Chiara Pozzati
L’irresistibile trillo di Whatsapp, una mail, un “cinguettio” di Twitter da non perdere. Un pugno di secondi, giusto il tempo di controllare chi è e far scorrere le dita sulla tastiera.
Tanto basta per distogliere lo sguardo dalla strada, da chi attraversa all’ultimo, dall’auto che precede. Tanto basta per uccidere o farsi del male. Così fan (quasi) tutti. Continua ad essere una piaga l’uso dello smartphone al volante. Basta guardare i dati della Stradale, che batte a tappeto soprattutto le Statali e l’autostrada, per avere un’idea.
Da gennaio ad oggi sono già 422 i parmigiani pizzicati dagli uomini di via Chiavari, sessanta al mese, circa due al giorno. La nota positiva è che rispetto al medesimo periodo dello scorso anno le multe sono calate: si parla di 789 sanzioni nei primi sette mesi del 2016. Il dato è già significativo, ma fotografa soltanto in parte la realtà. Ecco perché la Stradale non abbassa la guardia.
Anche sul capitolo incidenti, nei verbali che vengono compilati c’è soltanto la voce “distrazione“, ed è impossibile stilare una statistica precisa su quanto incida l’uso dello cellulare. Ma va pur detto che in questa definizione rientra una gamma spaventosa di comportamenti a rischio, determinati dai nostri stili di vita. E le forze dell’ordine rimangono convinte che l’uso del cellulare alla guida sia una delle cause principali degli schianti. Una convinzione non solo delle divise vista la nuova linea dura contro chi utilizza il cellulare al volante.
Dopo le polemiche e l’inascoltato appello proprio della Polizia Stradale, il governo ha optato per un cambio di rotta repentino. E’ in arrivo la sospensione della patente già alla prima infrazione, con tanto di raddoppio delle multe.
Significa che chi viene “pizzicato” la prima volta mentre usa il telefonino alla guida incappa in una sanzione che va da 322 a 1294 euro e per chi viene preso la seconda volta da 644 a 2588 euro. La sospensione per la patente poi diventa immediata: da 1 a 3 mesi per chi viene multato la prima volta e in caso di recidiva si arriva da 2 a 6 mesi. Più la decurtazione di 5 punti la prima volta, che lievitano poi a 10.
La commissione trasporti della camera dei deputati ha infatti inserito un emendamento alle modifiche dell’articolo 173 del Codice della Strada che rende di nuovo (questa modifica già c’era ma era stata stralciata) più dura la pena per chi guida mentre usa il telefonino.
Provvedimenti non ancora entrati in vigore, ma nell’ambito del disegno di legge, da tempo in Parlamento, che nei giorni scorsi ha ottenuto il via libera della Commissione trasporti.
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