Luca Molinari
«Abbiamo presentato un esposto in procura affinché l’Università renda accessibile ai disabili l’ingresso del plesso di via D’Azeglio».
E’ quanto dichiarato ieri da Bruna Bucci Guerra, presidente di Alba (Associazione lotta alle barriere architettoniche), nel corso di una conferenza stampa svoltasi in Municipio alla presenza di Roberto Ghiretti, consigliere comunale di «Parma Unita» e di Lorenzo Lavagetto, segretario cittadino del Partito Democratico.
Il problema dell’accessibilità della sede universitaria di via D’Azeglio è una questione che si trascina da anni, ma che finora – almeno secondo Alba - non ha trovato soluzione.
«Non appena sono iniziati i lavori di restauro al plesso – ricorda Bruna Bucci Guerra – abbiamo offerto all’Università la nostra disponibilità a collaborare, ma ci hanno preso a porte in faccia».
Nel 2011, una volta ultimati i lavori di restauro, è avvenuta l’inaugurazione della struttura.
«All’ingresso c’era un cartello vomitevole, discriminante – attacca la presidente di Alba – che diceva: “Avviso. L’accesso per le persone diversamente abili è ubicato in via Kennedy, 12”. Da quel momento è iniziata la nostra battaglia per garantire l’accessibilità della struttura anche da via D’Azeglio».
Raggiungere gli spazi di via D’Azeglio attraverso via Kennedy infatti, non è agevole per chi si sposta in carrozzina o con le stampelle. «L’ingresso da via Kennedy è pieno di buche – rimarca Bruna Bucci Guerra – il marciapiede è strettissimo e anche la presenza di un servoscala non garantisce una reale accessibilità dall’ingresso di via D’Azeglio. Per utilizzarlo infatti serve necessariamente un accompagnatore». In questi anni l’associazione ha bussato numerose porte.
«Abbiamo cercato di dialogare con il Comune, con l’Università – spiega Bruna Bucci Guerra – ci siamo rivolti anche al difensore civico e a Criba, l’organismo che verifica la presenza di barriere architettoniche a livello regionale. Le risposte in molti casi sono state vergognose e siamo stati costretti a presentare un esposto in procura per fare valere le nostre ragioni». Secondo Alba, l’Università «deve rendere accessibili ai disabili tutti gli spazi dell’Ateneo». «Ci sono delle leggi che dicono come ristrutturare gli edifici e devono essere rispettate – aggiungono i rappresentanti dell’associazione - Bisogna arrivare a una piena accessibilità degli spazi per garantire la dignità di ogni persona».
Roberto Ghiretti sottolinea di aver portato più volte all’attenzione del consiglio comunale i problemi legati all’accessibilità in città. «Per l’ennesima volta – dichiara - mi confronto con il grido di dolore di cittadini inascoltati dalle istituzioni». Per Lorenzo Lavagetto «porre l’accento su questo tipo di problemi è fondamentale per essere una città più giusta e accessibile».
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