Michele Ceparano
Una domenica di blocco totale assieme al «forzato dell'autobus». Questo personaggio, che potrebbe fare la gioia di umoristi e sociologi, non è solo. Accanto a sé ha altri «forzati» come lui. E tutti hanno una compagna fedelissima: la pioggia. Un connubio che al lettore ricorderà sicuramente le tragicomiche avventure di un noto personaggio del cinema italiano. Che questo blocco sia giusto il «forzato» se lo continua a ripetere per convincersi: «L'ambiente è importante». E se però avesse avuto ragione Bjørn Lomborg, ambientalista sì, ma scettico? Basta con la filosofia (che però serve per affrontare una giornata così), sta arrivando il 5 che dal Barilla Center porterà il «forzato» in via Zarotto. Sono le 9.30 e di gente sul bus ce n'è poca. I commenti però fioccano in forma di strali indirizzati alle auto - ce ne sono già diverse - in circolazione. «Mah... forse sono elettriche» sorride un anziano. «Macché - commenta un giovane -: ci provano. E vedrete che la passeranno liscia». Non tutti. Le ore passano, la pioggia no. Sempre sul 5, da via Zarotto in direzione via d'Azeglio, alle 11.30 l'autobus è pieno. Davanti all'Annunciata scendono in tanti. Chi deve andare verso viale Villetta ha molte opzioni. «Peccato che, di queste opzioni, se ne vedano poche» commenta uno alla fermata in piazzale Corridoni. Dopo dieci minuti - sono le 11.45 - arriva il 6. Si riparte verso barriera Bixio. Ma i commenti più interessanti il «forzato» continua a raccoglierli tra i suoi «simili» alle fermate. Un signore ironizza sui pannelli che informano che le linee 2,3, 5 e 7 sono potenziate. «Ma in che film?» si chiede. Poi, ci ripensa e aggiunge: «Magari questi numeri li gioco al lotto». Una ragazza invece promuove il blocco totale: «Sembra d'essere in quelle città come Londra in cui tutti usano il trasporto pubblico». Il «forzato» ascolta, anche grazie a un ridottissimo inquinamento acustico, e si appunta mentalmente i commenti. Arriva il pomeriggio e a barriera Bixio il numero 1 poco prima delle 16 è preso d'assalto. Cosa rara, di domenica. Tanti scendono in via Mazzini, subito rimpiazzati. «E' stato anche divertente - è soddisfatto uno sul 5 -: con un euro e 20 è tutto il giorno che giro».
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