripresa D'Aversa inserisce subito Calaiò al posto di un disastroso Nunzella e sposta Scaglia a fare il terzino sinistro.
Il Parma cerca da subito di alzare il ritmo ma l'azione è molto confusa e sconclusionata. Per vedere il primo tiro in porta bisogna aspettare il quarto d'ora, quando Nocciolini ci prova dall'angolo dell'area grande senza centrare i pali. Al 21' ci prova da posizione simile Mazzocchi ma l'esito è lo stesso. Il Fano sta chiusissimo nella sua tre quarti e poi cerca la ripartenza ogni volta che conquista palla. Al 27' prima vera occasione della ripresa con Baraye che serve benissimo Scavone in area piccola; la girata è a fil di palo ma Menegatti si supera e mette in angolo. Due minuti dopo altro rigore chiesto e non concesso per un atterramento in area di Calaiò. Lo stesso Calaiò però, un minuto dopo, viene messo a tu per tu con il portiere da Nocciolini ma incredibilmente gli tira addosso.
Altro errore incredibile dello stesso Calaiò al 45': stop di petto in piena area, tiro al volo e palla out. Un attimo prima Bassi tocca il primo pallone respingendo il tiro senza troppe pretese di Borrelli. In pieno recupero Nocciolini ci prova ancora, stavolta con una rovesciata, ma l'esito non cambia. Al 47' anche Scaglia va al tiro ma Menegatti dice ancora una volta di no.
Finisce così, con il Parma che lascia i punti al Fano e recrimina sugli errori. Tanto i propri quanto quelli dell'arbitro.
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