Patrizia Celi
Oggi la radioterapia è considerata un’opportunità in più per vincere il cancro, in grado in alcuni casi di competere con altre cure, farmacologiche e chirurgiche, per i minori effetti collaterali e la capacità di risparmio dei tessuti sani, grazie alla precisione millimetrica del puntamento, garantita dalle strumentazioni più avanzate.
Se fondamentali sono le competenze professionali e di accoglienza del personale sanitario, altrettanto importante è la dotazione tecnologica del reparto. E proprio in questo ambito, al congresso «RadioTerapia Amica Mia» - promosso nella sala convegni dell’Ospedale Maggiore dalla struttura di Radioterapia dell’Azienda ospedaliero universitaria di Parma, diretta da Nunziata D’Abbiero - sono state presentate da Massimo Fabi, direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria, alcune importanti novità che riguarderanno Parma e l’Emilia Romagna.
Fabi ha parlato in vece dell’assessore regionale Sergio Venturi, che non è potuto intervenire per un impegno improvviso. La Regione ha annunciato l'adeguamento degli apparecchi per la radioterapia, che prevede la sostituzione dei più vetusti modelli con altri di ultima generazione. Tra questi c’è uno dei due acceleratori in uso a Parma, che risale addirittura al 2002, grazie ad un investimento regionale di due milioni e mezzo di euro. Parma ospiterà anche un congresso in cui la Regione presenterà il progetto di una rete regionale delle Radioterapie.
Questi temi sono stati discussi al convegno, alla presenza, tra gli altri, di Umberto Ricardi, presidente della Società europea di radioterapia oncologica (Estro), Elvio Russi, presidente dell’Associazione italiana radioterapia oncologica (Airo), di rappresentanti delle istituzioni e dei referenti delle associazioni Avoprorit e Munus Onlus, che sostengono il reparto.
«Nel reparto di Radioterapia il paziente trova umanità, professionalità e competenza clinica» ha detto Russi, ricordando che il 60% dei pazienti oncologici passano dalle radioterapie. «Eppure solo il 5% del budget dedicato all’oncologia va alla radioterapia», ha sottolineato. «La radioterapia è una medicina sicura, che cura il cancro con precisione – ha detto il presidente Ricardi – Il nostro obiettivo è assicurare ad ogni paziente un trattamento personalizzato, ottenuto a seguito di una reale valutazione multidisciplinare».
«La riqualificazione e il potenziamento dell’assistenza sanitaria sono temi che contribuiscono a tenere viva la competitività del territorio» ha detto Cesare Azzali, direttore dell’Unione degli Industriali di Parma, elogiando gli organizzatori dell’evento «per aver saputo comunicare in modo semplice alle persone il valore delle scelte che vengono attuate nel loro interesse».
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