Georgia Azzali
Alessio che colpisce per primo e poi si accanisce su Kelly. Alessio che aiuta il padre a trasformare Gabriela - completamente stordita da un cocktail di sonniferi e ansiolitici - in una bambola sexy da massacrare. Non uno spettatore (colpevole) del massacro di Natale all'Angelica Vip Club, ma uno dei carnefici, secondo la procura. Il pm Emanuela Podda, che ha coordinato l'inchiesta portata avanti dalla Squadra mobile, ha chiesto il rinvio a giudizio di Alessio Turco per il concorso sia nell'omicidio di Luca Manici, la trans da tutti conosciuta come Kelly, che in quello di Gabriela Altamirano, l'ex compagna del padre. Duplice delitto con aggravanti che pesano come macigni: premeditazione, crudeltà, uso di mezzo insidioso e minorata difesa. Una serie di accuse che - se ritenute fondate - potrebbero portare alla condanna all'ergastolo anche con un giudizio abbreviato, perché lo sconto di un terzo della pena previsto dal rito risparmierebbe al ragazzo solo l'isolamento diurno.
A 21 anni, Alessio Turco è sull'orlo di un precipizio. Era già finito in carcere, all'inizio di gennaio, con l'accusa di omicidio, ma con la chiusura dell'inchiesta la sua posizione si è maledettamente complicata. E in tribunale sarà solo a dover rispondere del duplice omicidio, dopo il suicidio in cella del papà Samuele.
Il piano per il massacro
Un padre narciso, dominante: la perizia psichiatrica ha scavato nelle fragilità di Alessio, pur dichiarandolo totalmente capace di intendere e volere. Ma - secondo quanto ricostruito dagli inquirenti - Alessio è il protagonista del piano per la spedizione nel casolare di San Prospero, dove Kelly e Gabriela si prostituivano. La sera del 25 dicembre è lui che telefona alla trans: si finge un cliente per fissare un appuntamento. Il padre non può chiamare, perché Kelly potrebbe riconoscere la sua voce: con lui ha già avuto varie discussioni, dopo che Gabriela ha deciso di troncare la relazione. Non solo Alessio telefona alla trans, ma più volte chiama un vicino di casa del padre per dirgli: «Mio padre ti deve parlare». E' l'uomo, all'oscuro di tutto, che poi presta a padre e figlio la Volvo V40 con cui i due raggiungono il casolare di San Prospero.
L'arrivo all'Angelica Vip Club
Alessio e il padre partono da Cassio, dove Turco gestisce la pizzeria «Al Miglio 76». Quando arrivano davanti al casale, verso l'1, Alessio chiama Kelly: è il segnale che la trans attende sempre dai clienti, prima di andare ad aprire, facendo allontanare anche i due pitbull che ha nel cortile di casa. E' stato lo stesso padre a parlare di quella telefonata in un interrogatorio.
Kelly colpita subito alle spalle
Ma subito dopo scatta l'agguato. Kelly si ritrova davanti Alessio, apre e, appena si gira, viene colpita alle spalle. E' il primo fendente, quello che il medico legale nominato dalla procura ha potuto stabilire con certezza. Perché poi la sequenza dei colpi è rapidissima. Ed entra in scena anche Samuele Turco, che forse ha scavalcato la recinzione e si è nascosto a poca distanza. L'aggressione è di una violenza brutale: secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, che hanno incrociato i risultati medico-legali con quelli della polizia scientifica, Kelly sarebbe stata accoltellata più volte da Alessio sul lato destro del corpo, mentre contemporaneamente il padre l'avrebbe colpito sulla parte sinistra con un oggetto contundente. Forse un martello, o un cric: un qualcosa che non è mai stato ritrovato, ma con una superficie piuttosto piccola. Kelly era alta, con un fisico possente, e difficilmente una sola persona avrebbe potuto ucciderla in breve tempo. Il sospetto che tutti e due l'avessero aggredita era sorto subito, ma gli accertamenti hanno portato a quel risultato terribile: l'«attacco» sarebbe stato duplice e simultaneo.
Le intercettazioni in carcere
Ci sono i dati scientifici, ma dagli atti emergono anche le parole di Samuele Turco. Durante un colloquio con la figlia intercettato in carcere, riferendosi all'omicidio di Kelly, l'uomo si lascia andare a una confessione che inguaia anche Alessio: «Io non parlo - le riferisce -, perché se dico qualcosa, prendiamo l'ergastolo tutti e due».
Il mix di farmaci per Gabriela
Un silenzio che ha mantenuto fino alla morte, accollandosi i due omicidi. Ma con ricostruzioni strampalate, secondo gli inquirenti. Che invece hanno altre certezze. A partire da quanto stabilito dalla tossicologa incaricata dalla procura: Gabriela ha buttato già un mix potentissimo di benzodiazepine (sonniferi e ansiolitici) disciolte in acqua. Non farmaci versati in un cocktail o in un bicchiere di vino, perché non c'erano tracce d'alcol. Insomma, è difficile pensare che la donna abbia accettato senza problemi di bere quel liquido sicuramente disgustoso. Molto più probabile, secondo gli inquirenti, che sia stata minacciata. Un mix, inoltre, che - secondo la tossicologa - sarebbe stato sufficiente per farla morire, anche senza i fendenti successivi.
L'sms dal telefono di Kelly
Ma perché Gabriela si presenta al casale? E' un messaggio, inviato dal telefonino di Kelly e molto probabilmente scritto da Samuele Turco, che la fa partire da Salso: «Vieni, che c'è un cliente», legge sul display. E Gabriela monta in macchina, arrivando a San Prospero verso le 3, dopo che padre e figlio hanno ripulito gran parte della scena del delitto e spostato il corpo di Kelly. Incontra Alessio, ma soprattutto Samuele, l'ex che non voleva vedere e che era diventato il suo stalker. Ma quel cocktail di farmaci le fa perdere i sensi.
Gabriela svestita e rivestita
La donna è completamente stordita. E a questo punto scatta l'altro piano: secondo la procura, padre e figlio, che indossano i guanti fin da quando mettono piede in casa, le tolgono gli abiti con cui è uscita da casa, le infilano il vestitino sexy e le scarpe col tacco che indossava quando si prostituiva, poi la adagiano sul letto. Una messinscena a cui avrebbe partecipato anche Alessio: gli inquirenti ne sono convinti, perché il corpo di Gabriela non aveva lividi, graffi o colpi, cosa molto più probabile se una persona avesse dovuto spostarlo da sola.
Strangolata e accoltellata
Gabriela sarebbe morta con quell'overdose di farmaci, ma Samuele Turco - secondo quanto lui stesso ha dichiarato - la strangola con una calza a rete e poi la colpisce con un'infinità di coltellate nelle parti intime. Alessio? Si aggira per casa, prende i telefoni di Kelly, il pc e qualche decina di euro. Resta fino alla fine della mattanza. E torna con il padre nella casa di Cassio verso le 6. Tutti e due hanno abiti puliti. E' la telecamerina della pizzeria che li riprende.
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