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Coppa Italia, Parma ko: il Bari vince 2-1

Coppa Italia, Parma ko: il Bari vince 2-1

07 Agosto 2017, 11:27

Paolo Grossi

Appena iniziata, è subito finita l'avventura dei crociati in Coppa Italia. Ieri sera al San Nicola il Bari ha vinto con merito ma il Parma ha messo in campo tutto quello che in questo momento ha. Il vantaggio iniziale sembrava poter dare una bella mano e invece la squadra si è fermata lì, incapace di ribaltare il fronte e ripartire quando gli avversari tenevano alto il baricentro. Ma è calcio d'agosto, fatto di condizioni fisiche imperfette e, ieri sera, di un caldo africano.

D'Aversa inizialmente aveva dato fiducia al gruppo dello scorso anno, schierando tra i titolari dieci «veterani» della promozione, con l'unica eccezione di Siligardi per Nocciolini. In una gara dal risultato che conta insomma, meglio sfruttare l'amalgama che bene a funzionato sino a Firenze.

Nelle file degli avversari c'è un nome che regala brividi ai tifosi del Parma con buona memoria: è quello di Basha, centrocampista albanese che ogni volta che affronta il Parma va in gol. C'era riuscito al Tardini con il Rimini in serie B poi ha trafitto altre due volte i crociati con la maglia del Torino, nel 2012 in casa e nel 2015 ancora all'«Ennio». Per il resto Fabio Grosso, al debutto tra i «grandi» dopo aver guidato la Primavera della Juve, si affida allo stesso 4-3-3 di D'Aversa con l'ex Cagliari Nené prima punta e Floro Flores ai box. Squalificato l'ex crociato Cassani.

La nuova stagione inizia come meglio non potrebbe per il Parma che al 1' è già in vantaggio grazie a un rigore conquistato da Baraye steso ingenuamente in area da Tello dopo che aveva attaccato alle spalle il giovane Capradossi. Trasforma Calaiò con un preciso rasoterra. Subito dopo Salzano crossa da sinistra e Nené azzecca un bel piattone che manda la palla a sibilare di poco alta.

Il Bari prova ad avanzare ma il Parma si difende bene. Il solo Galano, con movimenti da destra al centro, crea qualche scompiglio. I pugliesi cercano di pressare alto per ostacolare i disimpegni sempre manovrati dei crociati ma la serata mal si concilia con pratiche di estremo atletismo, tant'è che a metà tempo (e lo farà anche nella ripresa) l'arbitro concede un time out per il ristoro a fronte di un caldo davvero pestifero. Grosso comunque tiene i terzini Tello e Morleo molto alti, costringendo così Siligardi e Baraye a fare i difensore. Di conseguenza il Parma fa molta fatica a ripartire. Passa il tempo e il Bari, con una settimana di preparazione in più sulle gambe, pare più sciolto, fors'anche per i tratti brevilinei di diversi elementi. Il pareggio arriva così in modo abbastanza logico, anche se ci mette lo zampino Frattali che, sul cross di Salzano, esce male e si fa anticipare di testa da Galano che manda la palla in rete. All'intervallo l'1-1 ci sta tutto: si è visto più Bari che Parma.

Nella ripresa la falsariga resta quella: i crociati attingono alle residue energie per coprire con efficacia il campo mentre il Bari fa girar palla per cercare il varco giusto. La palla buona al 19' per Nené la mette... Scaglia, con un retropassaggio avventato su cui rimedia una tempestiva uscita di Frattali. Il brasiliano va a terra, i baresi protestano, ma l'arbitro Saia sembra giudicare bene lasciando correre. Alla mezz'ora sibila fuori di poco un siluro su punizione di Nenè. Intanto i tecnici hanno iniziato a cambiare qualche elemento per regalare un po' di linfa a squadre esauste. Baraye da un lato e Galano dall'altro provano a schiodare il risultato con azioni personali nell'area avversaria, ma senza esito. Quella dei supplementari è un'eventualità poco gradita a tutti, e ci pensa Galano, all'89' con la complicità dei centrali crociati piuttosto incerti nell'occasione, a suggellare il 2-1 finale con una spettacolare rovesciata da dentro l'area che colpisce l'interno della traversa e si insacca. Nel finale anche un palo colto da Improta, a legittimare il successo dei pugliesi, solo che in pieno recupero risponde Siligardi con una traversa su punizione.

Finisce 2-1, il Parma ha pagato anche la sfortuna al momento del sorteggio, e una condizione fisica ancora da smerigliare. Troppe volte in questa partita le gambe non sono arrivate dove la testa le voleva mandare. Ma questo aspetto è destinato a migliorare, e già con la Cremonese (che il Parma avrebbe incontrato anche sabato in Coppa Italia se avesse passato il turno al posto del Bari) si vedrà una squadra più sciolta.

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