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Rimonta storica: i Patriots vincono il Superbowl: Brady il più grande di sempre

di M.Sc.

06 Febbraio 2017, 04:47

Mai una squadra aveva recuperato 25 punti in un Superbowl. E mai un Superbowl era finito all'overtime. Come mai un papa aveva "benedetto" un Superbowl (Guarda il videomessaggio di Bergoglio). Ma questo sport votato allo spettacolo scrive sempre la storia. E oggi, il fan del mitico Joe Montana diventa la leggenda, nessun quarterback come Tom Brady: cinque Vince Lombardi vinti. E tutti sotto la guida di un'altra (oramai) leggenda: l'allenatore Bill Belichick. Superbowl numero 51 da cardiopalmo. Una partita che sembrava stra-finita sul 28-3 per i Falcons del qb Matt Ryan. E forse qui l'errore della squadra di Atlanta, una scelta sbagliata di decidere di "giocare" con lanci invece di scelte più conservative come corse e lasciare passare il cronometro ha lasciato il palcoscenico a Tom Brady, fino al terzo quarto della partita assente e poco supportato dai suoi. Falcons con una difesa sbalorditiva e perfetta per i suddetti tre quarti del match. Pazzesco il 19 a 0 dell'ultimo quarto, con una ricezione di Edelman (Pats) da infarto: la palla gli sfugge mentre lui sta cadendo, è praticamente ricoperto dagli avversari e il "football" cade sulla caviglia dell'avversario; un riflesso da superman e la palla è nelle sue mani prima che tocchi il terreno. La partita prende una piega differente. 

E’ dell’ex presidente degli Stati Uniti George H.W. Bush, 92enne, il lancio della monetina per dare il via al 51° SuperBowl. Nei primi due quarti, difesa dei Falcons monumentale. Brady sotto pressione combina poco, anzi, sguardo perso, espressione tirata a tratti, sembra che da un momento all'altro ceda. Primo quarto 0-0 con il reparto difensivo dei Pats che tiene anche lui. Secondo quarto, Atlanta a valanga dopo che il running back dei Patriots, Blount, perde la palla. Brady esce dal campo e l'espressione è dell'uomo sconfitto. Salgono in cattedra Julio Jones, Matt Ryan ma soprattutto Freeman. Il secondo quarto finisce 21-3 con un intercetto della difesa di Atlanta chiuso in td da Alford. Pare emblematica la rincorsa disperata per tentare di fermarlo, di Brady, verso il difensore oramai lanciato in end zone. Pare poca roba il calcio da 3 punti per i bostoniani che chiude la metà partita e lascia spazio all'halftime show di Lady Gaga (leggi). Dai, Brady non può mollare così. E Belichick? L'espressione è persa anche per lui. Niente, ancora Atlanta per un td. 25 punti sotto e un quarto e metà da giocare. La serata è storta per Brady e i suoi: un td (il primo per loro) non viene convertito: palo. Risultato con 15' da giocare 28-9. E la storia inizia ora. Atlanta è lì e vede il primo Vince Lombardi nella bacheca. Sugli spalti il proprietario e la moglie ballano. Due volte viene atterrato Brady e ciò che ottengono sono solo tre punticini con un calcio. E' fatta. Mancano dieci minuti dieci. Ma ciò che conta sono i sedici punti da recuperare. E qui, tre lanci, tre penalità respingono Ryan da un calcio da tre punti che avrebbe chiuso la faccenda. Brady sale in cattedra, trova Amendola, un td e la conversione da due punti. 28-20. Il tempo passa e una clamorosa e strepitosa (da guardare e riguardare per innamorarsi di questo sport) ricezione di Jones (punta i piedi sulla linea laterale) pare che davvero metta fine alla partita. Drive non completato, palla ai Patriots. Ecco Edelman e il miracolo. Brady non sbaglia nulla, White fa il suo e corre in td. Altra conversione da due punti. Incredibile: 28 pari. Supplementari per la prima volta nella storia. Brady ha un'altra espressione. Ryan cammina come un toro slegato nella sideline. Tre lanci tre e White va in td 38-24, quinto anello per New England, tutti con B&B (Brady-Belichick): Montana-Walsh sono messi nello scaffale della libreria, ora inizia un'altra leggenda. Brady sarà votato miglior giocatore della partita. E gli sono bastati 15' per entrare nella leggenda. Piange mentre la sua splendida moglie (Gisele) scatta selfie in tribuna. 

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