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Un pari amaro a Venezia. L'analisi: Basta regali, ora devono sbagliare le avversarie

Un pari amaro a Venezia. L'analisi: Basta regali, ora devono sbagliare le avversarie

di Paolo Emilio Pacciani

30 Gennaio 2017, 05:59

Due clamorose ingenuità, da parte dei due giocatori di maggior esperienza, costano al Parma una vittoria che sarebbe stata fondamentale oltreché meritata. Dopo aver conquistato un favoloso doppio vantaggio nel primo tempo, i crociati hanno permesso al Venezia di rimontare fino al pareggio così da mantenere la testa della classifica con tre punti di vantaggio e, in virtù degli scontri diretti, di avere anche la possibilità di finire il campionato a pari merito. Come all’andata, anche qui al Penzo il Parma era stato bravo a sbloccare subito la partita a suo favore, grazie al bel colpo di testa di Baraye, e stavolta aveva anche saputo raddoppiare con uno scatenato Nocciolini (un gol e un assist per lui), ma poi due gravissimi errori individuali hanno vanificato tutto. Prima la sciagurata doppia ammonizione di Canini (due falli commessi lontanissimo dalla porta di Frattali), poi il plateale fallo di mano di Lucarelli a un soffio dal triplice fischio hanno cambiato il corso delle cose. E lasciato i tifosi parmigiani con tanto amaro in bocca. D’Aversa aveva schierato il Parma con una formazione che assume un diverso assetto tattico a seconda della fase: in quella difensiva è un 4-4-2 con Nocciolini centrocampista esterno destro; in quella offensiva diventa un 4-3-3 con il bomber crociato che avanza a fare l’attaccante al pari di Baraye come spalla di Calaiò. Dietro, il rientro di capitan Lucarelli al fianco di Canini fa da asse centrale della linea a quattro con Mazzocchi e Nunzella esterni. A centrocampo, debutto da titolare di Scozzarella e conferma per Munari e Scavone.

Partenza turbo
La partita, “caricata” a dovere anche dal presidente veneziano Tacopina, fa vedere scintille sin dal primo minuto, con un Parma subito propositivo. Già al 4’ i crociati conquistano una punizione sulla trequarti sulla quale Scavone va giù in area e chiede con veemenza un calcio di rigore che Guccini non concede. Due minuti dopo ci prova Baraye, il cui tiro è però debole e facilmente parato. All’11’, dopo una punizione senza esito di Caccavallo, il senegalese ci riprova dal limite e questa volta il tiro finisce a lato. Il gol arriva così poco dopo. E’ il 15’ quando Scozzarella lancia di prima, con una magnifica invenzione, Nocciolini sulla destra. Il cross a centro area è perfetto per la testa di Baraye che non sbaglia e spiazza Facchin per l’1-0 che fa esplodere la curva dei 1.500 parmigiani venuti al Penzo. Nemmeno il tempo di festeggiare che il Parma raddoppia: è il 18’ quando Scavone dalla sinistra innesca Nocciolini appena dentro l’area sul fronte opposto. Il bomber crociato controlla di destro accentrandosi e di sinistro infila il secondo palo con un tiro a giro di rara bellezza: 2-0. Immediatamente nei tifosi crociati torna alla mente l’occasione che lo stesso Nocciolini si era divorato all’andata proprio sull’1-0 e la gioia è doppia. Il Venezia reagisce con rabbia e al 20’ Garofalo con un gran tiro costringe Frattali alla difficile respinta, ma il portiere del Parma non sbaglia. Al 26’ ancora Frattali protagonista: Garofalo va via a centrocampo e sgancia un tiro potente e preciso sul quale il portiere crociato arriva appena in tempo per deviare con il palmo: la palla si impenna e va a centrare in pieno la traversa. La partita non ha un attimo di pausa e al 29’ di nuovo Nocciolini protagonista: gran rasoterra dalla distanza e palla che sfiora il palo. Sulla ripartenza ci prova Stulac, anch’egli da fuori area, ma Frattali non si fa sorprendere. Ancora scintille al 39’ quando Geijo va giù in area e chiede il rigore ma Guccini prima fa proseguire poi, dopo che la conclusione di un compagno finisce a lato, ammonisce solo verbalmente il veneziano dicendogli di non simulare. Il finale di tempo si gioca tutto nell’area del Parma e al 42’ Soligo al volo manda a fil di palo con Frattali immobile. In pieno recupero Canini, che si era già fatto ammonire in precedenza per un fallo lontano dall’area, prende il secondo giallo a centrocampo per impedire un contropiede di Geijo e lascia il Parma in dieci. Una gravissima ingenuità da parte di un giocatore esperto come lui che condizionerà tutto il secondo tempo dei crociati. D’Aversa colma il vuoto lasciato da Canini inserendo Saporetti al fianco di Lucarelli e sacrificando Baraye con la squadra schierata con il 4-4-1. Inzaghi risponde inserendo Marsura al posto di Acquadro, già ammonito.

La rimonta dei veneti
Che il secondo tempo sarà una sofferenza per il Parma lo si capisce all’istante: già al 4’ il Venezia accorcia con Moreo che, di testa, infila Frattali sul lungo cross dalla destra. 2-1 sotto la curva gialloblù che ammutolisce. D’Aversa corre ai ripari e toglie anche Nocciolini inserendo Benassi che va a fare il terzo difensore centrale. La partita diventa un assedio del Venezia al fortino parmigiano, con i crociati asserragliati nella propria area dove Lucarelli regna sovrano. Il Parma mette il naso fuori al 28’ quando Calaiò guadagna una punizione sulla trequarti e poi va al tiro da posizione interessante ma in modo debole e centrale. Al 31’ ci prova Moreo la cui conclusione finisce a lato. Dai e dai alla fine il Venezia passa, ma con la complicità di un’altra clamorosa ingenuità parmigiana. Al 42’ è Lucarelli, fin lì impeccabile, a commettere un vistoso fallo di mano sul colpo di testa di Moreo e la concessione del rigore è netta e inevitabile. Dal dischetto Geijo non sbaglia e segna il 2-2. Un vero peccato, anche se un pareggio in casa del Venezia è in assoluto un buon risultato. La strada che porta alla B è ancora lunghissima e il Parma ha dimostrato di essere perfettamente in corsa.


  L'analisi  

Basta regali: ora devono sbagliare le avversarie

Più ci ripensi, e più non riesci a mandarla giù. Vieni a Venezia, domini i primi venti minuti e ti porti sul 2-0 con ampio merito. Poi resti in dieci per una cavolata (chiamiamola così) di un tuo difensore e finisci per dover giocare tutta la ripresa asserragliato in area nella speranza che basti. Poi, quando pensi di essere riuscito a vincere, ecco il rigore che spiana la strada del pareggio e ti ritrovi punto e a capo. No, il pareggio di ieri proprio non può soddisfare i tifosi parmigiani, che pure tornano da Venezia con la consapevolezza di avere una squadra fortissima che ha ancora amplissime possibilità di vincere il campionato. Solo che adesso deve sperare che siano gli altri a sbagliare, perché fare tutto bene potrebbe anche non bastare. Per andare in serie B senza passare dai play-off occorrerà recuperare 4 punti al Venezia: i tre che mancano in classifica più uno, perché in caso di arrivo in parità gli scontri diretti premierebbero i lagunari. Un divario ampio ma tutt’altro che incolmabile, come dimostra il gran finale del 2016. Soprattutto se puoi contare nuovamente su Nocciolini e Baraye, due che vedono la porta come pochi altri in Lega Pro, e sull’inserimento di Scozzarella, che in due apparizioni ha già fatto capire di poter essere importantissimo per la squadra di D’Aversa. Domani si chiude il mercato: decidessimo noi, più che un altro attaccante prenderemmo un difensore centrale veloce da affiancare a Lucarelli, ma è chiaro a tutti che, anche così, questo Parma ha tutte le carte in regola per vincere il girone. A patto di non fare altri regali alle dirette concorrenti. E già domenica prossima al Tardini c’è un altro scontro diretto contro il Pordenone mentre il Venezia ospiterà l’Ancona.


  Le pagelle  

FRATTALI 6,5
Poca o nessuna responsabilità sul gol di Moreo, molto reattivo in tutte le altre situazioni. Sbaglia solo in occasione di un paio di rinvii spediti direttamente in out. Buona personalità.

MAZZOCCHI 6,5
Partita votata completamente al contenimento, soprattutto nella ripresa. Se la cava egregiamente conquistando anche diversi palloni. E’ in grande crescita.

CANINI 4
Un giocatore della sua esperienza non può farsi ammonire per due volte con palla lontanissima dall’area di rigore. Lascia i compagni in dieci in balia della rabbia veneziana. Non è ammissibile un errore di questo tipo.

LUCARELLI 6
Macchia una prestazione eccellente con una ingenuità che costa la vittoria. Dirige la difesa alla perfezione, salva situazioni molto scabrose, lotta come un leone. Ma quel plateale fallo di mano è davvero sciagurato...

NUNZELLA 6
Buona partita con qualche sofferenza, ma senza sbavature. Anche lui, come Mazzocchi, deve limitarsi a difendere ma lo fa con grande caparbietà.

NOCCIOLINI 8
Rientra e lo fa alla grande: un assist per Baraye, un gran gol e tanta, tanta sostanza. Nella ripresa deve lasciare posto a Benassi per permettere a D’Aversa di rinforzare la linea Maginot difensiva. Dimostra una volta di più di essere un elemento fondamentale per il Parma.

? BENASSI 6,5
Entra per fare il terzo difensore centrale e non sbaglia quasi nulla. Buona prestazione.

MUNARI 5,5
La sua fisicità e la sua esperienza avrebbero dovuto dare un apporto maggiore al centrocampo crociato, soprattutto nella ripresa, quando non riesce mai ad aiutare Calaiò nel tenere palla e alzare la squadra. Da lui ci aspettiamo molto di più.

SCOZZARELLA 6,5
Primo tempo da urlo, secondo inevitabilmente di sofferenza. Con lui la squadra, finché è in parità numerica, gira alla grande. Dal suo piede nascono giocate preziose ed è lui che innesca Nocciolini per il gol del vantaggio di Baraye. Sarà sempre più importante per il Parma.

? CORAPI s.v.

SCAVONE 5,5
Come Munari, dà un apporto inferiore a quello che ci si aspetta da lui.

BARAYE 7
Come Nocciolini, ha il gol nelle vene e segna subito al suo rientro. Stavolta di testa. L’espulsione di Canini gli impedisce di giocare la ripresa. Segnerà ancora tanto in futuro.

? SAPORETTI 7
Ottima partita al posto di Canini. Vien da pensare che, al fianco di Lucarelli, possa essere lui il giocatore ideale.

CALAIÒ 7
Per assurdo, sale in cattedra nella ripresa quando gioca da difensore aggiunto. Lotta da solo contro tutto il Venezia (e contro l’arbitro) ogni volta che il Parma conquista palla. E a volte anche contro l’arbitro. Peccato che il suo enorme lavoro non sia stato premiato con i tre punti.

D’AVERSA 7
Prepara benissimo la partita e viene ripagato da una partenza perfetta. Non può invece prevedere le “scivolate” di Canini che compromettono una gara già mezza vinta. Cerca di metterci una pezza chiudendo tutti i varchi in area inserendo Saporetti prima e Benassi poi, ma nel finale ci si mette pure Lucarelli... Il suo Parma comunque è una squadra vera e il suo cammino non finisce certo al Penzo.

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