×
×
☰ MENU

Prelibatezze culinarie? I ladri "preferiscono" il cambiamonete della Lifferia

26 Gennaio 2017, 05:11

Chiara Pozzati

Alle prelibatezze culinarie, suggerite dal nome del locale, hanno preferito il piccolo forziere del cambiamonete. Rimpinguato, oltre il danno la beffa, il giorno prima. Così i banditi che hanno preso di mira la Lifferia di via Bixio hanno puntato dritti alla saletta più interna, per portarsi via solo quell’apparecchio. Tralasciando il resto del locale.

Un assalto in piena regola, visto che per penetrare all’interno hanno utilizzato un basamento di cemento, già nelle mani della polizia, che ha mandato in frantumi parte della vetrata laterale. Ma chi si è mosso con la delicatezza di un elefante, doveva conoscere bene spazi e tempi. «L’allarme è scattato alle 4,17 di oggi (ieri per chi legge, ndr), è entrato in funzione il nebbiogeno, in dieci minuti sono arrivato io e ho chiamato la polizia». A riavvolgere il filo dell’accaduto, rileggendo le tappe sul cellulare è il titolare del bar paninoteca a una manciata di metri da barriera Bixio.

Si tratta di Marco Cavatorta che, insieme con la barista Sara, ha riaperto col sorriso puntuale di ogni mattina. Non con poco sforzo. «Anche se devo dire che siamo stati fortunati. Siamo qui da sei anni e non avevamo ancora ricevuto visite sgradite». Occorre precisare che Cavatorta non è certo uno sprovveduto: «Del resto, con quel che si sente, chi gestisce un locale tenta di adottare tutti gli accorgimenti per difendersi». Lui non si è certo risparmiato. Oltre al nebbiogeno e all’allarme, nel locale sono presenti le telecamere. A questo si aggiungono le ronde della vigilanza privata: «Abbasso la saracinesca alle 21 – chiosa Cavatorta -. E durante la notte le pattuglie passano almeno due volte».

Da qui la constatazione finale: «Per questo sono convinto che chi ha agito ci tenesse d’occhio e ben conoscesse l'interno del bar». Un bar che accoglie soprattutto la clientela di quartiere. Impiegati e commessi delle attività nei dintorni, ma anche studenti che escono dagli istituti superiori. Altro dettaglio inquietante: nonostante il fragore del vetro infranto dal cemento, nessuno del palazzo che ospita il bar ha sentito nulla dell’assalto notturno: «Qualcuno si è affacciato, ma solo quando è arrivata la polizia».

«E pensare che questo spicchio di via Bixio è tra i più controllati – dice Sara -. Proprio per la presenza di scuole e uffici. Inoltre, è una via di passaggio, particolarmente frequentata anche di giorno». Ora a Cavatorta spetta la desolante conta dei danni con annessa denuncia. Ma questa è un’altra storia.

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI