Chiara Pozzati
Di “Bebe Brown” rimane il borsone con dentro tutto il suo mondo. E qualche indumento rinvenuto sulla spiaggia di Boretto. E’ spettata alla sorella la prova più dura: il riconoscimento degli effetti personali. Ancora nessuna traccia di Agnes Bumi Tokunboh, 34 anni, nigeriana, inghiottita dalle acque del Po nel pomeriggio di Pasqua. Era conosciutissima in via D’Azeglio, dove viveva con la sorella, unica parente rintracciata in Italia. Ma anche al centro commerciale Eurosia dove ha lavorato a più riprese come parrucchiera da Duca’s.
Pelle d’ebano e voce che incanta, la 34enne non è mai riemersa dal bagno improvvisato di domenica. Le ricerche affannose sono proseguite per 48ore, fino a due giorni fa. Anche quand’è caduto un cielo di pioggia, carabinieri, vigili del fuoco, sommozzatori, perfino l’elicottero, erano impegnati a perlustrare le acque del Po. Mentre le speranze si affievoliscono emergono nuovi dettagli sulla vita della donna, ex studentessa del Giordani, nota per il suo talento come cantante e vocalist durante pianobar in diversi locali della nostra città. Prima della tragedia sulle sponde del Fiume, Bebe aveva fatto amicizia con un giovane della zona. Pare che nella maledetta domenica avesse trascorso il pomeriggio con lui.
Si tratta di un 35enne di Viadana, con cui ha condiviso quelle ore in golena. Fino all’ultimo, prima di immergersi in solitaria e sparire nonostante i tentativi per attirare l’attenzione.
Il 35enne è stato ascoltato a lungo dai carabinieri di Boretto, impegnati fin dalla prima ora a decifrare l’accaduto.
Secondo alcuni testimoni, la 34enne era un viso già visto in quell’anfratto che spesso accoglie i bagnanti d’acqua dolce. Ma c’è un’altra questione delicatissima affiorata durante le ricerche. Da qualche mese non aveva dato più notizie di sé alla sorella, con cui condivideva la casa in via D’Azeglio. Tanto che era stata proprio quest’ultima, i primi di febbraio, a presentarsi in borgo della Posta per denunciarne la scomparsa. Forse qualche preoccupazione, forse il bisogno di staccare col mondo. Fatto sta che tra Bebe e la parente non ci sarebbero stati più contatti. Intanto lontano da Boretto, nel centro commerciale di via Traversetolo la notizia ha lasciato sotto choc colleghi e superiori della 34enne.
«Era una persona davvero dotata e disponibile– chiosa chi ha condiviso con lei anni di lavoro -. Certo aveva alle spalle un passato difficile e non lo negava. Ma non ha mai perso il sorriso e la gentilezza verso tutti. Siamo ancora sconvolti».
Da Duca’s aveva lavorato prima nel 2012, salvo poi licenziarsi. «Ma era tornata a fine 2015 ed aveva lavorato per altri mesi prima di un nuovo dietrofront. Da quel che raccontava sapeva nuotare, può darsi che sia stata trascinata dalla corrente o da un gorgo».
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