Giuseppe Labellarte
Insolita scoperta quella fatta sabato pomeriggio a Noceto dalle guardie ambientali volontarie dell’Arci Caccia e Pesca di Parma che, si sono imbattute in un’auto in fiamme sul greto del Taro. Il mistero attorno all’insolito ritrovamento si è infittito qualche ora più tardi quando, dopo i controlli dei carabinieri, l’auto è risultata rubata la mattina stessa a Parma.
Il mezzo, una Fiat 600, giaceva sottosopra in mezzo al greto del fiume, in parte appoggiata nella poca acqua rimasta in Taro.
La preoccupazione principale che ha colpito i volontari arrivati sul posto era quella che, all’interno dell’abitacolo divorato dalle fiamme, ci potessero essere i resti di qualcuno.
Fortunatamente la paura si è rivelata infondata quando, dopo essere stata controllata, la carcassa del mezzo non ha rivelato alcun resto al suo interno. Il ritrovamento è avvenuto grazie ad una segnalazione nella zona del fiume all’altezza del Pub Down Under.
Erano le 17.15, i volontari ambientali dell’Arci Caccia e Arci Pesca stavano effettuando il servizio di vigilanza ambientale nel Parco del Taro quando, indirizzati sul posto, hanno trovato l’auto ancora fumante. Il gruppo, coordinato dalla Polizia provinciale, ha immediatamente avvisato i carabinieri che in breve tempo sono giunti dalla vicina stazione di Medesano.
Arrivati sul posto gli uomini dell’Arma si sono occupati di coordinare le operazioni per il recupero e le indagini necessarie a risalire alla provenienza dell’auto. Come anticipato l’auto è poi risultata rubata e, avvisata la magistratura, è stata messa sotto sequestro.
Sempre i carabinieri hanno avvisato anche i vigili del fuoco, arrivati anche loro sul posto per occuparsi della messa in sicurezza dell’area. Le operazioni sono durate diverse ore, nel frattempo è stato avvisato e informato anche l’ente Parco del Taro. Solo verso le 23.30 il mezzo, che ormai rappresentava un rifiuto speciale in un parco naturale, è stato prelevato dal carro-attrezzi e rimosso dal greto del fiume.
Al termine della procedura il coordinamento dei volontari dell’Arci Caccia e Pesca ha voluto complimentarsi con le forze dell’ordine e con tutte le realtà intervenute per l’ottima collaborazione che ha permesso di intervenire in breve tempo.
Il ritrovamento ha lasciato senza risposta diverse domande, legate soprattutto a come l’auto sia finita sottosopra in pieno Taro e a cosa sia servita prima di essere data alle fiamme.
Il mezzo potrebbe essere stato usato per commettere dei furti da dei ladri che, una volta completato il proprio scopo, hanno voluto sbarazzarsene dandogli fuoco, ma nessuna possibilità è però esclusa dagli investigatori.
Per adesso queste restano però solo ipotesi, saranno le indagini dei carabinieri a cercare di fare chiarezza e di ricostruire con precisione quanto accaduto.
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